Benvenuti al primo appuntamento di "Top e Flop di giornata", la mia nuova rubrica inerente alla Serie A! In questa serie, assegnerò due premi: quello per l'allenatore, il giocatore, l'arbitro, ecc... che si renderà protagonista di un episodio o una statistica curiosa e interessante, e quello per la peggior figura della settimana calcistica. Inoltre, condirò la narrazione con aneddoti personali e brevi riassunti delle principali sfide del week-end. Il tutto proposto con lo scopo di informare i lettori riguardo le prestazioni della loro squadra del cuore e contemporaneamente divertirli attraverso simpatici racconti. Conclusa questa nota introduttiva, Vi auguro una buona lettura! 

Trentesima giornata all’insegna delle conferme. Tutte e sette le big hanno portato a casa i tre punti, seppur molto sofferti, chi per una ragione e chi per un’altra. Pochi movimenti anche in zona retrocessione, dove il Torino è stata l’unica squadra a strappare un pass verso la Serie A 2021/22. L’Inter ha compiuto un ulteriore balzo in avanti verso la conquista dello Scudetto battendo un buon Cagliari per 1-0, grazie alla rete del terzino Darmian avvenuta al termine di un’orchestrale azione della formazione milanese. Il Milan ha battuto il Parma 3-1, nonostante lo spauracchio nato in seguito all’espulsione ingiustificata del numero 11 dei rossoneri, Zlatan Ibrahimovic. La Juventus, dal canto suo, ha offerto una gran prestazione contro un temibile Genoa e, esclusi i primi quindici minuti della ripresa, ha saputo gestire il risultato e creare tantissime occasioni da goal, terminando l'incontro con un netto 3-1. Che sia il principio della rinascita? Possibile, vista la convinzione con cui i giocatori bianconeri sono scesi in campo. L’Atalanta ha disputato un match a doppia faccia sul campo della Fiorentina. Inizialmente, i bergamaschi son sembrati in totale controllo della partita e una doppietta di Zapata pareva aver già chiuso la sfida. Dopodiché, la Dea ha allentato la tensione ed è stata sorpresa dalla doppietta di uno scatenato bomber Vlahovic, davvero “on fire” nelle ultime uscite. Il rigore ingenuo regalato da Martinez Quarta agli avversari ha poi chiuso i giochi sul risultato di 3-2 a favore dei nerazzurri. Per quanto concerne il Napoli, riscattata senza troppi problemi la sconfitta contro la Juve. I partenopei hanno dominato in casa della Sampdoria e hanno regalato un grande spettacolo agli spettatori. Trame veloci, conclusioni molteplici e un bel calcio giocato dagli Azzurri. Match mai aperto e 2-0 meritato per la squadra di Gattuso, che rimane in corsa per la Champions. La Lazio, invece, ha faticato, e non poco, a portare a casa i tre punti contro un fatal Verona chiuso in difesa. Un goal arrivato allo scadere siglato dal solito Milinkovic-Savic ha permesso alle aquile di superare per 1-0 i padroni di casa. Preoccupa sempre di più il prolungato digiuno di Ciro Immobile, che non trova la via della rete da ormai otto partite, record negativo per lui da quando veste la maglia biancoceleste. E pure la mia squadra al Fantacalcio ci sta rimettendo, ti prego Ciro, ricomincia a segnare! Bando alle ciance, riprendiamo il discorso Champions. L’ultima squadra in lista per la battaglia è la Roma, seppur più distaccata, che affronta il Bologna con il pensiero proiettato al ritorno contro l’Ajax. E l’ampio turnover eseguito da Fonseca ne è la dimostrazione. Nonostante tutto, i giallorossi riescono ad ottenere il risultato migliore con il minimo sforzo: 1-0 ai danni della squadra allenata da Mihajlović e tre punti in saccoccia. Nella lotta per il quarto posto, ancora sei squadre in nove punti, a sole otto giornate dal termine della stagione. Insomma, un finale di campionato che riserverà sicuramente delle sorprese. State pronti e accorti se siete deboli di cuore. Terminato questo doveroso preludio, andiamo ad annunciare i trofei più ambiti del week-end: top e flop di giornata! Buona lettura. 

Cominciamo dal premio di Flop di giornata che, questa volta, non va assegnato a un giocatore o a un allenatore, ma è comunque davvero conteso. Infatti, né Maresca né Dazn sembravano intenzionati a mollare la presa, ma il tanto ambito titolo se lo aggiudica il famoso sito streaming internazionale. Probabilmente la mia passione smisurata per l’Inter ha influito su questa ardua decisione, ma nemmeno troppo, visto che il simpatico arbitro partenopeo è stato protagonista di una vicenda simile a quella di sabato sera anche contro la Beneamata. In particolare, quella volta se l’è presa con mister Conte, il quale non è certo stato a guardare. “Maresca, sei sempre tu Maresca”, ha affermato il pugliese quando il direttore di gara ha preso un provvedimento eccessivo nei suoi confronti. In Milan-Parma, invece, ha estratto il cartellino rosso in seguito a un diverbio avvenuto con Ibrahimovic; battibecco concluso dallo svedese con una frase ironica e non offensiva, ma fraintesa dall’arbitro, che ha udito parole non replicabili verso di lui e non ha esitato a cacciare l’11 milanista sotto la doccia. Anche in quest'occasione, i rimproveri contro il discusso arbitro non si sono fatti attendere troppo; Donnarumma ha immediatamente preso le difese del suo attaccante, esclamando: "Ma cosa stai facendo Maresca? Sempre i protagonisti dobbiamo fare!". Insomma, il fischietto italiano non sembra particolarmente affabile ed è assai indigesto a molti club. In aggiunta a tutto ciò, oggi è il suo quarantesimo compleanno e avrei voluto fargli i più sinceri auguri, regalandogli il tanto ambito trofeo. "Auguri e altri mille di questi giorni" non fa assolutamente al caso nostro. Ma, per sua fortuna, c’è stato di peggio, e il che è tutto dire! L’episodio, però, necessita assolutamente di una narrazione personale. Perché la mia domenica è stata compromessa già al risveglio. E, come se non bastasse, ho pure perso al fantacalcio. Inter esclusa, un week-end da dimenticare.

FLOP DI GIORNATA

Sono le 11.30 di mattina, la pioggia batte forte sugli scuri di casa. Mi alzo dal letto ancora stordito, trovo la colazione pronta sul tavolo e mi accomodo accanto a mio papà, che mi mostra con veemenza il video dell’espulsione di Zlatan, sfuriando contro Maresca. Ancora confuso per la lunga dormita, lo conforto ricordandogli che se non altro non ha compromesso il risultato finale, ma non ne vuole sapere. Dunque, se pensavo di prepararmi alla partita dell’Inter in tutta tranquillità e di arrivare alle 12.30 calmo e rilassato, ci ha pensato il babbo a darmi una bella svegliata. Sono le 12.15, siedo sul divano e accendo la televisione. Dazn non parte. Panico. Ricerche su internet e richieste di aiuto agli amici portano a una sola conclusione: il video in streaming non è disponibile. Poco importa, posso anche fare a meno del prepartita, l’importante è che si sistemi tutto nel giro di un quarto d’ora. Non l’avessi mai pensato. Col senno di poi, avrei potuto reinstallare qualche applicazione pirata che non passa mai di moda, ma sul momento la lucidità era sovrastata dall’agitazione. L’unica soluzione che ho trovato è stata la schiavizzazione (amichevole, sia chiaro) di un mio compagno di classe che, seppur lamentandosi, è stato il mio telecronista improvvisato. Questo perché il digitale terrestre mostrava il match senza problemi e quindi i pochi fortunati che possiedono Sky da molto tempo, hanno avuto l’onore di vedere la mia amata Inter e, di conseguenza, hanno avuto anche l’obbligo morale di coinvolgermi a 360°. In questo modo, ho potuto soffrire quanto loro per un’ora e mezza abbondante, ma non ho avuto modo di gioire come di consueto al goal di Darmian. E, ovviamente, la mia domenica è stata rovinata. Una settimana ad aspettare il match della Beneamata, per poi arrivare al tanto desiderato attimo e non poterne godere. Dazn, è stato uno scherzo di pessimo gusto. Tra l’altro, la giornata scura e piovosa non ha aiutato. Ma aspettate, non è certo finita qui, perché l’episodio si è verificato a un paio di settimane di distanza dalla notizia che i diritti televisivi per la trasmissione in esclusiva dei match di Serie A dell’anno prossimo sono stati acquistati interamente da Dazn stessa. “Chi ben comincia, è alla metà dell’opera”, cita un nostro celebre proverbio. Che dire, buona fortuna allora! Iniziamo già a unirci in preghiera, affinché non ci venga negata la possibilità di assistere alle partite delle nostre squadre del cuore. Le scuse dei vertici della nota società online non si sono fatte attendere troppo, ma nemmeno le poco garbate critiche degli utenti (sia chiaro, giustificate) e le prese in giro sui social. Quindi, il premio di flop della trentesima giornata te lo sei proprio meritato, caro Dazn. Non poteva essere altrimenti.
Nonostante ciò, qualcosa di positivo in questo ricco week-end calcistico c’è stato e, come sempre, è rappresentato dai colori nerazzurri. Mister Conte, il trofeo di top di giornata l’avete vinto tu e l’Inter, che ancora una volta non siete stati schiacciati dalla pressione delle inseguitrici e dei media e non avete deluso le aspettative.
Scendiamo nei dettagli.

TOP DI GIORNATA

Se per la scuola pitagorica, per vari movimenti filosofici e scientifici arcaici, per la Chiesa e per Dante il numero perfetto è il 3, ogni interista è certamente desideroso di confutare tale ipotesi e stabilirne uno nuovo: l’11. Andiamo con ordine. Sono 11 anni che l’Inter non alza un trofeo, ma ora la compagine guidata dal Condottiero salentino è in testa alla classifica con 11 punti di vantaggio sulla prima inseguitrice. Inoltre, ieri, 11 aprile, la Beneamata ha collezionato l’11esima vittoria consecutiva. Dunque, i Nerazzurri concertano una nuova corrente di pensiero che ha come fondamento la dottrina del numero 11. Scherzi a parte, i risultati sono davvero sorprendenti e ora cominciano ad arrivare anche i primi record storici. Gli ultimi sei scontri della squadra, sono terminati con il successo guadagnato grazie a un solo goal di scarto. Solamente il Milan di Capello, nell’annata del 1993/94, ha raggiunto tale quota. Ma il record veramente importante e da sottolineare, nonché fonte di grande orgoglio per noi tifosi, è il primato assoluto come club capace di vincere tutte e undici le prime partite del girone di ritorno. Anche in questo caso, abbiamo spodestato i nostri cugini, superando il loro precedente traguardo di dieci vittorie consecutive nella stagione 1989/90. In fin dei conti, la gaiezza di Mister Antonio e dei suoi fratelli minori, come li ha definiti nell’intervista post-partita, è assolutamente giustificata. Statistiche escluse, i tre punti erano d’obbligo, visto il successo del sabato sera del Milan. Ne approfitto per complimentarmi con il Diavolo, dato che questa volta ha davvero trionfato contro tutto e tutti e, in particolare, contro il temutissimo vice-flop di giornata, che per alcuni minuti ha davvero acceso le speranze del Parma e delle contendenti alla lotta per la qualificazione alla Champions (lo ammetto, anche le mie, poco sportivamente, anche se allora ero convinto che Ibra avesse davvero imprecato contro Maresca). Visti i risultati degli altri match di giornata, l’1-0 inflitto ai danni del Cagliari è stata una manna dal cielo, perché un eventuale pareggio avrebbe interrotto la nostra striscia positiva e, forse, avrebbe placato la cavalcata sulle ali dell’entusiasmo dei nerazzurri, permettendo alle altre squadre di riaprire il discorso Scudetto. Insomma, la pazza Inter ha rinnovato per l’ennesima volta la gioia dei suoi tifosi e ha implementato ulteriormente le probabilità di successo del Tricolore. Ora, l’importante è non perdere la concentrazione, ma con la convinzione che ciò non accada, assegno il titolo di Top di giornata alla mia Beneamata.

Mi perdonino i tifosi di Benevento e Sassuolo se non ho atteso l’esito della loro gara per enunciare i miei vincitori, ma la rabbia e, al contempo, la felicità suscitate dai top e flop di giornata erano predominanti e non sono stato tanto paziente da attendere questa sera. Inoltre, le due squadre sopra citate sono escluse dai giochi, dato che qualsiasi risultato arrivi questa sera, sarà ininfluente ai termini delle qualificazioni o delle retrocessioni. In ogni caso, questa sera non mi perderò assolutamente la gara e seguirò con foga ogni azione, nella speranza che un’inconcretizzabile tripletta del gioiello difensivo Chiriches riapra il mio discorso fantacalcio! Concluso il primo appuntamento della nuova rubrica "Top e Flop di giornata", giungiamo ai saluti finali, ma non prima di porre un quesito: vorreste prossimamente altre puntate con questo format? 

Spero tanto che questo articolo sia stato di Vostro gradimento e che abbiate passato una domenica più allegra della mia. Non mi resta che ringraziarvi per l’attenzione e augurare a tutti Voi una buona serata, con l’auspicio che la settimana in arrivo sia più serena di questo temporalesco week-end primaverile.