Finalmente la Serie A che torna, la corsa nel campionato che riprenderà il suo fiato con partite da prime cosiddette crocevia della stagione.
Prima c'è da giocare queste partite fino a Natale, dopo c'è la somma parziale da tirare per parlare del titolo ambito.

Prima, il Milan non ambisce al titolo, dopo, partita dopo partita, minimizzando le sconfitte fino a giugno (conclusione permettendo), può consacrarsi campione, ma non a caso. Lasciamo le chiacchiere da bar a quelli che ne fanno di pane quotidiano.
Vedendo l'omogeneità e la coerenza con le quali è fatta la squadra, è difficile trovare disparità così flagranti fra i reparti tranne quello del centrocampo dove è più giovane, ma serve veramente un veterano a centrocampo? L'abbiamo vissuto sulla pelle con Biglia.

La partita di oggi è più una valutazione di maturità, più che un crocevia della stagione come agli altri piace pensare. Il Milan non ha la pressione di dover vincere lo scudetto se non per Ibra. Il Milan oggi deve solo pensare a raccogliere più punti possibili per un piazzamento in Champions. Qualunque risultato uscirà dall'incontro, il richiamo alla maturità si noterà dalla reazione di dopo, lilla Fiorentina Celtic Sampdoria Sparta Parma Genoa Sassuolo e Lazio prima della sosta invernale e il calciomercato di riparazione.

A parte le partite di Europa League, dove è ancora apertissimo essere capolista, restano le sei partite cruciali per aver il morale alto, per proseguire serenamente la seconda fase del campionato. Riuscire a vincerle tutte sarà da presa di coscienza globale e totale di se stessa come squadra chi può lottare per il titolo.
Sempre, ovunque e comunque Forza Milan ❤