La partita contro il Sassuolo ha dato l'impressione dell'ennesima occasione persa.
Dopo un primo tempo giocato a buoni ritmi dai giallorossi, condito dalla rete del vantaggio su rigore di Abraham, nessuno poteva immaginare il tracollo nella ripresa.
Nel giro di venti minuti la furia di Traore' si abbatte sui capitolini. Prima l'ivoriano supera Karsdorp e tirando in porta riesce a far goal con la complicità' di Rui Patricio, per poi farsi trovare pronto su un cross dalla destra.
La Roma, improvvisamente, si ritrova sotto ed i suoi giocatori sono sotto shock in una partita dove sembrava che le cose si era messe finalmente bene già prima dell'intervallo.
Invece spesso il ritorno alla realtà è durissimo ed allora per l'ennesima partita, in questa stagione, si e' costretti a rincorrere.

Mourinho, in panchina, fa quasi tenerezza perché' cerca in tutti i modi di scuotere la squadra, la quale presenta spesso le solite lacune.
Per lui non e' importante quanti goal si subiscono ma avere sempre il coraggio di saper ribaltare il risultato.
Tuttavia la Roma ha una media di due goal a partita e con questi numeri difficilmente si arriva lontano.
Tornando al match, comunque i giallorossi faranno di tutto per non perdere assediando il Sassuolo nella propria meta' campo.
Ecco, l'unico difetto che si puo' imputare ai neroverdi e' quello di smettere di giocare , una volta in vantaggio, ed accontentarsi di difendere il risultato.
Nei loro piani, tuttavia, non era prevista l'espulsione di Ferrari che sprona, ancora di più, i capitolini a trovare il pareggio.

Pareggio che puntualmente arriva con un calcio d'angolo e conseguente confusione in area del Sassuolo.
Il goal sarà attribuito a Cristante.
Ad ogni modo, la partita sarà' stata divertente solo per gli amanti del calcio ma non certo per noi tifosi giallorossi.
Vedere dilapidato un vantaggio e rischiare di veder quasi persa la partita non e' stato esaltante.

La squadra, secondo me, ha un problema di tenuta mentale (già' ampiamente visto contro la Juve), altrimenti non si spiegano questi scivoloni.
Il portoghese che ha fatto del sapere inculcare alle sue squadra una mentalità' vincente ed attenta il suo cavallo di battaglia , quest'anno ha ampiamente fallito.
Forse tira troppo la corda con i giocatori nello spogliatoio e loro, di conseguenza, entrano in campo troppo sotto pressione.
Quest'anno abbiamo assistito a troppi match dove la squadra, nel secondo tempo, si squagliava come neve al sole.
Per me e' l'unica spiegazione.
Oramai questa stagione e' compromessa e speriamo almeno di qualificarci alla prossima Europa League. Per quanto riguarda Mourinho, bisogna dargli almeno la possibilità' di terminare l'annata. Tuttavia un cambio a fine stagione e' inevitabile.
Un esonero anticipato sarebbe ingrato sia per mancanza di alternative sia per i trascorsi gloriosi del portoghese. Ed anche per non spegnere l'entusiasmo di quella piccola parte del tifo giallorosso che ancora crede in lui.