Trasparenza? No, tutt'altro. Il calciomercato si fa sempre più torbido, con prezzi di giovani gonfiati e "affari" che fanno comodo solo alle big, che trovano nelle medie-piccole un alleato speciale per mettere a posto i conti e consolidare il loro potere. Ultime in ordine di tempo le contestazioni per gli affari Piatek-Milan valutato 35 milioni (troppo poco per molti) e Sturaro-Genoa, anche qui coinvolto Preziosi che ha pagato (pagherà) il centrocampista ex Juve 18 milioni (1,5 per il prestito fino a giugno; 8,5 per riscattarlo e altri 8 di bonus) a dispetto dei 3,5 milioni che la Juventus versò nelle casse del Genoa per prelevarlo nel 2014. Dopo 90 presenze in 4 anni, 3 gol e 20 ammonizioni in bianconero il suo valore si è più che quintuplicato: un'operazione quantomeno dubbia.

JUVE, CHIEVO E NON SOLO... - Da appassionato di calcio e curioso di cifre, ricordavo della polemica relativa al passaggio del giovane Bettella dall'Inter all'Atalanta per 7 milioni e della condanna per le plusvalenze gonfiate tra Chievo e Cesena. Curiosando ancora sul web ho potuto constatare che anche Milan e Inter nel 2003 sono state indagate per "plusvalenze" dubbie con il coinvolgimento del Genoa. Al di là di quello che può essere l'aspetto giudiziario c'è da dire che molti club ne fanno uso, anche per colpa del Financial Fair Play che molto spesso obbliga i club a raggiungere una certa cifra di plusvalenze.

CASO JUVE - La Juventus quest'anno ha comprato uno dei più forti in circolazione, nello stesso anno 3 club di Serie A hanno messo a segno il loro colpo più costoso: Samp-Audero 20 milioni, Mandragora-Udinese 20 milioni e Sturaro-Genoa. Cifre legittime ma che fanno nascere qualche dubbio sulla trasparenza delle valutazioni.

CASO INTER - Come detto, quest'estate l'Inter ha raggiunto l'obiettivo di 40-50 milioni di plusvalenze entro il 30 giugno. Come? Vendendo alcuni giovani a prezzi leggermente gonfiati: per fare un esempio, Zaniolo esploso poi alla Roma è stato valutato 4,5 milioni, meno di Carraro (5) e Bettella (7) entrambi passati all'Atalanta che invece non hanno ancora calcato i campi di Serie A. Tra gli altri ci sono: Radu (passato al Genoa e diventato poi il titolare in porta, per 7,5 milioni), Valietti (passato al Genoa per 7,5 milioni), Odgaard (valutato 5 milioni dal Sassuolo) e Santon il cui cartellino è rientrato nell'affare Nainggolan ed è stato valutato 9 milioni.

CASO ROMA - Non se la passano meglio in casa Roma. I giallorossi hanno dovuto raggiungere il livello di plusvalenze utile al bilancio per l'UEFA. Tuttavia, è da anni che i giallorossi intrattengono proficui rapporti con il Sassuolo: Marchizza è stato valutato 3 milioni, Frattesi 5, il giovane Mazzitelli 3,5 milioni, mentre Tumminello è passato all'Atalanta per 5 milioni.

Molto spesso, queste grandi squadre non perdono davvero i loro giovani, ma si riservano un diritto di recompra che permetterà poi loro di spalmare su più bilanci il costo del cartellino. Juve, Milan, Inter, Roma, Chievo e indirettamente anche le altre squadre, il "caso plusvalenze" non è una novità in Serie A e non riguarda solo la Juve, chi può dovrebbe modificare le regole per evitare che ciò accada e che si insinuino dubbi sulla regolarità di certi rapporti aziendali.