Secondo alcune rivelazioni segrete, di persone molto vicine al club rossonero, il vecchio patron del Milan condizionerebbe ancora la nuova proprietà, sia marginalmente con consigli ma anche decisioni sotto banco. Certo in questo caso sarebbe stato meglio lasciare in società un dirigente di fiducia come era Galliani, ma forse sarebbe stato troppo sospetto ed evidente.

Quelle dichiarazioni quando ancora si cercavano acquirenti per la cessione del Milan…

“ Abbiamo individuato alcuni potenziali soggetti interessati, purtroppo non possiamo più competere con certe realtà internazionali più potenti economicamente, ma mi sto preoccupando di dare il club più titolato del mondo in mani sicure e di inserire una serie di clausole per cui la nuova proprietà dovrà spendere una cifra sul mercato importante per rifare la squadra e che se non verranno rispettate avrò la possibilità di riprendermi il mio Milan, con cui ho vinto per 20 anni..." e ok, così e' stato fatto, ma quel "qualora i risultati non dovessero essere raggiunti e le cose non dovessero andare nel verso giusto rimarrei per puntare sui giocatori del vivaio... qualcosa non facevano quadrare o lasciando più interpretatazioni.... a quali obiettivi si riferiva...il raggiungimento della Champions League forse? E concludendo “Sarò quindi sempre in prima persona presente per discutere un eventuale riacquisto”,  sempre presente o sempre presidente? Una semplice gaffe?

Poi le dichiarazioni successive alla vendita...

"Ho lasciato il Milan anche per dedicarmi a tempo pieno nel mio ritorno in pianta stabile in politica", che possa quindi essere solo una scappatoia per via di un conflitto d'interessi che nella sua carriera in questo campo ha sempre dato non pochi problemi, non giocando un buon ruolo a livello d'immagine,  per via delle troppe spese nel calcio, in contrasto poi con una figura che deve parlare di povertà e aiutare una intera nazione a venir fuori dalla crisi.

E ancora “Soffro guardando il Milan, per questo non lo guardo...” o “Montella non è un allenatore da Milan che deve invece giocare con due punte e con il modulo che lo ha portato a vincere tutto in Italia in Europa e nel Mondo...”

Con due punte… esatto,  da quì il richiamo alle non ultime allusive dichiarazioni di Gattuso, quando in conferenza stampa pre Crotone, rispondendo a tutt'altra domanda da parte del giornalista e telecronista rossonero Pellegatti, si lascia scappare un "non dire così che poi sai che il presidente vuole le due punte e me le chiede”

Infine la poca credibilità e fama che sembrerebbe avere in Cina il nuovo proprietario Yonghong Li, a molti addirittura sconosciuto, come dichiarano alcuni italiani che vivono e lavorano attualmente li, come Capello: “In Cina se ne sa poco, si parla più di Inter”, oppure qualche tempo fa Lippi: “Qui nessuno è in gradi di dirmi chi siano”.

Di Yonghong Li non si conosce neanche il patrimonio effettivo ed alcune voci passate lo vedono anche protagonista di alcune attività illecite nel campo immobiliare, legate a presunto prestanome (guarda caso), da lui stesso poi comunque smentite affermando che si trattasse di pure invenzioni della stampa.

E infine sullo sfondo, il fondo Elliot, a cui si affidò anche Alitalia (che guarda caso proprio Berlusconi provò a salvare dal fallimento) prima ‘dell’affare’ Milan, di cui potrebbe diventarne nuovo proprietario, dopo la scadenza, ormai da 2 giorni, degli accordi con l’esclusiva di Highbridge, senza un nulla di fatto,  per il rifinanziamento dei 303 milioni in sospeso…

se più indizi fanno una prova…