La partita della Roma contro l'Udinese ha mostrato i giallorossi dover inseguire per l'intero match lo svantaggio maturato al 15' per un goal di Molina. Il terzino dell'Udinese sta disputando una stagione strepitosa, condita da diversi goals.
I capitolini, come già' detto, si sono trovati a rincorrere per tutta la partita e specialmente nel primo tempo potevano trovarsi con uno svantaggio ancora più netto per lo strapotere dei bianconeri sulla fascia destra. Il confronto Molina-Zalewski e' stato nettamente vinto dal primo.
Appena iniziata la partita, Pereyra si rende pericoloso ma il pallone finisce fuori. Conseguentemente e' lo stesso Molina a calciare da fuori ma Rui Patricio respinge.
Nella scena muta dei giallorossi nel primo tempo, da segnalare e' solo il contropiede sciupato malamente da Abraham.
Il vantaggio dei bianconeri infervora ancora di più gli stessi, affamati del raddoppio con il solito Molina e Deolofeu a rendersi protagonisti.
L'Udinese spinge sempre di più nel primo tempo, e questa volta e' Makengo ad andare vicino alla rete con un tiro che prima si stampa sulla traversa e poi sul palo (a Rui Patricio ormai battuto).
Per non far mancare nulla, poco prima del fischio dell'intervallo Mancini salva su Beto a porta spalancata.
Cioffi avrà un grande rammarico a fine partita, per non aver portato a casa un match stradominato nel primo tempo.

Sicuramente Mourinho negli spogliatoi avrà' strigliato i suoi ed e' Oliveira a pagare per tutti lasciando il posto ad ElShaarawy. Il passaggio al 3-4-3 non da' i frutti sperati.
Vorrei fare una piccola premessa.
Tutti gli allenatori a Coverciano sanno che un 3-4-2-1 o un 3-4-3 va in difficoltà contro un 3-5-2, visto che a centrocampo c'è uno strapotere netto del secondo modulo ma questo sembra non interessare ai mister della serie A, inflessibili verso un collaudato sistema di gioco e molto poco propensi ad adattarsi alle caratteristiche degli avversari.
Questo e' il motivo principale delle difficoltà' della Roma in questa partita.

Tornando al match, lo stesso si riapre come era terminato. Con l'Udinese a dettare il gioco. Subito Makengo entra in area e calcia a lato di Sui Patricio. Il pallone uscirà.
Successivamente sarà Pereyra a provarci ma con il medesimo risultato. Deulofeu si improvviserà regista nel secondo tempo, smistando moltissimi palloni e creando corridoi per i compagni.
A venti minuti dal termine, Mourinho, come ci ha abituato nel corso della stagione, toglie giocatori per fare incetta di attaccanti nel disperato tentativo di raggiungere il pareggio. Dentro Felix e Shomurodov.
Questo sforzo del portoghese, che ha dato spesso frutti nei minuti di recupero, ha un gusto molto triste, spesso legato all'improvvisazione ed alla mancanza di idee.
Solo nei minuti finali la Roma riesce a rendersi pericolosa con Cristante, Felix e Pellegrini ma l'Udinese si salva sempre.
Quando ormai si era sicuri che sarebbe stata una giornata no per i giallorossi, il fallo di mano di Zeegelaar riapre tutto.
Pellegrini riuscirà a segnare su rigore. I principali demeriti sono dell'Udinese che non ha chiuso la partita (per tutte le occasioni create) dando la possibilità' all'avversario di pareggiare.
I capitolini, d'altro canto, non sono scevri da critiche per aver buttato una partita che doveva essere vinta ad ogni costo.

L'ennesima occasione persa di fare un balzo in classifica.
Jim Rohn avrebbe detto : “Ci sono due cose che non tornano mai indietro: una freccia scagliata ed un'occasione perduta”.