Negli ultimi giorni è rimbalzata una voce clamorosa per quanto riguarda il futuro del Milan per quello che concerne la proprietà.
Secondo alcuni rumors, Silvio Berlusconi potrebbe tornare in sella al comando del Milan.
Il cavaliere rileverebbe parte del Milan dal Fondo Elliott, che subentrerebbe a Yonghong Li qualora quest'ultimo non restituisca entro ottobre 2018, i 303 milioni di euro che il fondo statunitense ha prestato all'imprenditore cinese e proprietario della più grande miniera di fosforo in Cina, per completare l'acquisto del Milan da Fininvest.

Quindi Berlusconi riprenderebbe il Milan e diventerebbe co-proprietario insiema a Paul Singer e al suo Fondo Elliott. Il cavaliere verserebbe circa 200 milioni, forse qualcosa in più, per diventare co-proprietario del Milan, questa volta personalmente, senza l'ausilio di Fininvest.Silvio Berlusconi che affiderebbe la gestione del Milan alla figlia Barbara Berlusconi, che prenderebbe il timone del club. Quindi eventualmente, qualora questo rumors diventasse concreto, Silvio Berlusconi con Barbara Berlusconi, e Paul Singer con il suo fondo Elliott, sarebbero i nuovi proprietari del Milan. Berlusconi, a margine di un convegno in Trentino,per questioni politiche, si è lasciato scappare questa battuta, affermando che, con i soldi che incasserà dalla causa con Vivendi, rea di non aver rispettato il contratto che quest'ultima ha firmato per acquisire Mediaset Premium, ebbene, come dicevo, con i soldi che incasserà dalla causa con Vivendi, riprenderà il Milan. Parliamo di cifre astronomiche, Berlusconi avrebbe chiesto un risarcimento di 3 milardi di euro per il mancato rispetto del contratto firmato da Vivendi per l'acquisizione di Mediaset Premium, tuttavia potrebbero amichevolmente accordarsi per 500 milioni di euro, che Vivendi verserebbe nelle casse di Fininvest. Con questi soldi il Cavaliere potrebbe tornare co-proprietario del Milan. Tuttavia lo scorporerebbe da Fininvest e lo acquisirebbe a titolo personale affidandolo nelle mani di Barbara Berlusconi, magari fondando un'altra società ad hoc proprio per rilevare il Milan.
Con Barbara al timone, non ci sarebbe spazio per Galliani. Come ben sappiamo, i rapporti tra due non sono idilliaci, addirittura portarono anche Galliani a delle temporanee dimissioni da Amministratore delegato del Milan, quando i due convivevano al timone del club rossonero. Barbara che ha sempre avuto un debole, lavorativamente parlando, per Walter Sabatini. Tuttavia è impossibile un suo approdo al Milan, poichè impegnato con l'Inter e lo Jiangsu Suning. Barbara Berlusconi è ancora nell'organigramma del Milan come presidente di Fondazione Milan, la onlus rossonera che aiuta tante realtà bisognose di aiuto e che si trovano in situazioni di disagio. Con Barbara al timone è plausibile che Fassone e Mirabelli vengano confermati.

Tuttavia, e lo ripeto, questi sono solo rumors, ma che comunque possono essere fondati. Non è impossibile che il Milan diventi di proprietà del Fondo Ellott, e altrettanto, non è impossibile che Silvio Berlusconi, anche per questioni politiche, possa tornare al timone del Milan e sfruttare anche il club rossonero per ottenere dei vantaggi altrove, anche a livello politico. Se mai dovesse farlo, c'è anche la componente sentimentale che lo porterebbe di nuovo al timone del club rossonero, e non solo per interessi personali. Tuttavia Yonghong Li non demorde, e pare che stia trattando il rifinanziamento del debito con Elliott, con una banca americana, la Merrill Lynch, che potrebbe rifinanziare parte del debito contratto da Yonghong Li con il Fondo Elliott. La sensazione però è che alla fine il Milan sarà italo-americano, con buona pace dei cinesi, che comunque esistono, e che hanno fatto parte per breve tempo della storia del Milan. Ma il futuro del Milan sarà a italo-americano, o solo americano. Finchè comunque ci sarà una banca americana o un fondo americano che hanno in pegno il Milan possiamo stare tranquilli. Paradossalmente sono la nostra garanzia di continuità, anche se è comunque arrivato il momento per il Milan e per i suoi tifosi che ci sia una schiarita definitiva in tal senso anche per quanto riguarda la proprietà. 
Non si porteranno i libri in tribunale, non ci sarà nessun fallimento, con buona pace dei detrattori, ma in questo momento c'è solo tanta confusione sulla proprietà del Milan.