'È praticamente ovvio che esistano altre forme di vita', cantava Marco Castoldi, in arte Morgan, front-man dei Bluvertigo in una canzone dal titolo 'Altre forme di vita'. In questa canzone si faceva notare che non siamo soli nell'universo, che esistono altre forme di vita su altri pianeti distanti anni luce dal nostro. E probabilmente sono esseri più evoluti e pacifici di noi.

Ma esistono esseri umani che nella loro professione hanno delle qualità fuori dalla norma, quasi a sembrare provenienti da un altro mondo. Anche nel calcio. Ognuno a modo suo. E ce ne sono davvero tanti, citarli tutti non può essere possibile. Ma citarne alcuni è doveroso.
Da Pelè a Maradona passando per Roberto Baggio e Ronaldinho fino a Messi e Cristiano Ronaldo, per non parlare di Luis Nazario de Lima Ronaldo, il brasiliano ex, tra gli altri, di Milan e Inter.
Tutti a loro modo, sono calciatori che hanno fatto la storia del calcio. Alcuni li potrebbero definire 'Alieni del calcio', ma può essere anche corretto definirli 'eletti del calcio'. La differenza tra queste tipologie di calciatori e la maggior parte degli altri, sta semplicemente nel fatto che sono più bravi di tutti loro nel giocare a calcio. Sono di un livello superiore rispetto ai calciatori 'normali'. Ci sono anche quelli che sono di una categoria superiore, ma poi si perdono per delle vicissitudini comportamentali. Gli'eletti del calcio', oltre ad essere dei fenomeni assoluti in campo, devono spesso avere anche una testa da professionista di alto livello. Deve essere affamati e avere voglia di migliorare ogni giorno, in ogni loro aspetto tecnico e fisico, oltre che comportamentale.

Sono quei calciatori, talmente di un livello superiore che migliorano anche gli altri calciatori che giocano con loro. Innalzano talmente tanto il livello degli allenamenti quotidiani e delle partitelle, a tal punto che chi gioca con loro non può non trarne giovamento e migliorare. E migliorano di conseguenza anche le loro squadre e i loro risultati sportivi.

Questi 'eletti' ci hanno regalato delle magie impressionanti, delle giocate incredibili, non ultima la rovesciata spettacolare di Cristiano Ronaldo contro la Juventus, in casa dei bianconeri. Un gesto tecnico e balistico spettacolare, applaudito dagli stessi juventini presenti allo stadio, che hanno regalato una standing ovation a CR7. Juventus che poi è uscita sconfitta per 3 a 0, con Cr7 che è stato autore di un' altra rete al minuto numero 2, in apertura del match. Il terzo gol è stato firmato da Marcelo, un altro 'eletto' del calcio. Uno dei terzini più forti di sempre.

Questa rovesciata di Ronaldo è nella storia del calcio, così come altre magie che sono state fatte da questi eletti. Sono giocate che solo a loro possono riuscire, come il gol di Messi con la maglia del Barcellona contro il Getafe, dove praticamente la 'pulce' ha scartato quasi tutta la squadra del Getafe completamente da solo, e poi ha depositato la palla in rete. Un gol molto simile a quello che fece Maradona contro l'Inghilterra, che portò la sua Argentina a vincere quel mondiale. Ma di giocate e comportamenti 'alieni' questi eletti del calcio, ne hanno sfoggiati parecchi. Sono 'eroi senza tempo'.

Porto l'esempio di un fuoriclasse che è stato capace di un qualcosa di incredibile: può essere possibile per un calciatore 'normale' rientrare in campo dopo 77 giorni da un operazione al ginocchio e siglare una doppietta decisiva per la salvezza della propria squadra? Ovviamente no, ma per un eletto del calcio questo diventa possibile.
21/04/2012: Brescia-Fiorentina. L'allora squadra lombarda allenata da Carlo Mazzone si sta giocando la salvezza nella massima serie contro una Fiorentina che comunque è già retrocessa. La partita è sofferta e tirata. Il Brescia ha un bisogno disperato dei tre punti per potersi salvare e restare in Serie A.  Il Brescia inizia un forcing continuo contro la porta viola e al 35 esimo del primo tempo trova il gol con Luca Toni, su assist di Pep Guardiola, che poi diventerà uno dei coach più bravi della storia del calcio. Un altro 'eletto' . Il Brescia è in vantaggio per uno a zero. Ma è un risultato che non mette al sicuro le 'rondinelle'. Al 25esimo del secondo tempo c'è l'ingresso in campo del calciatore più atteso. Esce Joseph Guardiola ed entra Roberto Baggio, al quale Guardiola cede la fascia di capitano.
Dopo 77 giorni dall'operazione al ginocchio, Roberto Baggio è di nuovo in campo. È incredibile. Tutto lo stadio si alza in piedi ad applaudirlo e ad omaggiarlo.
Ma è ancora più incredibile quello che succederà dopo, appena 3 minuti dopo dal suo ingresso: Luca Toni si presenta davanti a Tagliatela, portiere della Fiorentina, e per ben due volte gli nega la gioia del gol con delle parate da felino, la palla si impenna verso l'alto e arriva a Roberto Baggio, che un pò defilato, in rovesciata sigla il 2 a 0 per il Brescia. È l'apoteosi. Il 'Rigamonti' esplode di gioia e Baggio viene portato in trionfo dai suoi compagni.
Ma non finisce qui, perché al 42esimo del secondo tempo, Roberto Baggio, è capace di segnare il 3 a 0, un gol frutto di una mischia. Fu una giornata incredibile sia per Roberto Baggio, ma anche per la storia del calcio.
Dopo 77 giorni e dopo un infortunio al ginocchio grave, Baggio è stato capace di fare tutto questo.  Roberto Baggio che ha giocato tutta la sua carriera con un 'ginocchio e mezzo', poiché si sarebbe dovuto ritirare per un infortunio al ginocchio avuto a 16 anni.
Ma Baggio è un eletto del calcio, non è un calciatore qualunque, ed è riuscito a regalare al calcio delle giocate indimenticabili, nonostante tutto quello che ha passato.
Roba da fuoriclasse. Anzi, da 'Alieni del calcio, o meglio da 'Eletti del calcio'.