Prosegue la telenovela del closing rossonero, che suscita più interesse ed emozione di quello che il Milan riesce a produrre in campo.
Per il Milan c'è una pista araba che ora ha un nome: si tratta di FAWAZ ABDULAZIZ ALHOKAIR GROUP, una società saudita che fa capo ad un magnate che si occupa del settore immobiliare e commerciale ad alto livello, proprietario di diversi centri commerciali in Arabia, ed ha già investito in Italia, nell'aerea Falck a Milano per costruire nuovi complessi, insieme ad un noto immobiliarista italiano, Davide Bizzi.
In passato ha tentato, senza riuscirci, di partecipare alla costruzione del nuovo stadio della Roma. Ora è interessato al Milan e alla costruzione del nuovo stadio rossonero.

Siamo ancora ad una fase interlocutoria, c'è interesse, ma ancora non si è arrivati ad imbastire una trattativa. La realtà è che adesso il Milan sta cercando di rifinanziare il debito con il fondo Elliott, da rimborsare, con i relativi interessi, entro ottobre 2018. Prosegue la trattativa con il fondo speculativo Highbridge, che subentrerebbe ad Elliott.
Se andrà in porto questa trattativa, Yonghong Li salderà, attraverso questo nuovo finanziamento, il fondo Elliott, sennò il Milan avrà un nuovo proprietario, ovvero proprio il fondo Elliott di Paul Singer. E' tutto in divenire. Comunque, che sia Elliott, o che sia Highbridge, questi ultimi rimetterebbero il Milan in vendita con una base d'asta di 400/500 milioni di euro.
Con la FAWAZ ABDULAZIZ ALHOKAIR GROUP interessata all'operazione e ingolosita dalla possibilità di fare il nuovo stadio del Milan, che potrebbe sorgere a Sesto San Giovanni. E con un possibile socio americano, magnate dell'edilizia. 

Ma ora la realtà porta il Milan ancora in trattativa con Highbridge, e soprattutto ancora in mano a Yonghong Li, o meglio a chi c'è dietro di lui, che per un motivo o per l'altro non si sono ancora palesati. Inoltre la Uefa sembrerebbe dubbiosa sul piano presentato da Marco Fassone per il Voluntary Agreement. E questa sarebbe una "bella gatta da pelare", bollente, ma meno bollente del fondo Elliott per Yonghong Li. Tuttavia, sembrerà strano, ma il Milan non ha una vita solo societaria, e closing infiniti a parte, gioca anche a calcio. Male, ma gioca.

Il Milan, questa sera, affronterà il Rijeka, in Europa League, per quella che è a tutti gli effetti una scampagnata. Il match è ininfluente, poichè i rossoneri sono già qualificati al prossimo turno in EL. Questa occasione è buona per lanciare qualche elemento. Gattuso manderà in campo dal primo minuto Zanellato al posto di Kessiè. che è in effetti, per il ruolo, l'unica alternativa in rosa all'ivoriano, si rivedrà Locatelli nella zone centrale del centrocampo ed è stato convocato l'attaccante della primavera Riccardo Forte, al quale è stato assegnato il numero 27. Potrebbe essere un nuovo Cutrone bis.
A proposito di Cutrone, quest'ultimo giocherà titolare al fianco di André Silva. Come al solito, il Milan propone formazioni migliori in EL anzichè in campionato.
Ma non è solo questo. Gattuso continua a proporre la difesa a 3, dichiarando appunto che il Milan continuerà a giocare con i 3 dietro. A mio parere, una scelta poco felice.

Personalmente, visto che il match è ininfluente, avrei portato, oltre a Riccardo Forte, anche il talentino portoghese Tiago Dias, uno dei migliori della formazione rossoneri, che più si sta mettendo in risalto. Questo match può servire come allenamento e può dare delle piccole indicazioni sui nostri giovani che vengono dal vivaio. E' una scampagnata. Ma dopo, si torna a fare sul serio. Non si scherza più. Non ci saranno più scampagnate. Vedremo se il Milan sarà capace di essere serio.