il Milan con merito ha raggiunto il primo obbiettivo dichiarato: gli ottavi di finali Champions. 
Adesso bisogna andare il più lontano possibile perché passare il girone è solo il primo passo. 
Certo, essere fra i 16 migliori di Europa intende dire partite difficilissime, ma non tanto impossibile per rientrare nella storia (Atalanta, Roma, Ajax, Leipzig,Siviglia...), ci sono state tante sfavorite nei pronostici che hanno raggiunto i quarti e più. 
Non si debba mai dimenticare che in rosa c'è uno solo da questi palcoscenici, cioè, Giroud. 

È tempo che la proprietà nuova entri col piglio giusto, cioè, difendere quel che è stato costruito in questi ultimi due anni, oltre che quel che sta già facendo, il marketing, l'appeal e la sponsorizzazione. 
Il girone di quest'anno è sicuramente più agevole di quello dell'anno scorso, dove c'erano 2 altre squadre che sono venute a andare minimo agli ottavi (Porto e Atletico e errori arbitrali colossali). 

Il bilancio del percorso è positivo (senza la macchia arbitrale di San Siro contro il Chelsea, perché potremo stare a parlare di primo posto). 
Contro le dirette concorrenti, il Milan non ha mai perso, 3 vittorie e un pareggio, due poker con due clean sheet, uno fuori casa! 
Un bottino di 12 gol fatti e 2 subiti. 
Da sottolineare lo stato medico con qui abbiamo giocato lo scontro contro il Chelsea. 
Calabria, Saelemaekers, e Florenzi fino a gennaio. 
Il Milan beffato da se stesso contro il Torino, non è mai un atteggiamento da grande squadra e matura scendere in campo con la testa ficcata nella prossima partita (ma anche i giocatori sono degli esseri umani).
Ma la reazione avuta contro il Salisburgo è da grande squadra.  
Rivedendo la partita a San Siro contro il Napoli, sono fiducioso per il futuro, abbiamo stradominato. 

Se Spalletti avrà una - onestà - intellettuale, parlando del percorso straordinario del Napoli dirà: abbiamo giocato benissimo quasi in tutte le partite, ma a San Siro siamo state presi a pallonate, a pallonate per tutti i 96 minuti! 
Ma il conto finale, ed è logico che sia, ritiene sempre e solo i 3 punti. 
Il rinnovo di Pioli con queste tempestiche è un chiaro segnale della continuità a che manca quelli dei giocatori ad uno il suo caso. 
Maldini è la garanzia.