Strapotere della Roma nel derby vinto contro i cugini della Lazio. Si era già 3 a 0 nel primo tempo, di conseguenza la ripresa e' stata solo ordinaria amministrazione.
Risultato completamente a sorpresa ricordando il 3-1 dell'andata, dominato dai biancocelesti, e che ha fatto correre qualche brivido prima del match a qualche tifoso capitolino.
C'era da aspettarselo che Mourinho li avrebbe caricati particolarmente prima del match, ma che i giallorossi si sarebbero trovati in vantaggio già dopo 56' sembrava utopia (record per un derby della capitale tra l'altro).
Dagli sviluppi di un calcio d'angolo con Pellegrini la palla colpisce la traversa a Strakosha incerto e sulla ribattuta Abraham e' il più lesto di tutti a insaccare per il suo 23 esimo goal stagionale.

La scelta del portoghese di giocarsela in maniera completamente diversa rispetto all'andata, con un 3-4-2-1 invece che con un 3-5-2 ha fatto storcere il naso a molti, visto che adottare un modulo più offensivo rischiava di scoprire troppo la squadra.
Tuttavia i giallorossi hanno impostato una gara molto tecnica sulla trequarti con i palleggiatori Pellegrini e Mkhitaryan ad inventare ed inserirsi e i frangiflutti Cristante ed Oliveira a coprire la difesa.
Francamente la rinuncia da diverse partite a Veretout non riesco a capirla ed il rischio di depauperare un patrimonio e' molto serio.
E' noto che il portoghese, quando arriva in una nuova squadra, a gennaio chiede pupilli della sua stessa nazionalità (guardare Oliveira e Quaresma) facendo sedere in panchina buoni giocatori che erano già presenti.
A fine campionato si dovrà dare una valutazione anche a questo.
La bravura della squadra a ricompattarsi velocemente una volta perso il pallone ha fatto sì che per la Lazio ci fossero grandi problemi a trovare spazi ed a rendersi pericolosa.
Mi dimenticavo di dire che nel trionfo generale vanno elogiati anche Karsdorp e Zalewski che hanno corso tantissimo nelle praterie di fronte a loro.

Il raddoppio arriva al 22esimo con sempre il solito Abraham a girare in porta un cross di Karsdorp.
Il 3 a 0 e' una ciliegina sulla torta, con la punizione di Pellegrini battuta magistralmente e che si infila all'incrocio dei pali.
Così si conclude il primo tempo, mentre la ripresa per i giallorossi diventa ordinaria amministrazione che poteva portare anche al 4 a 0 con il contropiede sciupato da Abraham.

Questa partita fa nascere ancora più rimpianti per una stagione che ci poteva dare sicuramente qualche soddisfazione in più e non parlo di scudetto.
Troppi sono stati i punti persi con le piccole ed i confronti con le altre grandi squadre sono stati impietosi (guardare Milan ed Inter).
Non siamo stati capaci neanche di battere una derelitta Juventus nella partita rocambolesca finita 3 a 4.
Almeno dal derby ne usciamo con qualche certezza in più per affrontare la volata finale per la conquista di un posto in Champions. Con la speranza che sia meno travagliata possibile.
Non c'è speranza senza paura e non c'è paura senza speranza, direbbe Spinoza.