Il procuratore italo-olandese deve fare i conti con due secchi rifiuti rossoneri, dopo Romagnoli, che ha rispedito al mittente le avance di Raiola per entrare a far parte della sua scuderia, facendo sapere a chiare lettere di non aver alcuna intenzione di tradire l'attuale agente Sergio Berti, ora è il turno di Patrick Cutrone, per cui la società rossonera ha pronto il rinnovo fino al 2023 con ingaggio quasi triplicato, che ha manifestato le sue intenzioni di continuare con Donato Orgnoni, rifiutando la corte del lontano parente di AlCapone.

Ma non è finita qui, avrebbe del clamoroso infatti la notizia che vedrebbe Gigio Donnarumma non far ufficiosamente più parte della scuderia di Raiola. Ne troverebbe conferma non solo la scomparsa momentanea dall'elenco assistiti di qualche giorno fa, ma anche la recente riconciliazione con la tifoseria rossonera, che dopo la contestazione di inizio stagione, legata al rinnovo del numero uno rossonero, avevano manifestato il loro dissapore nei riguardi del noto agente, invitando Gigio a rinunciare proprio alla sua procura. Gigio lascia Raiola, o lui o il Milan, insomma. In più la famiglia di Donnarumma, da sempre contraria alle decisioni di Raiola e ai suoi atteggiamenti. 

Ecco che incalzato da tifosi, familiari e indirettamente dai dirigenti di via Aldo Rossi, che starebbero cercando di allontanare dal Milan personaggi poco raccomandabili, per consentire ai propri giovani di crescere serenamente, messo alle corde, Donnarumma, avrebbe scelto per l'amore della maglia dimostrando così il suo attaccamento ai colori rossoneri e alla società che lo ha cresciuto e fatto diventare grande. Fonti vicine alla Curva Sud, rivelano che dietro alla recente riappacificazione con Gianluigi, ci sia proprio questa decisione, per ora informale, con la promessa di ufficialità che avverrà a fine stagione per questioni burocratiche, e lo stesso portiere che starebbe già sondando altre procure a cui affidarsi (Alessandro Lucci?).

Inoltre, proprio la vicenda rinnovo Donnarumma avrebbe fatto perdere molta credibilità all’agente, che oltre a non essere molto amato dall’opinione pubblica, avrebbe avuto anche un calo d'immagine con gli stessi giocatori a prescindere dalla squadra di appartenenza (vedi voci di rifiuto anche di Icardi), che starebbero iniziando a non veder di buon occhio una sua eventuale proposta di procura. 

In attesa di conferme in merito alla dismissione dell'incarico Raiola da parte del portiere rossonero, sicuramente grande è stata invece la dimostrazione di professionalità di Romagnoli e Cutrone (si parla sempre ufficiosamente anche di un rifiuto da parte di Calabria), che oltre a dimostrare come a volte la fama di successo, soldi e popolarità non siano al primo posto, hanno avuto la dignità di rispettare il lavoro di chi li assiste attualmente fuori dal campo, per la serie, ricordati chi sei e da dove vieni.