La Roma contro lo Spezia centra una vittoria arrivata al fotofinish.
La raggiunge al novantanovesimo grazie ad un rigore di Abraham per fallo di Maggiore su Zaniolo (calcio in faccia giustamente punito).
Le fila della partita sono state sempre intessute dai giallorossi con i bianconeri maggiormente interessati a difendere il risultato più' che a rendersi pericolosi.
L'espulsione di Amian costringe lo Spezia a giocare in dieci per tutto il secondo tempo, ma la difesa spezzina ha il merito di tenere fino ad oltre il novantesimo, anche grazie alla fortuna.

Nel primo tempo, precisamente al diciottesimo, Pellegrini colpisce il palo con una gran botta da fuori.
Ad inizio ripresa invece e' Cristante a colpire il palo di destro. L'unico sussulto dello Spezia e' una percussione di Nzola, che sfuggendo a Zalewski, tira in porta ma Rui Patricio si fa' trovare pronto.
L'assedio romanista continua con i tiri di Pellegrini, Zaniolo ed ancora Pellegrini su punizione ma Provedel si dimostra insuperabile.
Nel recupero il tiro di Shomurodov aveva dato l'illusione del goal ma Nikolau riesce a salvare sulla linea.
La sfortuna continua poi ad abbattersi sui capitolini quando al novantaquattresimo quando Zaniolo colpisce per ben due volte la traversa.
A fine partita i giallorossi avranno colpito ben quattro legni.

Il resto l'ho già narrato.
Non può una grande squadra pensare di sbloccare una partita sempre dopo il novantesimo.
La Roma quest'anno troppe volte ha vinto le partite al fotofinish, sempre contro squadre di bassa classifica. Si sa' che la fortuna e' una ruota che non sempre gira dal verso giusto.
Il goal annullato a Zaniolo, nella partita contro il Genoa, ci insegna proprio questo.

Ormai siamo a Marzo e possiamo cominciare a tirare le somme della stagione.
Quest'anno i giallorossi non hanno mai dato l'idea di una squadra con una precisa identità' di gioco (in una delle ultime uscite Mourinho ha addirittura provato pure il 4-3-1-2, modulo che ancora ci mancava) ma sopratutto una chiara volontà' di voler comandare il gioco fin dalle prime battute (la resa incondizionata per 3-0 contro l'Inter in campionato ne e' una dimostrazione).
Urge assolutamente cambiare mister a fine stagione. L'allenatore portoghese e' sempre più' andato in barca durante la stagione, cercando di salvare il salvabile con idee più' frutto dell'improvvisazione che di una strategia precisa.
Non si vede traccia, in questa squadra, di fondamenta da cui ripartire per l'anno prossimo ma solo un gran confusione di uomini cambiati e di moduli.
Non serve fare la voce grossa a Gennaio perché si vuole nuovi acquisti, sconfessando i giocatori buoni già' presenti in rosa, se poi non si ha una minima idea di fondo su dove andarli a collocare.
Mourinho e' stata più una scelta di entusiasmo e di marketing che fondata su valide ragioni. Ormai tutti si sono accorti che ha imboccato il viale del tramonto.
Preferirei vedere in ritiro la squadra questa estate con un allenatore con un nome meno altisonante ma che riesce a dare il suo imprinting a tutte le squadre che ha allenato. Vincenzo Italiano sarebbe il benvenuto per dirne una.

Spero che i Friedkin non facciano l'errore della passata presidenza di voler, a tutti i costi, puntare sempre e solo ad allenatori stranieri, senza guardare quanto di buono la serie A riesce ad offrire riguardo a mister italiani.
Avere un mister che conosca il campionato non e' cosa da poco.