Era nell’aria e alla fine la prima “sentenza”, in merito alle plusvalenze sull’inchiesta Prisma, è arrivata l’altro ieri in tarda serata: la Juventus verrà penalizzata di 15 punti in classifica già a partire da questo campionato.
Anche se ancora non si tratta di una sentenza definitiva, in cui solo qualche ora prima il procuratore Chiné aveva richiesto 9 punti, e in attesa delle motivazioni ufficiali da parte della Corte Federale d'Appello, la Juventus potrà presentare ricorso entro 30 giorni al Collegio di Garanzia dello Sport dinanzi al Coni che, eventualmente, non potrà ridurre la pena, ma soltanto confermarla o annullarla, in presenza di vizi, e in quel caso l’unica via percorribile dai legali della squadra bianconera potrebbe essere il ricorso al TAR, con rischio di blocco del campionato, e in ultima istanza, se necessario, porsi di fronte al giudizio della Corte di Giustizia Europea.
Una “sentenza” davvero assurda, definita dallo stesso Chiné “afflittiva”, che aveva l’obiettivo di colpire una sola squadra rea di aver fatto delle operazioni economico – finanziarie consolidate nella prassi ma che da quanto trapela pare eseguisse “autonomamente”, in maniera artificiosa, creando un vero e proprio “sistema Juve” atto ad “aggiustare” i bilanci per coprire le perdite ovviamente senza coinvolgere nessun altro vista e considerata l’impunità e l’assoluzione completa dei club e dirigenti coinvolti nel processo.
Ha vinto il sentimento popolare, quello della gogna mediatica che in questi ultimi due mesi, complice anche la mancanza di calcio giocato per il Mondiale in Qatar, non ha fatto altro che travolgere l’ambiente bianconero in tutti i modi possibili e immaginabili: tra intercettazioni più o meno decontestualizzate e possibili “incartamenti” dati in pasto ai mass – media, chissà da chi?, nemmeno si trattasse del peggior nemico da condannare a morte, contribuendo e non poco ad aizzare tifosi e giornalisti a scagliarsi contro un unico club come la Juventus, che ancora una volta paga per tutti senza eccezioni.
Un’evidente ingiustizia che palesa come il calcio italiano sia formato da un sistema altamente nocivo, marcio e costruito sull’odio e il livore verso un'unica tifoseria e un'unica squadra che, comunque andrà a finire, ormai è stata in qualsiasi modo infangata con notevoli danni di immagine e reputazione.
Nessuno vuole affermare che i dirigenti della Juventus, nonché la stessa società, siano innocenti a prescindere, in quel caso è giusto che paghino, e appare piuttosto evidente, sotto gli occhi di tutti, come la gestione degli ultimi cinque anni sia stata il frutto del lassismo, dell’incompetenza e degli enormi errori compiuti dai Deus ex machina bianconeri e in particolar modo dal suo, oramai ex, numero uno Andrea Agnelli: che da uomo “visionario” e sempre aperto al futuro ha finito per trasformare forse per colpa della sua “megalomania,” una splendida “creatura” come la Juventus in un autentico “mostro” degli abissi senza alcun apparente motivo.
Ma al di là delle responsabilità più o meno oggettive dei dirigenti bianconeri, ciò che non appare affatto giusto è l'andare a colpire un'unica società, un'unica squadra, un'unica tifoseria ancora una volta come accaduto con calciopoli nel 2006, senza uno straccio di prova tangibile, basandosi solo su “indizi” più o meno certi derivanti da brogliacci di intercettazioni, di diverso colore, in cui “certe frasi” o parole possono essere anche dette in base allo stato d’animo del momento e quindi assolutamente decontestualizzate: si può essere condannati basandosi solo sulla presunzione di colpevolezza derivante dallo scambio di alcune telefonate?
Sì assolutamente sì, come accaduto già nel 2006, dove tutti i presunti arbitri “corrotti” furono totalmente assolti.
Questo è dunque un comportamento inaccettabile, oggi con la Juventus condannata non vince nessuno, e nemmeno, soprattutto, il cosiddetto calcio “pulito“ che è soltanto una “favoletta” creata per chi ci vuole credere per davvero da “Circus” oberato dai debiti e sorretto solo dagli introiti dei diritti TV.
Questa non è giustizia, è soltanto un pretesto più o meno architettato per far cadere nel baratro una squadra vincente che ha commesso degli errori come li hanno commessi gli altri ma che pagherà pegno per tutti quelli che continueranno indisturbati a fare i porci comodi propri.

In attesa delle motivazioni della procura, e devono spiegarle davvero in maniera dettagliata, la Juventus è fuori dalle coppe, non potrà competere per vincere il campionato, seppur comunque lontana dalla vetta, e soprattutto sappiamo perfettamente che non è finita qui perché adesso sarà il turno della Uefa che non resterà a guardare inibendo la Juventus dall’Europa chissà per quanto tempo. Ovviamente al di là della palese ingiustizia subìta non si può non inveire contro chi ci ha rappresentato in questi ultimi cinque anni di disastri su disastri che potevano essere assolutamente evitati se solo si fosse continuato a seguire quella linea di lungimiranza e programmazione che ci avevano reso il fiore all’occhiello del campionato italiano e per alcuni frangenti un importante modello Europeo. Tutto questo è stato completamente distrutto e probabilmente le gestioni folli porteranno la Juventus ad un tracollo incredibile simil calciopoli 2006, perché ormai è chiaro a tutti che le stangate non finiranno qui con lo spettro della retrocessione, in attesa degli altri procedimenti, sempre più vicino.
Ancora una volta sono i tifosi a rimetterci i veri innocenti di un sistema calcio al collasso che li considera soltanto come dei poveri “polli” da spennare per mantenere una barca che comunque sia, con o senza Juventus, andrà molto presto a fondo è inutile fare finta di nulla girandoci attorno. E allora a questo punto che senso avrebbe continuare a seguire questo campionato falsato? Con quale animo una squadra penalizzata in questo modo dovrebbe scendere in campo sapendo che tutto quello che verrà fatto sarà inutile? Ma soprattutto è corretto andare a rovinare una stagione d’oro come quella del Napoli che meritatamente conduce questo assurdo campionato che verrà ricordato come il più falsato degli ultimi vent’anni?
Certamente no, eppure come al solito nessun parla, nessuno interviene, nessuno si esprime sul merito a parte qualche “giornalista” tifoso che non vedeva l’ora di esultare sul cadavere dei “leoni” perché il livello del nostro Paese è questo è inutile che cerchiamo di nasconderlo.
Tutto proseguirà come se niente fosse, la Juventus che dal terzo posto balza al decimo in un batter d’occhio, una guerra tra tifosi juventini e antijuventini dove volano parole grosse con offese personali, una società che non sembra muovere un dito per difendersi come si deve, insomma al fine non c’è mai peggio.
E allora svegliamoci tutti, ricominciamo da zero, ripartiamo più uniti di prima, facciamo tabula rasa, tagliamo fuori i mercenari e i presunti tali, mettiamo dentro gente con competenze che abbiano al cuore il destino della Juventus, ricreiamo il DNA vincente che ci ha sempre contraddistinto, non lasciamo vincere chi ci vuole vedere distrutti ancora una volta come accaduto nel 2006, boicottiamo la serie A con le disdette alla pay-tv ma soprattutto ribadisco e sottoscrivo se necessario prendiamo una decisione forte che non vuole essere soltanto una provocazione fine a se stessa: togliamo la nostra Juventus da questo schifo di serie A, non diamo più i nostri giocatori alla nazionale e iscriviamoci alla Premier League, chiamandola Blackandwhiteyoung, sarei davvero curioso di vedere come farebbe il sistema calcio a sorreggersi senza l’apporto economico di quindici milioni di tifosi bianconeri.

Questa sarebbe la cosa più giusta da fare.
#FinoallaFine
Ciccio