Dopo tante polemiche, diatribe di ogni tipo e diversi dibattiti politici ancora non terminati del tutto, Milan e Inter avranno, probabilmente, la loro nuova “casa”: però non si ripartirebbe più dal “vecchio” e storico San Siro, come vociferato in un primo momento, costruito nel lontano 1926, ma bensì da un impianto ultramoderno in cui, presumibilmente, le due squadre milanesi inizierebbero a giocare le loro partite casalinghe, salvo imprevisti, a partire solo dalla stagione 2026/27.
Infatti, da poche settimane, è arrivata anche la conferma ufficiale che il nuovo Stadio di Milano sarà quello progettato dal prestigioso studio americano Populous, e prenderá il nome de la Cattedrale, ispirato, per l’appunto, al Duomo di Milano ed alla Galleria Vittorio Emanuele II.
I due club milanesi, uniti nella scelta definitiva del nuovo stadio, hanno accelerato l’iter burocratico con maggior decisione in modo tale da poter avviare le pratiche necessarie per la realizzazione dell’opera definitiva, che ovviamente richiederà diversi mesi di intenso lavoro per arrivare ad una presentazione del progetto completo nel più breve tempo possibile.
Dopo l’annuncio ufficiale delle consultazioni cittadine per la fattibilità del progetto, avviate già lo scorso 28 Settembre e che andranno avanti per altri incontri fino a Novembre, sarebbero già tanti coloro i quali storcerebbero il naso al solo pensiero di una Milano senza lo storico stadio Giuseppe Meazza a far da scena nel calcio che conta ma di fatto i due club non hanno intenzione di tornare indietro nella loro scelta poichè il futuro dell’attuale dimora di Milan e Inter per loro sarebbe già segnato. Il Giuseppe Meazza infatti, teatro di sogni e speranze, nel loro progetto, verrebbe demolito in ogni sua parte. Dunque quasi cento anni di storia del calcio potrebbero essere spazzati via come se niente fosse; se solo pochi mesi fa poteva sembrare soltanto un’ipotesi remota, anche se ancora ci sono resistenze tra chi vorrebbe due stadi compreso San Siro, adesso è divenuta una realtà piuttosto concreta che vedrebbe la sua finalizzazione nell’arco di un paio d’anni e non di più. Infatti il progetto ufficiale del nuovo stadio, presentato da entrambi i club milanesi, prevede, di fatto, la totale demolizione del vecchio impianto sportivo ma prima che della “scala del calcio” non ne rimanga più nemmeno una traccia è necessario ottenere le autorizzazioni del caso per avviare l’inizio dei lavori del nuovo progetto che presumibilmente potrebbe arrivare non prima della fine del 2023 con inizio lavori programmati nel 2024. Una decisione drastica, dura e molto triste, come dicevamo poc’anzi che ovviamente ha scatenato un acceso dibattito, tra chi approva la necessità di creare un impianto ultramoderno per adeguarsi ai tempi e chi invece si oppone fermamente allo smantellamento di quello che rappresenta un vero e proprio simbolo dello sport ma soprattutto della città di Milano in quasi un secolo di storia del nostro calcio. Ovviamente come in tutto nella vita ci sono i classici pro e contro nella realizzazione di questo ambizioso progetto. Noi abbiamo provato a rispondere al dilemma: E’ giusto o sbagliato demolire il Giuseppe Meazza per fare spazio alla nuova “Cattedrale”?

IL PROGETTO
L'investimento economico previsto per la costruzione del nuovo stadio è stato preventivato in circa 1,3 miliardi di euro
a fronte di una stima dei ricavi provenienti da future attività da stadio, tra le quali intrattenimento, bar e ristoranti, botteghini, merchandising, ecc. che potrebbero portare a un incremento degli stessi di circa 120,4 milioni di euro rispetto a quelli attualmente percepiti. Ma nonostante le previsioni positive sui futuri introiti le società, comunque, hanno anche messo in conto eventuali aumenti di alcune voci di costo che potrebbero portare, in corso d’opera, a ulteriori modifiche del progetto iniziale per rientrare nei limiti del budget prefissato per la sua realizzazione. Tutte le torri verrebbero eliminate e nella costruzione dei nuovi impianti si terrebbe conto delle nuove disposizioni più stringenti, previste dal Piano del Governo del territorio del Comune di Milano, riguardanti per l’appunto, la superfice urbanistica cittadina di utilizzo. Dai 145 mila metri quadrati proposti, in un primo momento, si sarebbe deciso di ridurre a 98.321 metri quadrati circa la superficie delle aree che verrebbero costruite intorno al nuovo stadio e adibite alle altre funzioni. Secondo le stime per la realizzazione del nuovo impianto occorrerebbero 80 mesi con una capienza massima di circa 65000 spettatori rispetto agli attuali 80000. Se tutto procederà come preventivato, i due club ipotizzano l’inizio dei lavori per il primo gennaio 2024.

Di seguito le fasi e le tempistiche di come si andrebbero a svolgere i lavori:
INIZIO LAVORI - 1 gennaio 2024

  • Attività ambientali suolo e sottosuolo e smaltimenti macerie - dal 21 gennaio 2024 al 7 agosto 2028
FASE 1 - Sottopasso di via Patroclo - dal 1 novembre 2024 al 25 dicembre 2025
  • Stadio - dal 26 dicembre 2024 al 12 settembre 2027
  • Torre Uffici e Centro Congressi - dal 27 novembre 2026 al 18 novembre 2027
FASE 2 - Demolizione Stadio Meazza - dal 13 settembre 2027 al 4 maggio 2028
  • Commerciale-Intrattenimento-Museo-Attività sportive - dal 5 aprile 2029 al 30 marzo 2030

Di seguito tutti i dettagli di spesa del nuovo stadio.
Di seguito, tutte le voci di spesa nel dettaglio con il relativo importo, cominciando dal costo di costruzione ambito San Siro:

  • Comparto stadio – 603.501.752 euro
  • Energy power station – 23.013.525 euro
  • Comparto plurivalente – 359.030.757 euro
  • Demolizione stadio Meazza – 52.070.085 euro
  • Totale – 1.037.616.119 euro

Di seguito, invece, quelli che sono stati ribattezzati soft cost, dunque le somme a disposizione dell’amministrazione:

  • Importi base – 68.813.391 euro
  • Spese tecniche – 144.436.164 euro
  • Consulenza e commissioni aggiudicatrici – 1.537.616 euro
  • Tre spese previste dal capitolato speciale – 13.499.010 euro
  • Altro – 7.284.065 euro
  • Totale – 235.570.246 euro

Infine, le cifre legate agli oneri da costo di costruzione, come di seguito:

  • Centro commerciale – 14.735.099 euro
  • Intrattenimento – 1.598.395 euro
  • Terziario – 4.817.339 euro
  • Totale – 21.150.834 euro

Fonte: Sito Calcio e Finanza

LA 'CATTEDRALE' PERCHE’ SI'?
La demolizione del Giuseppe Meazza consentirebbe a Milan e Inter di stare al passo con i tempi oltre a dare il via a un progetto di totale riqualificazione dell’area di San siro: quindi non solo la costruzione di un nuovo stadio all’avanguardia ma anche una vera e propria rivoluzione ecologica e tecnologica per il quartiere. Uno stadio nuovo e soprattutto di proprietà che garantirebbe maggiori ricavi alle due squadre milanesi, una tappa fondamentale da compiere per cercare di colmare, in qualche modo, l’enorme divario che divide sempre più i club del calcio italiano con gli altri top club europei. Il quartiere invece, dopo l’abbattimento del vecchio impianto, non verrebbe abbandonato ma vedrebbe il sorgere di una «cittadella polifunzionale» con servizi di ogni tipo, appartamenti, hotel e soprattutto verde urbano. Per questo motivo le speranze di vedere ancora in piedi il vecchio Giuseppe Meazza, appaiono sempre più complicate: infatti secondo i dirigenti dei club a cosa servirebbe tenere in piedi una struttura vecchia e che, a questo punto, sarebbe abbandonata visti anche gli altissimi costi di manutenzione che sarebbero tutti a carico del Comune di Milano?

Altro vantaggio per cui converrebbe attuare il nuovo progetto è che il futuro Stadio è stato ideato con l’idea di base di essere un impianto totalmente eco-sostenibile e quindi a consumi ed eventualmente inquinamenti limitrofi ridotti praticamente al minimo. La nuova Galleria dello stadio sarebbe alimentata in maniera del tutto naturale e quindi non disporrebbe dei sistemi tradizionali di riscaldamento ma bensì di vere e proprie strategie di riscaldamento passivo attraverso dei pannelli solari integrati sulla copertura degli edifici, in modo tale da poter generare elettricità che verrebbe immagazzinata direttamente in banchi di batterie. L’acqua piovana verrebbe invece completamente raccolta in apposite tecnologie integrate a emissioni zero grazie alla progettazione a risparmio energetico ed energie provenienti da fonti rinnovabili. E infine verrebbe realizzato un parco di circa 50 mila metri quadrati, con parcheggi interrati oltre ad avere un nuovo distretto che verrebbe interamente trasformato in area pedonale, con circa 110 mila metri quadri di aree verdi.

SAN SIRO, PERCHE’ NON ABBATTERLO?
Radere al suolo il Meazza significherebbe cancellare 100 anni di storia del calcio
, dunque un vero e proprio luogo sacro sia per i tifosi del Milan che per quelli dell'Inter oltre, chiaramente, ad essere un simbolo per la città di Milano e non solo. Tutto verrebbe “dimenticato” come l’inaugurazione del 1926, i tre match ospitati in occasione dei Mondiali del 1934, i lavori di ampliamento avvenuti negli anni Cinquanta e in occasione dei mondiali casalinghi di Italia 90, sarebbe “cancellata” anche l'ultima partita ufficiale della carriera del nostro “Divin Codino”, Roberto Baggio. Per non parlare delle grandi vittorie del Milan di Sacchi, della grande Inter di Facchetti e Mazzola, Il Milan di Ancelotti, l’Inter del triplete, le tantissime finali europee ecc. Un secolo di storia, uno degli stadi più belli e affascinanti del mondo, secondo il times, verrebbe eliminato per far spazio alla modernità, al colore e all’odore dei soldi, per “stare al passo con i tempi”, perché al giorno d’oggi non ci può esser più spazio per la passione e l’amore dei tifosi oggi il calcio è solo business:

E sì che Milano, quel giorno era Jamaica
Con quelle palme immense sulle strade vuote e quarantuno all'ombra
E quando gli idranti... spararono sul cielo
Qualcuno disse: "Guarda verso il palco, c'è l'arcobaleno"
E venne la notte... da centomila fiammelle
La musica correva come un filo su tutta la mia pelle...

Chissa’ se anche Piero e Cinzia, che andarono al primo grande concerto di San Siro (1980, Bob Marley), oggi sarebbero d’accordo!
Ciccio