Retrocedere in Europa League con 8 punti non è per tutti.
Questa seconda competizione non è la Champions, ma ed è per questo che è imperativo arrivare in fondo per rimediare al fatto che abbiamo "snobbato" la coppa Italia dopo un turno e aver bruciato tutti i bonus per lo scudetto.
Adesso, nessun alibi. Per rimediare dobbiamo assolutamente arrivare in fondo in Europa e vincere tutte le partite in campionato se è possibile.
Questo era prima del Monza, ma tu hai scelto di tornare a fare l'alchimista, cambiare 5 giocatori non è fare tourn over e snaturare la squadra.
A te mister piace dire che tutti i giocatori sono dei titolari, ma non è vero.
Prendiamo Jović, non può fare la punta lo sappiamo già, ma l'abbiamo persino visto non saper dialogare con i compagni del reparto. Contro il Monza si è visto che ogni suo gol era quasi opera della sua tecnica, mai un gol su una costruzione studiata.
Contro il Rennes abbiamo toccato con mano la mancanza dei stimoli, anzi, mancanza della cazzimma, il veleno che devono essere l'atteggiamento di ogni grande squadra degna. Una cosa è perdere con un avversario che è superiore, ben altra perdere con un avversario che non doveva porre problemi di qualità.

Contro lo Slavia si è espresso San Siro: il Milan non può giocare così, non può nemmeno vincere in questa maniera qua. Possesso palla sterile, dominio territoriale insensato, anzi, favorisce le ripartenze dell'avversario. Si è creato meno di quanto avrebbe potuto e ha concesso più di quanto avrebbe dovuto.
Il centrocampo è bello quando attacca, ma è fragile quando viene attaccato ricevere 3 gol dallo Slavia in 10 no è il testimone.

Ma poi è arrivato il Verona, una partita che ha sancito il consolidamento del secondo posto è un gioco migliorato visto il ritorno degli infortunati a carburare. Non è la miglior partita dell'anno, ma luce si è accesa sul gioco. Manovra fluida, interdizione quasi perfetta visto che Bennacer è solo al 60 % delle sue capacità, Tomori e Kalulu pure, eppure si è già visto la differenza.

Adesso è arrivata questa sosta per le nazionali per poi attaccare i due obiettivi restanti: l'Europa League e il consolidamento del secondo posto. Solo dopo si tireranno le somme, decidere di rigenerare gli stimoli della squadra. Fare mercato e panchina.