Premessa: Il caro Ciccio - che ringrazio - mi ospita sul suo profilo in quanto scancellato dalla Redazione. 

Il mondo sta cambiando, velocemente, il Covid, la guerra in Ucraina, quella terribile in Palestina dove… (lasciamo perdere che è meglio così) e, adesso, la chiusura improvvisa di VxL, piattaforma on-line aperta a chiunque avesse l’ambizione di diventare un provetto - irraggiungibile - Enrico Varriale di turno.
Uno su un milione ce la fa nel mondo, difficile, del giornalismo o presunto tale. Non c’è mai fine al peggio? Abbiate pazienza, lo scopriremo solo alla fine di questo pezzo.  
La matrice è sempre la stessa - Deep State - ma lasciamo perdere perché è la mia politica quella di lasciare perdere - il sistema è imbattibile - e, soprattutto, perché non voglio fare polemica in un momento così triste e duro per la community di cui ho fatto parte nel bene e nel male, meritatamente e non, per qualche annetto.
Bit riversati, spesso a caso, in un mondo virtuale nella speranza venissero raccolti da persone, in carne e ossa, dall’altra parte del cavo; in alcuni casi, nell’infinito e oltre l’universo. Geniale, vero? Del resto, cari amici miei, non diventi un Direttore famoso per caso. Un po’ come i Neri per caso, i grandi uomini vivono la vita rigorosamente a “cappella”. 
Agresti era sempre un passo avanti a tutti. Eccome se lo era quell’uomo dai capelli brizzolati come la neve delle Alpi. Questa è la nuda e cruda verità.
Poi è arrivata la Gazzetta e il declino inesorabile del noto giornalista toscano; perché, geograficamente parlando, Abruzzo e Molise non sono in Italia. Fortunatamente, la Geografia non sarà mai il mio mestiere. E gli aerei volano in alto tra New York e Mosca. Cosa stai dicendo Antonello? Parafrasando un noto filosofo, di pelle nera, degli anni ottanta. Allora, il nostro Antonello sapeva tutto o, forse, era un provetto complottista in tempi non sospetti? Non lo sapremo mai, purtroppo. Non sapremo mai, soprattutto, la marca dello shampoo utilizzata da Antonello in questi ultimi anni della sua lunga e gloriosa carriera. E’ un segreto terribile che il barbiere porterà con se nella tomba. Un po’ come facevano gli antichi Egizi perché la morte era concepita come una continuazione della vita terrena.
Portate VxL sempre dentro di voi come una continuazione della vita reale. Breve divagazione terminologica, ma poi perché si chiama barbiere? Non sarebbe più corretto chiamarlo barbaparrucchiere? Forse, sì, per non confonderlo con Barbapapà, il protagonista indiscusso della nota serie di libri per bambini creata da Annette Tison e Talus Taylor. Quest’ultimi, oggi, sarebbero stati denunciati per Body shaming; per quella maledetta forma a pera data ai loro personaggi immaginari. Annette e Talus non la potevate fare a capocchia? 

Tralasciando i temi politici e, soprattutto, quelli più grandi di noi… i Barbapaà… perchè entreremmo in un tunnel senza via d’uscita, una domanda sorge spontanea in questo giorno, nefasto, per l’intera community di VxL. Non si faceva prima tutti ad incontrarsi davanti una bella grigliata di carne? Quanta elettricità avremmo risparmiato, utilizzando soltanto la carbonella! Quante tastiere sarebbero state salvate dalla violenza inaudita di quei Click, Click! Quanti soldi avremmo donato in prestito, senza interessi, alle Banche di mezzo mondo. Quante polemiche avremmo fatto dal vivo, in faccia; da uomini e donne maturi. Magari saremmo giunti, anche, alle mani. Da villani come mamma ci ha fatto, tanto e tanto tempo fa. Con qualcuno avremmo fatto anche all’amore, davanti e di dietro, tutti sul comodino perché, alla fine dei conti, in una stanza da letto c’è posto per tutti fino all’alba dei morti viventi. 
Pensandoci su, a distanza di mesi, sarebbe stato persino più giusto perché, alla fine, siamo sempre animali sopraffatti dalla legge della natura: il più forte vince - non il fatidico buono Amazon tanto ambito dalla stragrande maggioranza dei blogger di VxL - ponendosi al vertice della community virtuale. 
Saremmo arrivati persino a criticare la cottura, la salatura e marinatura delle bistecche e, infine, la temperatura ambiente delle bevande. La voglio ghiacciata. Io a temperatura ambiente. Voglio solo la bottiglia per renderla indietro al commerciante.
Prendi la bottiglia… Già mi vedo la scena.
Per fortuna ho una fervida immaginazione allenata da ore e ore di porno gratis. Alla griglia avremmo messo il buon Germano. Pippo Russo alla console. Jea ad apparecchiare la tavola, ma soltanto per non tradire la tradizione maschilista dell’italiano medio; mini gonna, calze a rete, tacchi a spillo, una goccia di Chanel e passa la paura per il futuro. 
Senza VxL, quanto tempo in più avremmo dedicato a moglie, figli e soprattutto all’amata suocera…?  
Soprattutto - il solo pensiero è terribile - molti di noi non avranno più il piacere recondito di scrivere di nascosto, durante l’orario più bello della giornata, quello lavorativo; lontano dagli occhi “indiscreti” del datore di lavoro. Ma che cazzo vuoi da me, non ti basta pagarmi lo stipendio a fine mese? Alla fine dei conti, caro mio imprenditore da strapazzo, siamo corpi fatti da circa il 60% di acqua. Perché chiedere di più alle nostre limitate capacità corporee e intellettuali? Nel regno vivente, le amebe sono e saranno, per sempre, il mio punto di riferimento.    
Adesso ci tocca, ahimè, inventarci qualche altro hobby per non fare finta di lavorare tutto il giorno. Sarà dura, ma vi auguro di farcela, tutti, senza drammi e patemi d’animo di sorta.  

Ma guardiamo le cose da un’altra angolazione. Non soltanto a novanta gradi. Cerchiamo di essere anche positivi nella vita. Soprattutto in questo periodo di rinnovato antropocentrismo. Senza l’attività dei blogger di VxL, certamente, diminuirà la CO2 prodotta dalle spine dei PC attaccate alla presa di corrente e l’anidride carbonica, quella più nobile di tutte, prodotta dalle scorregge parzialmente soffocate dai cuscini delle sedie in ecopelle, rigorosamente, made in China.  Quindi ci sono anche i lati positivi e non tutto il male viene per nuocere. E’ un dato di fatto inconfutabile, vostro onore senza faccia.  
Oggi, nonostante le pandemie e lo spauracchio della terza guerra mondiale, il mondo sarebbe un posto migliore senza VxL e se non lo è….. è tutta colpa dei suoi blogger? Difficile rispondere con certezza, ma il dubbio resta e resterà impresso, per sempre, nelle nostre menti eccelse; nitido come una goccia d’acqua che scava, inesorabile, una roccia di montagna. Meglio se incantata alle falde del Kilimangiaro dove c’è un popolo di blogger che ha scritto tanti pezzi e il più famoso è Hully gully, hully gu. 
E’ giusto chiudere tutto? Hully gully, hully gu. Forse questa è la risposta più giusta e saggia di tutte. Perché in questo mondo non c’è più spazio per sognatori armati di penna USB e tappetino con l’effige di Malena la Pugliese. Sognatori incalliti, sempre in maggioranza: cinque a uno, consapevoli di non aver cambiato il mondo, talvolta uomini e donne sulla soglia del fallimento, predatori dell’Arca Perduta. 
E’ ora di accettare la cruda realtà, signori e signore della rete. Nel server di www.calciomercato.com non c’è più spazio per chi scrive di storie di calcio h24 o di fatti personali che, potenzialmente, non interessano a nessuno.
E Jea, non è fattibile estendere la partizione del Sistema anche agli anacronistici. Evidentemente il sistemista non lo può fare con un semplice click. Per certe cose ci vuole il Deep State in carne e ossa. Un po’ come una procedura ISO 9001, ormai superata, il mondo di VxL si avvicina, tristemente, all’epilogo di una lunga storia d’amore. Nulla è eterno o, più semplicemente, tutto è in continuo movimento o in evoluzione. Pure il corpo invecchia e i ricordi sbiadiscono col passare degli anni. La gente muore. Cosa possiamo farci? Un bel cappero di niente. Non è soltanto una questione anacronistica, ma anche di cambiamento.
A volte è giusto uscire della propria comfort zone per affrontare nuove sfide. Se non lo facessimo saremmo, forse, uomini e donne senza una storia da raccontare.
E in VxL sono state molte le storie raccontate dai blogger. Questo è un dato di fatto oggettivo. Storie che hanno occupato abusivamente la memoria “vuota” del Server di calciomercato.com. Racconti - tra qualche mese - senza un backup ma patrimonio di inestimabile ricchezza per altri uomini e donne di passaggio nella rete.   
Nascere, vivere, morire, chiudere VxL, ma sarà, davvero, la fine di tutto?
Non credo proprio o mi illudo di non crederci mantenendo, dentro di me, viva un po’ di sana illusione tipica di un fanciullo col cuore votato all’amore eterno.
Questo è soltanto l’inizio. 
Qualcuno in tempi non sospetti scrisse su questa piattaforma: “Abbiamo perso tutti”. Mai frase fu più azzeccata di tutte. 
Col senno del poi, aveva ragione ma non si riferiva alla chiusura del blog... ma certamente ad altro… giusto? 
Allora, a fine di questo pezzo, vi rifaccio la fatidica domanda: E’ giusto chiudere tutto? 
La mia risposta è non lo so, ma una cosa voglio dirvi o come direbbe qualcuno vi lascio un consiglio non richiesto. 
VxL non è reale perché è dentro di noi.
Che si fotta il Deep State! 

Arsenico17