Giocare sotto pressione sapendo i risultati delle dirette concorrenti non è mai facile.
Ieri sera il Milan contro il Cagliari in Sardegna, pur non facendo una bellissima partita, ha fatto quello che serve: vincere!
A questa tappa del campionato, non serve giocare d'estetica, ma giocare per vincere, soltanto questo.
Se facciamo un po' di calcoli, al Milan servono 7 risultati su 8.
L'Inter sfiderà la Juve a Torino domenica prossima.
Il Napoli giocherà contro l'Atalanta.
Ancora una volta, il Milan è chiamato a rispondere con una vittoria qualunque sia il risultato delle due partite.
Ecco le parole ben pensate.
Galli ha ben espresso i motivi delle così tante vittorie esterne, è il momento in cui il Milan deve trovarsi prontissimo perchè in questo momento cruciale, le squadre verranno a San Siro e si chiuderanno per tentare il minimo positivo, cioè, il pareggio. 
Per questo, il Milan deve approcciare con cinismo e aggressività le partite, senza esclusione. 
8 finali per un finale da sogno! 

Parole di Sacchi alla Gazzetta dello sport:
"Bene così, le idee contano più dei soldi. 
Vi racconto un aneddoto. 
Alla mia prima stagione da allenatore al Fusignano, mi mancava il libero. Andai da un dirigente, che io consideravo un maestro di vita, il mitico Alfredo Belletti, e gli spiegai il problema. Lui mi disse: 'Che numero di maglia ha il libero?'. 
'Il 6'. 
Andò a prendere la maglia e dandomela concluse: 'Adesso, se sei bravo, il libero lo costruisci con il lavoro e con le idee'. 
Non c’erano soldi, dunque non c’erano alternative. 
Quell’anno vincemmo il campionato". 

Messias non rende da ala perchè è lento.
Ha la scusa di non aver fatto la preparazione con la squadra. 
E se invece si prova a metterlo trequartista?  
Per me, Messias non dobbiamo riscattarlo se possiamo puntare su uno normale come lui, con carta d'identità a 25 anni ad esempio.