Vincere non era facile ... Soltanto di collettivo lo è diventato. 
Non era facile una trasferta a Zagabria in un girone serrato dopo 4 giornate.
Tutti avevano la possibilità e il diritto di sognare il passaggio del turno.
Il Chelsea da capo girone ha aperto la serata battendo il Salisburgo e di conseguenza rendendo la serata al Milan e la Dinamo dolce e difficile.
Appunto, per Milan e Dinamo sapendo del risultato, ed essendo tutti e due a quattro punti, vincere è diventato un chiudo fisso per entrambi. Chi vince diventa secondo e supererà il Salisburgo.

La Dinamo a ranghi completi a casa contro un Milan a due terzi contati (aveva solo l'attacco in abbondanza e mezzo campo).
Mister Pioli è stato chiamato per l'ennesima volta a creare per sopperire alla mancanza.
Mettere Gabbia sul banco per assicurarsi un difensore in panchina nel caso di necessità, avrebbe rovesciato lo scacchiere tattico della squadra. 
Aveva una sola scelta, o mettersi in difesa a quattro e non avere un centrale di ricambio per poi passare d'obbligo a una difesa a tre vera o rischiare Ballo Touré come pedana di adattamento con un'alta percentuale di rischio, o entrare col il consueto 4-2-3-1. 
Il Mister ha optato per il tutto per tutto disegnando persino un attacco più offensivo che equilibrato, con una difesa più di posizionamento (Gabbia e Kjaer) che di movimento (Kalulu e Tomori qua!). In effetti, mettendo Messias al posto di Rebić e Krunić al posto di CDK avrebbe avuto una formazione equilibrata, ma con il rischio di perdere fantasia e complicare l'ottenimento di una vittoria più che necessaria. 
Il mister schierando una formazione ad attrazione offensiva aveva accettato la sfida di forzare le cose e tentare l'imperativa vittoria mostrando molta fiducia nei suoi giocatori. Tutto dipendeva allora dei due centrocampisti e dell'aiuto nel tornare a difendere degli attaccanti. 
Una larga vittoria più che meritata dei rossoneri frutta della semplicità e dell'applicazione di tutti a fare e non tentare di strafare. 
La squadra ha giocato pulito e ha fatto il giusto necessario per vincere bene. 

È una vittoria che deve servire da lezione per i ragazzi e essere un riferimento per il resto della stagione.
Adesso manca una partita di Champions per passare il turno contro un avversario che propone un ritmo atletico e una tecnica superiore a quello di oggi, senza tralasciare il campionato contro un avversario ostico chi il Toro a Torino. 
Siamo in linea con gli obbiettivi tracciati da agosto, serve continuità. 

Forza Milan 
Comunque è ovunque 
Semper fidelis