Mancano ormai undici giornate alla fine di questo strano campionato. Trentatré punti a disposizione per decidere o cambiare le sorti di una stagione. E se da una parte l' Inter sembra che soltanto da sola possa scucirsi lo scudetto dal petto, la lotta al quarto posto sembra circoscritta alle altre sei sorelle. Sarà dunque la zona calda o per definirla in termini attuali, la zona rossa, a regalare scintille. Con il Crotone che sembrava essere la vittima sacrificale, lasciando solo due slot liberi per la discesa agli inferi. Sembrava, perchè con l'arrivo di Cosmi gli squali pare abbiano ritrovato verve, motivazioni ed un attaccante in grado di segnare. La vittoria col Torino ed il quasi pareggio a Roma con la Lazio, sfumato in "zona Caicedo" sono segnali di una squadra che non si è arresa, ma che ci proverà finché non sarà la matematica a condannarla. Come il Parma che contro la Roma ha fatto inaspettatamente la grande. Dando un grosso dispiacere ai giallorossi ed andando ad alzare di un paio di punti la quota della zona salvezza. A rendere ancora più emozionante questa rincorsa ci ha pensato il mai domo Torino di Davide Nicola, che nella prima delle due partite da recuperare contro Sassuolo e Lazio è riuscito a ribaltare un match che ad un quarto d'ora dalla fine sembrava ormai perso.
Manca ancora la partita con i biancocelesti per i granata e ad oggi  la classifica nella parte bassa recita così: Crotone 15, Parma 19, Cagliari 22, Torino 23, Benevento/Spezia 26, Genoa 28, Fiorentina 29. Neppure rossoblù e viola possono dormire sonni tranquilli anche se sembrano le due che più hanno alla portata l'obiettivo salvezza. Per le altre presumibilmente sarà una lotta fino all'ultima giornata per evitare l' incubo della retrocessione e poco importa se ci sarà la magra consolazione, neppure tanto magra a dire il vero visto il periodo storico, del paracadute. Andiamo dunque ad analizzare il calendario delle otto pretendenti cercando di capire cosa potrà venirne fuori. Non terremo conto del fattore casa, che in fondo vista l'assenza di pubblico e le conseguenti poltrone vuote quest'anno ha dimostrato di contare davvero poco.

CROTONE: Come già detto in precedenza l'arrivo di Cosmi sembra quantomeno aver tenuto accesa la breccia della speranza. Tuttavia una salvezza degli squali che distano potenzialmente 11 punti dalla zona salvezza appare davvero improbabile. Un recupero che sarebbe davvero miracoloso. Ed a guardare il calendario è davvero un peccato visto che tra le pericolanti è l' unica che si troverà di fronte solo tre big: Napoli, Inter e Roma. Per il resto, scontri diretti o con squadre che poco o nulla potrebbero avere più da chiedere a questo campionato, a cominciare dal Bologna prossimo avversario dei Pitagorici. Partita che misurerà la voglia e le residue speranze degli uomini di Serse.
CI VOGLIONO PALLE COSMICHE.

PARMA: Gli incontri sulla carta proibitivi con Milan, Juve, Atalanta e Lazio verranno bilanciati dalle prossime due sfide di fuoco contro Genoa e Benevento. Poi tra una big e l' altra arriveranno Cagliari, Crotone e Torino prima di finire in dolcezza contro Sassuolo e Sampdoria nelle ultime due giornate, due squadre che a quel punto potrebbero giocare senza stimolo alcuno. Stagione davvero negativa per la squadra crociata che probabilmente nessuno si aspettava a questo punto di trovare in questa posizione. Ma i segnali incoraggianti arrivati dalle ultime prestazioni e soprattutto l'ultima vittoria contro la Roma che ha visto il Parma vestirsi da grande fanno credere che ha ancora buone possibilità di salvarsi o quantomeno provarci.
MEGLIO TARDI CHE MAI!

CAGLIARI: Inter, Roma, Napoli e Milan. Strappare qualche punticino da queste partite potrebbe fare la differenza per gli isolani. Che sulla carta, rosa alla mano, nulla hanno a che vedere con questa posizione di classifica. È quasi d' obbligo vincere la prossima contro lo Spezia, una sconfitta non solo aumenterebbe il distacco con le altre pretendenti ma farebbe crollare il morale sotto i tacchi. L' errore è stato fatto a monte, perseverando con Di Francesco che non è mai riuscito a trovare la quadra di questa squadra. Permettetimi il gioco di parole. Troppo tempo per capire che in realtà per puntare ad un campionato tranquillo bastava fare delle cose "SEMPLICI". Fortuna che c' è ancora un pò di tempo per rimediare.
ERRARE HUMANUM EST.

TORINO: Una partita da recuperare contro la Lazio che va ad aggiungersi a Juve, Roma, Napoli e Milan. Per il resto partite abbordabili ed alla portata della squadra granata che ha in un allenatore maestro di salvezze impossibili, la propria marcia in più. Davide Nicola ha avuto il grande merito di cambiare pelle ad una squadra che con Giampaolo appariva vulnerabile ed emotiva e che oggi è testarda e combattiva. Spesso rimontati nella prima parte di stagione sotto la guida del precedente allenatore, maestri di rimonte con la nuova gestione. La rimonta operata ai danni del Sassuolo, va ad aggiungersi a quella ben più clamorosa ottenuta contro l' Atalanta ed è l' ennesima dimostrazione del cambio di mentalità avuto dai calciatori granata. Uno spirito da vero Toro.
NON MOLLARE MAI.

BENEVENTO: La squadra di Pippo Inzaghi è stata una delle più piacevoli sorprese di inizio campionato ma negli ultimi tempi qualche infortunio di troppo ed un attacco non propriamente prolifico hanno portato le streghe a sprofondare nei bassifondi della classifica. Sullo sfondo un calendario che si prospetta sulla carta proibitivo, con appena due match apparentemente più abbordabili contro Sassuolo ed Udinese. Per il resto cammino che si prospetta davvero complicato a partire da Juventus e Parma per finire con Cagliari, Atalanta, Crotone e Torino. Urge ritrovare il miglior Benevento e soprattutto una vittoria che manca da 11 giornate.
BARCOLLO MA NON MOLLO.

SPEZIA: Tra le pericolanti è indubbiamente la squadra che a sprazzi ha offerto lo spettacolo migliore. Un calcio propositivo che ha permesso ai liguri di non fare da comparsa ma addirittura di andare a vincere partite contro squadre ben più blasonate come Napoli e Milan o Roma in coppa Italia. Tuttavia proprio dalla sorprendente partita con il Diavolo pare aver perso un pò di smalto con soli due punti raccolti in cinque partite. Il prossimo turno rappresenterà un crocevia importante per gli aquilotti. Il match contro il Cagliari potrebbe rappresentare lo snodo cruciale della stagione. Una vittoria darebbe un margine di vantaggio di sette punti, ampiamente gestibile nelle ultime dieci giornate. Ma una sconfitta metterebbe nuovamente tutto in discussione cancellando di fatto, quanto di buono espresso nella prima parte di stagione. Prima di tutto Italiano dovrà capire qual' è il vero Spezia.
DOTTOR JEKYLL & MISTER HYDE.

GENOA: la rincorsa degli uomini di Ballardini sembra essersi interrotta sul più bello, quando sembrava lecito sognare una posizione diversa di classifica. L' obiettivo numero uno a questo punto deve essere quello di non sbagliare assolutamente negli scontri diretti. E per il Grifone ce ne saranno da giocare ben cinque da qui a fine campionato, a cominciare da Parma e Fiorentina, passando da Benevento e Spezia per finire a Cagliari. Tra tutte è quella che più di ogni altra sembra avere tra le mani il proprio destino e dopo una rincorsa così sarebbe davvero un peccato farsi travolgere nuovamente nelle turbolente fiamme dell' inferno.
BASTA POCO CHE CE VO'.

FIORENTINA: il pareggio in extremis col Parma, la sonora sconfitta inflitta al Benevento lasciano intravedere un orizzonte relativamente sereno. I viola partono da una posizione comodissima ma anche per loro è assolutamente vietato distrarsi. Ed il calendario di certo non aiuta a far dormire sonni tranquilli visto che mancano ancora da affrontare squadre come Milan, Atalanta, Juventus, Lazio e Napoli. Ma per fortuna della squadra gigliata che per la verità, comunque, partiva con ben altri obiettivi il grosso sembra essere già fatto e manca davvero solo qualche mattoncino per puntellare e mettere in sicurezza la permanenza in Serie A. Magari sfruttando le ultime giornate per capire da quali basi si ripartirà e chi possa far parte di un progetto più ambizioso e chi no.
BUSINESS PLAN.

Le parole di Vlahovic non lasciano spazio a nessuna interpretazione: "ci aspettano undici finali".
Sarà una corsa affascinante e piena di emozioni, scatenate l'inferno e.... si salvi chi può!