E se il ciclo bianconero fosse veramente finito? Premetto che le conclusioni affrettate, quelle dedotte da una o due partite andate male, non mi sono mai piaciute, perchè ci può stare, capita a tutti ma il mio – che resta un semplice spunto di riflessione- è una considerazione più ampia. La cessione di Pogba e la conseguente campagna acquisti scintillante, basatasi esclusivamente su quella che resta un’ossessione Champions ha destato più di qualche punto di domanda. Solo cola ricerca del successo in Europa si può spiegare, questa mossa che ad oggi resta condivisibile sì, ma fino a un certo punto. E’ fuori discussione che i limiti principali in questi avvio di stagione si siano riscontrati a centrocampo, rimasto incastrato tra un Pjanic che fatica ad adattarsi al ruolo di regista e Hernanes e Lemina che in quel senso non offrono garanzie. Higuain è stato il grande colpo, anche se ha inevitabilmente innalzato l’età media del club, con la speranza che da qui ai prossimi due anni la Juventus possa essere una seria candidata alla vittoria della Champions League, diventato oramai un obiettivo vero e proprio da quando nella stagione 2014-’15 ci andò vicinissima, ebbene, io mi chiedo se quella non fosse stata la vera occasione, quella che capita una volta come apice di ogni ciclo vincente, salvo poi passare qualche anno in sordina. In fondo la Juve, veniva da tre scudetti consecutivi, Tevez rappresentava il leader e Morata il giovane emergente di quella squadra, che in modo inaspettato aveva raggiunto l’ambita finale. Da quel momento in poi, la Juve ha capito la reale concretezza delle sue capacità, ed ha inevitabilmente cercato di ripetersi, è stata eliminata lo scorso anno dal Bayern di Guardiola solo agli ottavi, quando invece in campionato le cose tornavano a posto,dopo un inizio difficile. Parlare della fine di un ciclo sembra decisamente azzardato, ma ripeto che si tratta solo di un argomento di discussione per tifosi equilibrati, eppure la Juventus di quest’anno pur vincendo non ha dato ancora l’impressione di poter dominare chiunque le capiti davanti, vuoi per la posizione di Dybala, decisamente cambiata, vuoi per l’ambientamento di Pjanic e Higuain, il primo non trova la giusta collocazione tattica, il secondo deve ancora adattarsi ad una squadra che non gioca esclusivamente per lui, vuoi anche per l’ostinazione di Allegri di non voler cambiare modulo e per i suoi “cervellotici” ragionamenti sugli uomini da mandare in campo. La sintesi di questo mio articolo vuole porre l’accento sul fatto che i bianconeri abbiano puntato all’esperienza di rosa e giocatori, uno su tutti: Dani Alves, per puntare dritti all’obiettivo europeo, che sembra davvero essere la ciliegina mancante a questa Juve schiaccia-sassi che finora ha dimostrato (escluse le partite di Milano) di procedere spedita verso il sesto Scudetto. Dunque, sembra che le avversarie abbiano capito come fermarla e che la Juve soffra in qualcosa, saranno semplici stop di inizio stagione o sono il preludio della fine del ciclo vincente bianconero? Di sicuro non ci resta che aspettare.