Arsène Charles Ernest Wenger, conosciuto meglio come Arsène Wenger abdica e dopo 22 anni lascia l'Arsenal. Nel 2018 si chiude così una delle dinastie più lunghe del calcio per quanto riguarda la figura di coach. È un momento storico, e l'abdicare di Wenger segna anche la fine non solo della sua avventura sulla panchina dei gunners, ma anche di un tipo di calcio, o meglio ancora, la fine di un modo di essere coach-manager. 

Difficilmente vedremo situazione simili in futuro. Il calcio brucia tutto molto velocemente e figure storiche come Wenger all'Arsenal, Ferguson allo United e Roux all'Auxerre, che riescono a stare in sella tanti anni nello stesso club e a diventare tutt'uno con essi, sono difficilmente eguagliabili in quanto a longevità sulle rispettive panchine.

Wenger era sulla panchina dell'Arsenal dal primo ottobre del 1996. Prima di approdare sulla panchina dei gunners alleno' il Nancy dal 1984 fino al 1987. Dal 1987 fino al 1994 alleno' il Monaco. Nel 1995/96 emigrò in Giappone per allenare il Nagoya Grampus. Con il Monaco vinse un campionato francese nel 1987/88 e 1 Coppa di Francia nel 1990/91 mentre con il Nagoya Grampus vinse una Coppa del Giappone nel 1995 e 1 Supercoppa del Giappone nel 1996, ma è con l'Arsenal che diviene leggenda.

Wenger comunque non può essere considerato uno dei migliori coach in assoluto, ma riuscire a restare in sella ad un club per 22 anni non è cosa da tutti. E' una cosa leggendaria. Ma non solo questo. Wenger è stato un 'boss' dei gunners. Lui gestiva tutto, campo e calciomercato. E lo ha fatto per 22 anni. Tanti campioni sconosciuti, specialmente suoi connazionali francesi, sono arrivati all'Arsenal grazie a lui. I primi da citare sono sicuramente Patrick Vieira, scartato dal Milan e diventato leader e capitano dei gunners, e Thierry Henry diventato una leggenda dell'Arsenal, scartato dalla Juventus e Bergkamp, scartato dall'Inter. Ma anche tanti altri, tra cui Wiltord, Fabregas, Van Persie, Anelka, Kolo Toure, Gallas, Flamini, Sol Campbell, Ashley Cole, Clichy, Eboue, Sagna, Alexis Sanchez e gli ultimi Lacazette e Pierre Emerick Aubameyang. Ma la lista sarebbe molto più lunga.

Wenger ha abdicato dopo 22 anni, secondo solo a Ferguson, che ha guidato il Manchester United per 27 anni dal 1986 al 2013 in Premier League inglese. Ma c'è un allenatore che ha fatto meglio di tutti ed è Guy Roux, coach francese che ha guidato l'Auxerre per 44 anni! Leggenda assoluta, nel periodo che va dal 1961 al 2005! 

Wenger è stato anche molto criticato. È stato tanti anni in sella all'Arsenal, ha lavorato 'chiavi in mano', gestendo tutto in prima persona ma non ha mai fatto fare quel salto di qualità storico all'Arsenal. Prima dell'avvento di Wenger, l'Arsenal era un club che aveva vinto dei trofei a livello nazionale e poco a livello internazionale. Nella sua storia ha vinto una Coppa delle Coppe e una Coppa delle fiere a livello di trofei internazionali. Con Wenger solo due finali perse, a livello internazionale, contro il Barcellona in Champions League e contro il Galatasaray in Europa League.

Con lui in Sella l'Arsenal ha vinto 3 campionati inglesi, 7 Fa Cup,e 7 Community Shield. In 22 anni solo 3 campionati inglesi può sembrare poco, ma non dimentichiamo che la Premier League inglese è uno dei campionati più difficili in assoluto. Tuttavia, resta il fatto che l'Arsenal con lui in panchina non ha fatto quel salto di  qualità storico, soprattutto a livello internazionale.

Nell'Europa League 2017/2018 ha eliminato il Milan dalla medesima competizione ed è stato protagonista di una dichiarazione anti-sportiva. Welbeck, attaccante dell'Arsenal, si è guadagnato un rigore simulando. Si è tuffato. Wenger ha dichiarato che ha fatto bene, facendo capire di approvare il comportamento anti-sportivo del suo calciatore e di aver fatto bene a trarre in inganno l'arbitro. Seguendo questa linea di pensiero, quindi se l'arbitro non vede, perché non tirare un pugno all'avversario, magari da dietro?Questo atteggiamento è stato irrispettoso nei confronti di un avversario sconfitto. L'Arsenal avrebbe comunque vinto, non aveva bisogno di questi mezzucci da piccoli uomini di sport. Il Milan è una squadra che si può definire uno degli 'Zecchini d'oro' d'Europa, è una squadra molto giovane, forse troppo, l'Arsenal è esperta come squadra, non c'era assolutamente bisogno di questi mezzucci per battere il Milan. Avrebbero vinto comunque, lo riaffermo. Il rispetto per gli sconfitti non deve mai mancare, come insegna Gianmarco Pozzecco, coach di Basket, dove afferma con forza e veemenza questa verità in una famosa conferenza stampa diventata ormai un cult. Questa dichiarazione anti-sportiva è una macchia nella carriera di Wenger, che è stato comunque capace di imprese storiche, come quella compiuta nel 2003/2004, quando vinse la Premier League inglese senza perdere neanche una partita. Straordinario. Nel 2010 è stato eletto allenatore del decennio dall'IFFHS.

Wenger è stato un buon allenatore, leggendario per essere riuscito a restare per 22 anni sulla panchina dei gunners, anche molto fortunato per questo, ed è stato un grande operatore di mercato. I tanti colpi di mercato che ha realizzato per l'Arsenal lo testimoniano, ma non solo, anche in precedenza si era distinto per questo. Quando era coach del Monaco scopri' e lancio un certo 'Re Leone', ovvero George Weah, che poi diventerà pallone d'oro con il Milan. 

Per molti anni si sono susseguite voci su un suo possibile esonero all'Arsenal. E ogni anno Wenger rimaneva sempre lì. Ogni volta che lo davano per finito, lui rinnovava il contratto. Ma questa volta è finita per davvero. C'è il comunicato ufficiale dell'Arsenal, che sancisce di comune accordo la fine del rapporto tra il club inglese di Londra e il tecnico francese nato a Strasburgo il 22 ottobre 1949. 

Wenger è stato 'bastone e carota. È stato amato, ma anche sopportato e criticato dai supporter dell'Arsenal. È stato elogiato,esaltato, ma anche contestato e disapprovato. È stato tutto e il contrario di tutto. E' stato un grande, a suo modo. È stato semplicemente Arsène Wenger.

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