Boban e Maldini: capolinea. I due ex giocatori e bandiere del Milan sono stati messi alla porta, con una nuova rivoluzione pronta ad essere attivata già la prossima estate. Il nuovo nome: Rangnick. Il plenipotenziario e artefice della creatura Red Bull Lipsia sembrerebbe essere vicino ad approdare a Milano. Competenza, concetto e giovani: questi i suoi tre punti fondamentali della sua filosofia, che adesso avrebbero riempito di gioia Ivan Gazidis.

Gazidis da tempo sbandierava un progetto "linea verde" utile per fare plusvalenze e rendere ricco il club, ma ancora molti tifosi si interrogano sull'operato degli ormai partenti. Cattivo mercato? Scelte sbagliate? Pensieri controcorrente? Queste le domande che regnano sugli spalti della Curva Sud e di Milanello, rebus e interrogativi forse troppo scomodi da affrontare. La nuova decisione dei vertici potrebbe far piangere nuovamente i tifosi. Spiegazioni.

Il calcio tedesco, a differenza di quello italiano, è dotato di buone strutture e di vivai prolifici che ogni volta sfornano talenti che fanno la fortuna anche della Nazionale. Se in Germania avviene questo in Italia è tutto il contrario: i giocatori vengono mandati in prestito in Lega Pro senza mai arrivare all'ambita maglia del top club d'appartenenza. Ecco perché la sfida di Rangnick sarà subito in salita: il vivaio non dispone di profili di grandi prospettive, complici anche switch repentini forse determinanti per il declino del settore giovanili. A Lipsia inoltre c'è anche la questione legata alle sponsorizzazioni: se in Bundesliga entrano soldi extra nelle casse dei club è soltanto perché questi riescono sempre a trovare partnership appetibili e convenienti. Non è il caso del Milan ovviamente, che fatica da tempo a trovare investitori. 

Gazidis cerca in tutti i modi di risollevare una squadra con nuove decisione, e quella che porta a Rangnick potrebbe essere rischiosa dati i fattori evidenziati in precedenza. Un progetto giovani per essere ben strutturato ha bisogno di fondi oltre a delle strutture qualficate, fondi che momentaneamente posso essere trovati solo cedendo i big facendo cassa. Donnarumma, Paquetà, il no al riscatto di Rebic e Theo Hernandez e la nuova partenza di Ibra potrebbero essere le mosse più scontate, anche se a San Siro crescerebbe l'ira per l'ipotetica partenza di alcuni pezzi pregiati.

Prese di posizione improvvise, progetti come castelli di carta e nuove domande: il Milan si prepara all'ennesimo cambiamento con un tecnico/dirigente forse non tanto conosciuto e non tanto adatto al calcio italiano. Quarto posto sfumato ed Europa League lontana. Anche per questi motivi non ci resta che piangere.