Quest’oggi vi voglio accompagnare alla scoperta della top XI dei giocatori che quest’anno hanno giocato il maggior numero di minuti complessivi in Serie A.
Prima però, ritengo doverosa una breve parentesi storica per scoprire le origini da cui deriva la parola da noi spesso utilizzata “stakanovista”, ma se ne siete già a conoscenza o non vi interessa esserlo, potete passare direttamente alla lettura della formazione. Immagino che quasi tutti sappiate che questo termine viene associato a un giocatore instancabile che difficilmente salta qualche minuto di partita e che spende tutte le sue energie sul terreno di gioco, ma in pochi conoscono la vera vicenda celata dietro a tale denominazione. Era il 31 agosto del 1935 quando un uomo da sempre dedito al lavoro, un certo Aleksej Stachanov, diventò il simbolo dell’Unione Sovietica e del socialismo. Stachanov era un minatore massiccio, possente, che però deve la sua fama a un’intuizione geniale, più che a un lavoro dovuto alla brutale forza che possedeva. Infatti, quel giorno ideò un nuovo sistema per gestire l’estrazione dei minerali e riuscì a compiere in sei ore un lavoro pari a circa quattordici volte quello previsto quotidianamente. Un vero prodigio, ma che nel corso degli anni sembrerebbe esser stato smascherato: pare che il governo sovietico avesse semplicemente bisogno di una figura che fungesse da eroe nazionale e che, tramite aiuti esterni, compisse questo record incredibile. Un tentativo vittorioso, considerato che Stachanov fu preso come un esempio da seguire e il suo nome diventò addirittura di ispirazione per un movimento dei lavoratori, lo “stacanovismo”, e che all’estero crearono un termine per indicare una persona che lavora davvero molto, lo “stakanovista”. Attributo che si prestò anche al mondo del calcio per etichettare coloro che giocano sempre e comunque. Terminato questo excursus storico che spero abbia suscitato il vostro interesse e sia stato di vostro gradimento, soffermiamoci sulla formazione degli instancabili della Serie A 2020/21. Utilizzerò un ipotetico 4-3-3 con un attacco leggero. Immergiamoci (mi raccomando, leggetelo con la voce di Caressa)!

PORTIERE: ALESSIO CRAGNO
Il portierino (data la sua altezza) azzurro è senza dubbio una garanzia tra i pali. Da qualche anno si è imposto come uno dei portieri italiani più forti, grazie soprattutto alle sue parate feline. Talvolta sfoggia interventi a dir poco miracolosi, complici i suoi riflessi repentini e la sua abilità nel tuffo. Unico difetto, la sua stazza fisica poco imponente per un numero 1, “solo” 184 centimetri d’altezza. Caratteristica che però non sembra spaventare più di tanto il ventiseienne, se non per le uscite alte che destano qualche preoccupazione di troppo. Il talento di Fiesole è seguito da molte big e chissà se nei prossimi anni lascerà Cagliari per approdare in una società di alto livello, dimostrando una volta per tutte le sue incredibili doti. Per lui quest’anno nemmeno un secondo saltato, per un totale di 2783 minuti all’attivo.

TERZINO SINISTRO: TOMMASO AUGELLO
Coetaneo di Cragno, il giovane difensore ha trovato tantissimo spazio nelle fila della Sampdoria, divenendo un titolare inamovibile. Ben 2539 minuti collezionati e poche prestazioni opache. Nel corso della stagione è cresciuto in maniera esponenziale e ora è uno dei migliori interpreti del suo ruolo. Abile in fase difensiva, ama avanzare e superare l’uomo per poter servire ai compagni cross deliziosi spesso tramutati in assist vincenti. L’azzurro ha saputo sfruttare al meglio l’opportunità che gli è stata data da Claudio Ranieri e sembra avere grandi margini di miglioramento, soprattutto dal punto di vista realizzativo. Il suo score, infatti, è di soli 6 gol in 321 presenze ufficiali tra serie A, serie B, serie D e Lega Pro. Se dovesse diventare più pericoloso sottoporta e continuare in positivo il suo percorso di crescita, sono sicuro che un giorno lo potremo apprezzare in una big.

DIFENSORE CENTRALE: DANILO LARANGEIRA
L’esperto difensore del Bologna è da sempre uno dei giocatori instancabili della squadra e anche quest’anno non ha deluso le aspettative. Con un totale di 2656 minuti disputati, il brasiliano è imprescindibile per Mihajilovic ed è un punto di riferimento per i propri compagni, nonostante il Bologna non sia propriamente una corrazzata insormontabile. I 36 anni sono l’arma in più di questo giocatore, che offre tutta la propria esperienza al reparto difensivo dei rossoblù e ai giovani che giocano vicino a lui. Nelle ultime uscite, il Bologna infatti sembra essere migliorato nettamente in fase difensiva e la presenza di Danilo potrebbe esserne la motivazione.

DIFENSORE CENTRALE: KAMIL GLIK
Restando in tema esperienza, incontriamo in questa particolare classifica un altro giocatore avanti con gli anni, Glik. Il polacco ha giocato diversi anni in Italia e conosce perfettamente il nostro campionato, probabilmente motivo per cui il Benevento ha voluto puntare su di lui. La grande dedizione e la leadership che contraddistinguono il trentatreenne fanno di lui una colonna difensiva su cui Pippo Inzaghi poggia l’intera retroguardia della squadra. Anche per lui, nessun match saltato se non causa espulsione e una quota di minuti giocati pari a 2550.

TERZINO DESTRO: NIKOLA MILENKOVIC
Sul fronte destro della difesa degli instancabili, troviamo un profilo giovane e davvero promettente. Da ben tre anni la Fiorentina, nonostante i numerosi cambi di allenatore, non si è mai privata del gioiellino serbo. Seppur nato come difensore centrale, Milenkovic ha dimostrato grande duttilità e spesso ha collezionato ottime prestazioni anche da terzino. Forza, lettura di gioco, coraggio, determinazione e intelligenza tattica fanno di lui un potenziale fuoriclasse che ha davanti a sé una carriera brillante, probabilmente in una grande squadra. A dispetto dei soli vent’anni d’età, nessun tecnico viola l’ha accomodato in panchina e ciò gli ha permesso di calpestare il terreno di gioco per 2566 minuti.

MEZZALA SINISTRA: ROBERTO SORIANO
A trent’anni suonati si sta regalando la sua miglior stagione tra i professionisti. Al Bologna, sotto la guida di Mihajilovic, è definitivamente esploso ed è all’apice della sua carriera. Imprescindibile sia per il Bologna che per i fantallenatori, sta mostrando a tutti la sua classe. Un mix perfetto di qualità e sostanza, difficilmente sottotono nonostante i 2734 minuti giocati. Il suo allenatore lo ha addirittura difeso contro Roberto Mancini, accusando quest’ultimo di aver sbagliato a non schierarlo mai nei tre incontri internazionali disputati dall’Italia. Insomma, Soriano sta vivendo un periodo di forma straordinario e il fisico lo sta supportando senza alcun problema. Auguriamo al giocatore di continuare a giocare su questi livelli, perché per noi è una gioia vederlo inventare calcio.

MEZZALA DESTRA: RODRIGO DE PAUL
Stiamo parlando di gioia per gli occhi? Bene, allora questo giocatore calza a pennello con il discorso. Se amate il Fútbol, quello vero, non potete non apprezzare il gioiello dell’Udinese. Una costante da cinque anni, mai un infortunio, mai una partita sbagliata, seppur militi in una formazione di medio-bassa classifica. L’argentino ha stregato molti appassionati e ha fatto una scelta davvero notevole: continuare a crescere alla corte di Giampaolo Pozzo finché non sarà davvero pronto per una big, onde evitare di bruciarsi come molti altri talenti. Classe, tecnica, invenzioni straordinarie e molto altro rendono De Paul un profilo davvero discusso sul mercato, corteggiato da molte teste di serie pronte ad aggiudicarsi il talento argentino. Quest’anno per lui 2667 minuti giocati e nessuna sostituzione. In quale grande squadra riuscirebbe ad esprimere al meglio il suo gioco?

MEDIANO: FRANCK KESSIE
Nato come difensore centrale, salvo poi esser spostato in cabina di regia da Massimo Drago, Kessiè è un mediano completo che quest’anno si è consacrato come uno dei migliori in Europa nell’interpretare il suo ruolo. Il generale è un altro giocatore instancabile che difficilmente viene fatto sedere in panchina e, a prova di ciò, vanta 2572 minuti giocati. L’ivoriano classe ‘96 sembra essere destinato a grandi successi grazie alla sua determinazione e alla sua fisicità. Anche dal punto di vista realizzativo è tra i migliori, con nove gol all’attivo dovuti soprattutto alla sua ottima capacità di battere i rigori. Il Milan gli ha affidato le chiavi del centrocampo e Franck non ha deluso le aspettative. Lo aspetta un futuro brillante.

ALA DESTRA: JUNIOR MESSIAS
Gioca tra gli amatori finché l’allora tecnico del Casale Ezio Rossi lo nota e gli fa firmare il primo contratto ufficiale. Dopo alcuni anni di gavetta approda al Crotone, dove sfoggia tutta la sua classe e si rivela un ottimo giocatore. Quest’anno, alla prima stagione in Serie A, è un punto fermo della squadra di Cosmi, grazie anche alla sua duttilità che gli permette di rendere al meglio in svariati ruoli dal centrocampo in su. Nonostante giochi leggermente arretrato rispetto ai suoi standard, ha collezionato otto gol e sta lottando con i suoi compagni per permanere in Serie A. Entra di dovere nella schiera degli instancabili con addirittura 2646 minuti in campo. Riuscirà il Messi di Crotone a portare la sua squadra verso la salvezza?

ALA SINISTRA: EMMANUEL GYASI
Passiamo a un altro stakanovista affermato da tempo, l’ala dello Spezia che sta sorprendendo tutti in queste ultime giornate. Dopo un inizio di stagione altalenante, che però l’ha visto sempre presente sul rettangolo verde, il ghanese originario di Palermo sta collezionando una serie di ottime prestazioni che riflettono il buon periodo di una squadra che per la prima volta nella sua storia milita in Serie A e sembra intenzionata a rimanerci ancora per un po’. Il suo allenatore, Italiano, non ha mai fatto a meno di Gyasi e la rendita di quest’ultimo lo sta ripagando. Ben 2501 minuti per lui e molti altri che lo attendono da qui alla fine della stagione per lottare insieme ai suoi compagni verso una storica impresa.

PUNTA CENTRALE: JOAO PEDRO
L’ultimo tassello di questa curiosa formazione è il capitano del Cagliari, nonché il più forte dei suoi. La sua squadra sta vivendo un periodo difficile, ma sembra essere relativamente più in forma da quando Semplici siede in panchina. Quest’ultime tre parole non si sposano affatto con il talento brasiliano che, invece, in panchina non si accomoda mai, come dimostrano i 2693 minuti giocati, conditi da tredici gol e due assist. Bottino niente male, che lo incorona miglior marcatore brasiliano nei top cinque campionati europei. Nel suo repertorio, spiccano le potenti e precise conclusioni dalla distanza, la grande tecnica nel dribbling e un’ottima visione di gioco.

LA FORMAZIONE FINALE: Cragno; Augello, Danilo, Glik, Milenkovic; Soriano, De Paul, Kessiè; Messias, Joao Pedro, Gyasi.
Il fatto che questi stakanovisti non conoscano il riposo potrebbe indurci a pensare che pecchino di lucidità e qualità, ma la schiera di fenomeni sopra elencati ci fa presto cambiare idea. Quantità e qualità si sposano alla perfezione in questa XI di grandi talenti.