La partita, vista ieri della Roma, ha lasciato sensazioni contrastanti.
Un primo tempo cosi' illuminante da parte dei giallorossi e giocato a ritmi altissimi non si vedeva dalla partita con l'Atalanta.
Tuttavia nel secondo tempo la squadra e' sparita incomprensibilmente dal campo. Capisco che, nella seconda parte di gara, l'Empoli, svegliato nel intervallo da Andreazzoli, abbia fatto di tutto per evitare un imbarcata ed abbia giocato con il coltello tra i denti, ma questo non giustifica la prestazione orribile dei capitolini.
L'Empoli comincio' a recitare la parte della Roma e viceversa. Sembrava che noi fossimo i meno gettonati alla vittoria, e in vantaggio di quattro goal, avessimo deliberatamente pianificato di giocare soltanto di contropiede per portare a casa il risultato. Questo e' un atteggiamento che mi aspetterei dallo Spezia o dalla Salernitana. Con tutto il dovuto rispetto.
All'improvviso tutti i demoni, palesati ampiamente nella partita contro la Juve, sono tornati di prepotenza fuori ed il secondo goal dell'Empoli ha fatto completamente svanire tutte le certezze seminate fino ad allora.
Ora la tenuta mentale della squadra e' un grave problema sotto gli occhi di tutti e l'unico colpevole e' l'allenatore che proprio sulla forza mentale delle sue squadre ci ha costruito una carriera.
Nel post-gara di una delle ultime partite Mourinho dichiara, lamentandosi con i giornalisti, che con questo team lui non può mai sedersi tranquillamente in panchina. Si e' sempre sul filo del rasoio. Chi e' il principale colpevole se non lui? Chi va al campo ad allenarli ogni mattina, lui o i giornalisti? In sala stampa la situazione sembrava rovesciata.

Tornando al match, il crollo psicologico dovrebbe far partire tutti i campanelli d'allarme a Trigoria visto che e' avvenuto contro un avversario ben meno qualificato della Juventus.
L'allenatore, ancora dopo meta' campionato, non e' riuscito a risolvere questo problema ed il bilancio contro le grandi squadre e' deprimente.
L'aria che si respira e' di un mister completamente allo sbando che tira a campare, come si dice, partita per partita.
Ancora la squadra non ha una chiara identità di gioco visto il turbinio di moduli cambiati.
Si e' iniziato con il 4-2-3-1, per poi passare al 3-5-2, ed infine approdare al 3-4-1-2. Non si sa mai come la squadra scenderà in campo. Lo vedo più come un segnale di poca sicurezza di se' che il non voler dare vantaggi all'avversario.
Si doveva partire, ad inizio stagione, con un allenatore con un nome meno altisonante ma con una chiara idea di gioco, umile e capace di trasmettere le proprie idee ad una squadra.
Invece si e' voluto strapagare un allenatore in caduta libera in carriera, che non ha più il fascino di un tempo.
Vedere i suoi show a bordo campo, cercando sempre di scuotere una squadra addormentata, ormai mettono solo tristezza. Ci appare solo come un uomo in difficoltà che non sa' più che pesci prendere.
Comunque complimenti all'Empoli ed al suo carattere, squadra con un gioco chiaro e ad immagine e somiglianza del suo allenatore.
Si salverà di sicuro a fine campionato.
Vorrei proporre Andreazzoli per il prossimo anno. Uomo che conosce bene l'ambiente e che ha principi di gioco chiari in mente.
Ricordate Sarri a Napoli? Arrivato nello scetticismo generale e cosa e' stato capace di costruire?
Nel calcio di oggi bisognerebbe dare più importanza alla chiarezza di idee di un allenatore che al suo nome. Italiano, Juric e Andreazzoli ne sono un esempio.

Con le improvvisazioni si arriva poco lontano ed il quarto posto appare sempre di piu' un miraggio.
Speriamo che la dirigenza tragga insegnamenti da questa stagione, altrimenti rischiamo le annate passate degli ultimi anni.