Torniamo indietro di qualche settimana: l'Inter festeggiava a San Siro il titolo di campione d'Italia. Lieto fine giusto? Niente affatto! Nella giornata è emerso il titolone della Gazzetta dello Sport: "Conte-Inter: divorzio!". I motivi? Stando a quanto riferito dalla rosea il presidente Steven Zhang avrebbe deciso di ridimensionare il cosiddetto "Progetto Inter", dato il bilancio in rosso e date anche le pretese del tecnico salentino in vista della prossima stagione. Eppure un segnale c'è già stato: un meeting prima dell'ultimo match di campionato contro l'Udinese. La dirigenza, con tutta l'onestà di questo mondo, ha sottolineato come sia utile chiudere l'imminente sessione di mercato con una plusvalenza di 100 milioni per cercare di evitare il più possibile tagli, diminuzioni  e allo stesso tempo assicurare risparmi e un piano alquanto solido in vista degli anni successivi.  D'altra parte bisogna anche dire che la dirigenza, nonostante fosse contenta dell'operato di Conte, non ha mai alzato la voce e non ha mai rimarcato ciò che è stato fatto di buono in questi ultimi due anni quando tra lo scetticismo di Appiano Gentile e 'mal di pancia' della Curva Nord è arrivato un 'rivale' in grande stile pronto a riportare i nerazzurri dove meritavano (da notare anche l'annuncio in stile hollywoodiano poi diffuso tramite i social dalla società stessa). Conte, e qui bisogna dirlo, non ha avuto un comportamento al di sopra le righe. Anzi, ha più volte fatto capire al presidente e ai membri del cda che per fare un salto di qualità è giusto puntare a rinforzi di spessore. Non basta l'addio di Kolarov e il ritorno di Dimarco, servono nomi di prima fascia per effettuare un upgrade doveroso visto anche il blasone e la storia del club. L'addio di Conte era inevitabile e tornano anche i vecchi siparietti del 2014 quando ancora alla Juventus disse: "Non puoi sederti in un ristorante di 100 euro con soli 10 euro in tasca", frase adesso perfetta vista la situazione ingarbugliata nella sede nerazzurra di Porta Nuova. Nonostante il prestito di 275 da parte di Oaktree la perplessità resta. E allora: perché dopo un aiuto da un altro fondo adesso si punta solo a fare plusvalenza? Perché smantellare una struttura già consolidata? Conte ormai è stato messo alla porta, risoluzione consensuale sì..ma forzata visti i tempi difficili.
E adesso? In rosa diversi rischiano di lasciare l'Inter: Hakimi, Lautaro, Lukaku...tutti nomi appetibili che di fronte a una proposta indecente potrebbero vacillare e perché no? Anche fare le valigie noncuranti dell'impresa (se così può essere definita) fatta quest'anno. Non si può adesso parlare di basi solide, siamo all'anno zero... e i titoli di coda portano la regia di Zhang, che ha molte responsabilità, ma soprattutto chiamato a ristabilire un ordine e a colmare un grosso vuoto.