In un pomeriggio da complicato di per se la seria A o meglio chi gestisce tutto il movimento ci regala l’ennesima prova che in questo periodo i primi a non capirci nulla sono proprio loro, in primis il ministro dello sport Spadafora, seguito dal presidente dei calciatori Tommasi, a finire con i presidenti della lega Dal Pino, e del coni Malagò! 

Ognuno di loro è responsabile di questa situazione perché non riescono a trovare una decisione definitiva per cercare di mandare avanti al meglio il campionato, che per ora sembra andare verso un sospensione (domani i consiglio straordinario della in lega), quando fino a qualche giorno fa erano tutti d’accordo che far disputare le partite a porte chiuse era la soluzione più giusta, programmati i recuperi della scorsa giornata, sembrava andare tutto per il meglio, e che si potesse tornare a parlare, per quanto possibile di pallone e di calcio giocato, e non delle inutile polemiche che a nulla servano in questi momenti.

Poi ieri qualcosa è cambiato (forse complice anche il decreto che ha sancito tutta la Lombardia e altre 11 regioni zona rossa). Facciamo un passo indietro e andiamo al Tardini di Parma, dove alle 12.30 deve andare in scena, il primo dei 7 sette recuperi della scorsa giornata, quindi squadra che come da programma, in un clima surreale, scendono in campo per il riscaldamento, e poco prima dell’inizio del match, si recano negli spogliatoi, e si preparano all’ingresso in campo, ma qualcosa sembra non quadrare, infatti nel tunnel che porta al campo, ci sono solo i giocatori, che aspettano il giudice di gara per procedere all’ingresso sul terreno di gioco, arriva Pairetto che dice ai dirigenti delle due squadre che devono rientrare nei rispettivi spogliatoi per non si gioca, dicendo di aver ricevuto una telefonata da non si sa chi dei tre citati sopra, e qui inizia un succedersi di voci, dichiarazioni alcune anche molto rivedibili, sul da farsi, c’è chi dice di una sospensione immediata, chi cerca di capirci qualcosa in più e chi parla a sproposito, come il presidente dei giocatori che dichiara di aver chiesto uno sciopero.
In tutto ciò chi è allo stadio, fa trapelare che inizia a salire un po' di tensione dovuta alla situazione già di per sé molto difficile. In tutto ciò passano i minuti, e sembra che il ministro dello sport stesse valutando la sospensione immediata del torneo, e quindi il rinvio che arriva è inizialmente di 15’, poi arriva un altro comunicato che rinvia la partita di ulteriori 30’… alla fine sembra che il match sembra non giocarsi come tutti quelli in programma, ma poi non si s chi ha avuto l’idea del giorno, spostare l’inizio di Parma-Spal, di 1 ore e 15’, e poi vedere se giocare le altre partite. 

La confusione più totale, in un momento dove chi gestisce dovrebbe almeno avere le idee chiare su cosa fare, e invece per l’ennesima volta, tutto il corpo dello sport per quanto riguarda il calcio ha dimostrato di non saper gestire la situazione. Molti si chiedono dove fosse i ministro dello sport quando il governo ha fatto il decreto (dove si dice che per motivi di lavoro si può accedere ed uscire dalle zone rosse), altri invece criticano il fatto che in serieB si giochi senza polemica e senza problemi di questo genere. 

A mettere ancor di più tensione, è il botta e risposta fra il signor Spadafora e l’emittenti che hanno acquisiti i diritti esclusive delle gare di A, dove emerge la totale disponibilità di far vedere le partite in chiaro, ma che per clausole volute proprio dal ministro è di fatto impossibile. 

Nella serata poi arriva la botta finale, inizia a girare la voce che in caso di negata sospensione Malagò sarebbe pronto a commissariare di nuovo la lega.

Non resta che aspettare per vedere che succederà, ma una cosa è certa, anche nello sport regna la confusione più totale, e non è una cosa buona!