In principio fu Kalinic e fin lì tutto normale, ma poi arrivò Antei e qualcosa iniziò a scricchiolare, ora con la conferma di Icardi possiamo dirlo: la Juventus ha problemi sui calci piazzati. Il tutto per la felicità di chi, come Sarri, ha fatto degli schemi sui calci piazzati il suo marchio di fabbrica e c'è da giurarci che il prossimo 29 Ottobre Sarri potrebbe farci un pensierino. E' naturale pensare che una rondine non faccia primavera e che quindi i "problemi" della Juve possano avere una facile risoluzione, oppure no, vista la recidività. Analizzando attentamente questi tre gol si può notare come la Juve soffra i calci d'angolo sul secondo palo, o che comunque lasciano un leggero margine di incertezza al portiere tra l'uscire a far suo il pallone o rimanere in difesa della porta. Tuttavia, i tre gol subiti sono anche diversi tra loro, infatti: 1) Il gol di Kalinic in Juve- Fiorentina, che valse il momentaneo pareggio viola, arrivò in seguito ad un calcio d'angolo battuto con una traiettoria "ad uscire" che ha colto impreparato Alex Sandro; 2) Il gol di Antei in Juve - Sassuolo, del definitivo 3 a 1, arrivò su un cross al centro dell'area, su un'incertezza di Buffon, anche qui Alex Sandro era in marcatura; 3) Il gol di Icardi di ieri, è arrivato sempre su un cross all'altezza del dischetto dell'area di rigore, ma stavolta su una marcatura ben più imponente, fatta da Bonucci e Mandzukic. Bravo Icardi ma certamente esiste un problema per Max Allegri. Certo, l'abilità sui colpi di testa è composta da una serie di elementi, non possiamo soffermarci soltanto sui centimetri, che comunque aiutano e non poco, dunque a voler azzardare un'ipotesi questa metamorfosi della Juve potrebbe esser stata condizionata anche dalla partenza del calciatore più fisico a disposizione, ossia Pogba? Problemi già noti ad Allegri dai tempi del Milan, che hanno segnato l'inizio del declino, ma è ovvio che il tutto è dipeso da innumerevoli altri fattori e che non si può parlare di una Juve in crisi per aver raccolto 9 punti su 4 gare di campionato, con una sconfitta contro una squadra che ambisce comunque ad un posto tra le grandi. Non dimentichiamoci nemmeno quanto fatto dalla stessa Juve lo scorso anno, insomma: è normale che ci siano passi falsi. Mai come ora potremmo sintetizzare il tutto con una sola frase: " Juve, l'importante è non perdere la testa", con il termine "testa" che assume molteplici significati; la testa del campionato; la testa degli avversarsi; la testa intesa come condizione psicologica degli uomini di Allegri.