Esistono dei calciatori che sono delle incognite, dei rebus. Sai che hanno talento, sono una delizia per gli occhi, vederli giocare è uno spot per il calcio, ma restano dei punti interrogativi in quanto a continuità, disciplina tattica, saudade e anarchia tecnica.

Porto l'esempio di Denilson de Oliveira Araujo. È stato uno dei calciatori più fantasiosi e tecnici degli anni 90. Estroso esterno d'attacco e fantasista brasiliano mancino, ha abbinato una tecnica eccelsa, ad una altrettanto eccelsa ma meno positiva discontinuità nelle sue prestazioni. Fu preso dal Betis Siviglia nel lontano 1998 per 60 miliardi del vecchio conio. Il Betis Siviglia, il suo presidente e il management del club spagnolo dell'epoca, estasiati dalla classe e dalla tecnica del funambolo calciatore brasiliano, dopo averlo preso dal San Paolo per 60 miliardi di lire, gli hanno fatto sottoscrivere un contratto di 12 anni di durata e una clausola rescissoria monstre per l'epoca di circa 120 miliardi di lire. Ma alcune dissero anche di 360 miliardi di lire di clausola rescissoria. Comunque, sta di fatto che Denilson fu ricoperto d'oro e blindato dal Betis. Tuttavia alla sua classe purissima, affianco' una discontinuità notevole. Dal 1998 fino al 2000 è rimasto al Betis Siviglia. Primo anno 35 presenze e 2 reti nella Liga spagnola. Secondo anno 32 presenze e 3 reti. Ma il secondo anno Il Betis Siviglia retrocesse nella serie B spagnola. Nella prima parte della stagione del 2000 va in prestito al Flamengo e ad inizio 2001 scende in B con il Betis Siviglia e contribuisce con un solo gol alla promozione del Betis nella liga spagnola. Per farla breve, dal 2001 al 2005 giocherà con il Betis nella liga e vincerà, con il club spagnolo solo una coppa di Spagna nel 2004/2005 senza esserne protagonista assoluto. Nonostante i suoi preziosismi tecnici, belli da vedere ma poco utili e concreti per il gioco della sua squadra, è ricordato con affetto dai suoi tifosi, dalla maggior parte perlomeno, proprio perché i suoi virtuosismi riempono gli occhi degli esteti del calcio. Sono tipologie di acquisti che potremmo definire delle trappole d'oro, anche per una questione di marketing, perché attirano i tifosi per i biglietti,  magliette e merchandising vari, e sono acquisti che non sono mai delle sconfitte economiche, ma possono essere limitanti per quanto riguarda le prestazioni in campo. Ovviamente non è sempre così. Ci sono dei talenti che riescono ad unire preziosismi tecnici a concretezza e praticità.

Lo stesso discorso lo possiamo estendere ad un altro talento brasiliano, ovvero Anderson Talisca. Giocatore che viene paragonato per caratteristiche ma non per competitività tecnica all'ex Milan e Barcellona ed ex pallone d'oro Rivaldo Vitor Borba Ferreira, noto solo come Rivaldo.

Accostato in passato anche al Milan e alla Roma,  Anderson Souza Conceicao, noto come Anderson Talisca, nasce in Brasile, a Feira de Santana il primo Febbraio del 1994. È un calciatore mancino, che puo giocare trequartista, ala d'attacco o seconda punta. Ama partire da destra per poi rientrare sul suo piede preferito, il sinistro. Cresciuto nelle giovanili del Bahia. Nel 2013/2014 esordisce in prima squadra proprio nel Bahia, in Brasile. Dal 2014 fino al 2016 gioca nel Benfica. Dal 2016/2017 passa in prestito per 2 mln con diritto di riscatto a 20 milionil al Besiktas. È molto bravo nell'uno contro uno, nel saltare l'uomo e nel creare la superiorità numerica. Bravo nei calci piazzati, ha senso del gol ma è 'mono piede', nel senso che gioca quasi esclusivamente con il sinistro e poco con il destro. Dotato di una classe eccelsa e di lunghe leve, è alto 1,88 cm. Le lunghe leve gli permettono anche di avere una buona protezione della palla. Ad oggi ha vinto 2 Supercoppe portoghesi con il Benfica, 2 campionati portoghesi con il Benfica, 2 Coppe di lega portoghesi. In precedenza vinse un campionato baiano con il Bahia in Brasile. Con il Besiktas ha vinto il campionato turco nel 2016/2017. Nella sua carriera ha messo in mostra grandi numeri, che sono una manna per gli esteti del calcio, ma anche discontinuità. Paragonato a Rivaldo come caratteristiche, ma discontinuo come Denilson, è il classico giocatore rischioso da avere ma che non è sbagliato prendere. Il classico acquisto che sa di trappola d'oro.