A Roma sono mesi che si respira un aria di cambiamento, la società guidata da Pallotta avrebbe dovuto vendere nei primi mesi del 2020 ma causa Covid il tutto era bloccato. Proprio quando nella piazza Roma si inziava a percepire un po' di preocupazione per una trattiva che sembrava esser saltata, dopo che a febbraio era quasi tutto pronto per il passagio di consegne, è arrivato nella notte e a poche ore dalla partita contro il Siviglia in coppa l'ufficialità della firma sui contranti preliminari vincolanti per la cessione della società e cosi finisce una storia in cui non è mai scoppiato l'amore fra il presidente e i tifosi

Ora facciamo un passo indietro di 9 anni quando una cordata americana i cui principali capi erano Thomas Di Benedetto e proprio l'attuale presidente uscente che prende la Roma solo nella stagione 12/13 dopo il flop di due anni col primo. Sembra tutto bello nella prima annata degli americani, dopo una stagione che aveva visto la squadra capitolina dover andar a giocarsi il preliminare dell'Europa League erano chiamati a far rinascere la squadra e la società al livello sportivo! Proprio per questo venne fatta una vera e propria rivoluzione sia in campo che fuori (con acquisti che a ripensarci oggi fanno veramente venire i brividi), chiamato un allora sconosciuto Luis Enrique, anche lui però porta entusiasmo e tante promesse, ma si rivelerà una stagione fallimentare iniziata con l'eliminazione dai preliminare dell'Europa League e conclusa addirittura con il mancato accesso all'edizione successiva delle coppe europee.

Neanche un'anno dopo il presidente Di Benedetto lascia e al suo posto arriva Jams Pallotta e anche qui scoppia l'entusiasmo perchè si pensava che chi secondo la piazza era scappato (e come dargli torto visto che dopo un solo anno aveva gia mollato) avesse lasciato la società in mani sicure. Da li ricomincia una nuova rivoluzione con due ritorni uno in società (Baldini, per la piazza testa grigia) e un altro in panchina (Zeman), ma anche qui le attese non vennero rispettate e la Roma si ritrova a febbraio già a dover esonerare l'allenatore (sarà solo il primo di una lunga serie)! La prima stagione della Roma targata Pallotta si chiude con la finale persa in Coppa Italia con la Lazio! Altra stagione ed altra rivoluzione con il terzo allenatore in tre stagioni della presidenza americana, ma qua le cose vanno decisamente meglio rispetto alle annate precedenti, 10 vittorie di file e una Roma che alla fine della stagione si ritrova  in Champions ma comuqe con zero trofei nonostante fosse in lotta per lo scudetto (vinto dalla Juve con il record di punti, 102) e in semifinale di Coppa Italia!

Stagione succesiva che parte per la prima volta dalla gestione americana con lo stesso allenatore ma che si vede ancora una volta rivoluzionata al livello di rosa, quella stagione anche finirà con la Roma che porterà zero trofei a casa, ma stavolta rischia anche il posto in Champions, in Europa non brilla uscendo in malo modo dall'Europa League e in Coppa Italia! Arriviamo alla quarta stagione americana, in cui la Roma subisce l'ennessima rivoluzione sul campo (arriva però Edin Dzeko), ma la prima stagione del bosniaco si rivelerà deludente! Comunque la terza stagione dell'era Pallotta ci si ritrova con la Roma che rischia ancora una volta di non entrare in Europa e che vede l'esonero (il terzo nella gestione americana) di Garcia, al suo posto il ritorno di Luciano Spalletti! Anche quella stagione alla roma zero trofei ma solo tante delusioni, forse l'unica soddisfazione è stata la rimonta in campionato dove arrivò terza!

Siamo all'inizo della stagione 2016/2017: la Roma conferma Spalletti, ma cambierà poi in corsa il DS (Monchi che durerà neanche un anno). Questa per la Roma è la stagione più delicata, perchè Spalletti ha una squadra che ha potuto plasmare per il suo gioco, e perchè le aspettative della piazza sono altissime, e poi c'è anche la gestione di un uomo che è Francesco Totti, il capitano, il simbolo della squadra. La stagione si apre con i giallorossi che perdono il preliminare col Porto ed escono dalla Champions. In campionato però volano ma fino a marzo dove poi rischiano addirittura di perdere il secondo posto, Spalletti è sempre più lontano dalla Roma e si sente nell'aria che la gestione del capitano da parte della società non sia delle migliori, la squadra perderà nel giro di pochi la possibilità di vincere l'Europa League e la Coppa Italia da dove esce dopo le sconfitte nelle partite di andata! Arriviamo alla fine della stagione a quel fomoso Roma-Geona che a Roma si sentiva da una settimana prima, li forse si è rotto qualcosa con la dirigenza in particolare con Baldini e Pallotta: arriva l'annuncio dell'addio di Totti, e lì tutte colpe addossate alla società, rea di aver fatto smettere volutamente il capitano giallorosso!

La stagione succesiva (2017/2018) si apre con l'approdo di Di Francesco sulla panchina, ma con una serie di cessioni incredibili da parte del ds, anche lì squadra smantellata e di fatto arriva soltanto un terzo posto compensato però da un ottimo percorso europeo con la semifinale di Champions: entusiasmo alle stelle per la piazza Roma, che vedrà per l'ultima volta il suo presidente allo stadio e in città! Arriviamo alla stagione 2018/2019, dove Roma e la sua gente si aspettavano tanto dal mercato e sopratutto dalla società, ma cosi non fu: Monchi smantellò la squadra che tanto bene aveva fatto l'anno prima e che costo alla Roma un vertigiona caduta in campionato. Ma la rottura definitiva con Pallotta arriva quando dopo il 7-1 a Firenze in Coppa Italia, il presidente invece di arrivare a Roma e strigliare la squadra, pubblica soltanto un comunicato dove dice che la prestazione è stata vergnosa (Pallò lo sapavemo pure da soli non ce lo dovevi dì te con un comunicato), ma sopratutto quando dopo un prestazione così arriva il mancato esonero del tecnico (che poi arriverà a marzo). Infine l'era Pallotta per la piazza si può dir chiusa quando a maggio tutti si svegliano con la notizia che De Rossi non sarà più un giocatore dei giallorossi! La conferenza stampa del capitano conferma le sensazioni che si avevano già dall'annuncio della separazione ovvero che anche lui è stato di fatto messo alla porta! 

Beh quest'anno si chiude l'era Pallotta dopo 9 anni in una stagione particolare per tutto quello che è sucesso fuori dal campo, ma anche prima di vendere il presidente della roma e testa grigia hanno fatto un frittata clamorosa: prima l'allontanamento del ds Petrachi e poi il mancato acquisto a titolo defintivo di Smalling. Finiscono così 9 anni di promesse mai mantenute da una persona che per quel che riguarda la piazza romana si è solo arrichito con il nome, a lui il solo merito di aver fatto molto a livello di brand ma a parte una semifinale di Champions e una finale di coppa italia a livello soprtivo il nulla! E un progetto stadio anche per colpe sue mai iniziato! Voto personalissimo alla gestione Pallotta: 2! Benvuto Dan, con la speranza che possa far meglio del tuo predecessore!