Quando lo vedevi svettare davanti alla tv, uno come lui, 193 centimetri per 88 chili, ti continuavi a ripetere che per un attaccante così sarebbe stato impossibile sfondare, niente velocità e movimenti troppo macchinosi. Macchè, Luca Toni è stato uno dei bomber più prolifici tuttora in attività, 323 gol in carriera, con momenti belli e meno belli, a Giugno, ha già deciso, smetterà, forse per continuare da dirigente nell'Hellas Verona, squadra che gli ha consentito di rimettersi in gioco, di riprovare a mostrare a tutti la declinazione all'ennesima potenza di "attaccante vero", lui li ha ricambiati con 20 gol la prima stagione e 22 la seconda, quella appena trascorsa, che gli è valsa il titolo di capocannoniere, ex-aequo con Mauro Icardi, giovanissimo. Sebbene lui non fosse proprio l'esemplare di attaccante completo che tutti immaginiamo, ha trovato una marea di gol di testa ed anche qualcuno molto bello, col numero 30 sulle spalle, ha realizzato 31 gol per la Fiorentina, quella anche di Jovetic, laureandosi capocannoniere e stabilendo il record di marcature, record interrotto proprio la scorsa settimana da un certo "Pipita", che con la doppietta all'Atalanta ha toccato quota 32. Ma Toni non è stato solo club, è stato anche la bandiera dell'Italia campione del Mondo 2006, con quella doppietta all'Ucraina la sua figura ingombrante si è preso anche quelle prime pagine. Gli piacque tanto la Germania, tanto da volerci tornare da protagonista, con il Bayern Monaco, 24 gol e, tanto per cambiare titolo di capocannoniere in tasca, il secondo anno però, le cose vanno peggio, lui sceglie di tornare in Italia, con la Roma. Anche nei momenti difficili, Luca, non perde mai il vizio del gol, infatti, anche se solo in amichevole è stato il primo a segnare allo Juventus Stadium. Ha attraversato anche un periodo nell'Al-Nasr, prima di tornare in Italia, a Verona passando, per una breve parentesi a Firenze, qui ha abolito le leggi del tempo e di chi ne aveva decretato la fine (calcistica), tornando ad essere protagonista. In un campionato in cui, un altro eterno come Totti torna a far parlare dei suoi gol è doveroso un omaggio, al grande Luca Toni, un "bomber" d'altri tempi, che probabilmente non farà l'allenatore, "ho visto Inzaghi troppo sciupato -disse- io non farò mai l'allenatore", e allora via con un ruolo dirigenziale, magari a Verona, terra di rinascita dell'eterno ragazzo: Luca Toni.