Juventus-Verona, quarta giornata di campionato. Risultato? 2-1 per i bianconeri. Sarri & Co. seguono la scia dell'Inter di Conte, quest'ultima vittoriosa nella stracittadina milanese grazie al doppio sigillo firmato Brozovic e Lukaku.

Eppure la squadra capitanata dal tecnico toscano ha dato subito una risposta, in seguito al 2-2 del Wanda Metropolitano contro l'Atletico di Simeone. Se dobbiamo trovare una nota positiva nel trionfo del club campione in carica sicuramente sarebbe quella di Paulo Dybala: l'argentino, dopo essere stato al centro dell'attenzione di scambi e ipotetici trasferimenti, sembrerebbe l'arma in più dell'allenatore ex Napoli che lo sta trasformando in un vero e proprio jolly del reparto offensivo. Caviglie matrattate dagli avversari, corsa e grinta dimenticando forse i fantasmi di una Copa America che non l'ha reso proprio un protagonista.

Nonostante questo, i bianconeri faticano a trovare facilità nel liquidare avversari che sulla carta sembrerebbero abbordabili. Il Verona di Juric non ci ha pensato due volte nel presentarsi all'Allianz Stadium in maniera sfacciata e originale, proponendo un calcio propositivo e portandosi subito in vantaggio. Ci ha pensato successivamente Ramsey con un tiro viziato da una deviazione a ristabilire la parità , ma prima di ciò il gruppo ha avuto qualche difficoltà nel centrare più volte la porta e a chiudere il match.
Uomo chiave? Cristiano Ronaldo ovviamente. La superstar lusitana firma 2-1, utile per scacciare i brutti presagi di un'ipotetica frenata nel fortino torinese.

Se da un lato la "Vecchia Signora" può sorridere, dall'altro bisogna storcere il naso. Vittoria e tre punti presi, gioco però ancora in fase di definizione. Con Dybala recuperato i tifosi esultano, anche se il calcio non è proprio spumeggiante.
C'è bisogno di dirlo: "Toda Joya...ma non toda beleza".