Ecco, appena una settimana dopo, che la Roma impatta in un altro 2 a 2 dopo quello rimediato contro il Sassuolo.
A differenza della partita precedente, pero', i giallorossi regalano un'ora di gioco al Verona che già al quinto minuto passa in vantaggio con Barak.
Su un cross di Faraoni Rui Patricio fa quello che può, ma il pallone termina sui piedi di Barak che lo spinge in rete. Meritato vantaggio per gli scaligeri.
Il goal del vantaggio non appaga i gialloblu', che anzi si sentono gli assoluti padroni del campo contro una Roma troppo remissiva.
Detto fatto. Il raddoppio arriva puntuale al ventesimo con Tameze.
Caprari (da attenzionare per la nazionale visto il rendimento di quest'anno) riesce a sfondare sulla sinistra ed a mettere un pallone dentro l'area giallorossa sul quale si fionda prontamente il giocatore camerunese.
I capitolini sono tramortiti dalla foga messa in campo dal Verona e fino alla fine del primo tempo non riusciranno a creare veri pericoli dalle parti di Montipo'.

L'intervallo farà piovere una pioggia di fischi su Mourinho & company da parte di tutto l'olimpico.
Nella ripresa l'allenatore portoghese effettuerà già dei cambi al quarantaseiesimo ed al sessantaduesimo, togliendo gli imbarazzanti Vina e Felix per due giovanissimi della Primavera come Zalewski e Volpato.
Questi cambi sono da leggere più come una bocciatura per gli uscenti dal campo, ma si riveleranno un'ancora di salvezza per Mourinho.

Anche il gioiellino Bove, messo in campo al settantottesimo, contribuirà a raggiungere l'insperato pareggio.
Prima la Roma accorcia le distanze al sessantacinquesimo con un goal di Volpato, che raccoglie dal limite dell'area, per poi pareggiare all'ottantaquattresimo con Bove che sorprende Montipo' sul proprio palo.
Quando tutti si aspettavano che il giovanissimo, decentrato sulla destra, avrebbe rimesso in mezzo il pallone il centrocampista tiro' direttamente in porta traendo in inganno il portiere veronese che proprio non se l'aspettava.

I goal dei due ragazzini sono l'unica nota lieta di un pomeriggio che lascia solo l'amaro in bocca per aver regalato un tempo ed anche più agli avversari.
L'unico demerito del Verona e' che, incomprensibilmente, si e' schiacciato troppo nella ripresa lasciando l'iniziativa ai giallorossi che hanno subito tentato di raggiungere il pareggio.

Ormai i giallorossi non vincono da quattro partite (includendo la sconfitta in Coppa Italia) e questo è un ruolino di marcia insufficiente per una squadra che punta almeno alla qualificazione Champions.
Nella prossima partita con lo Spezia deve arrivare una vittoria a tutti i costi, anche per non vedere la qualificazione europea soffiata proprio dalla squadra di Tudor.