Quella andata in scena ieri sera contro la Polonia è stata una delle più brutte prestazioni di Mario Balotelli. Sicuramente escludere a priori un calciatore dal giro della Nazionale è sbagliato, soprattutto per uno come lui che ha sempre dimostrato attaccamento alla maglia, tuttavia anche una convocazione a priori può far danni.

BALO PASSEGGIA - Una serata incolore per Mario. Viso sofferente e mai un'azione incisiva, sembrava impassibile. Niente profondità, niente aiuto ai compagni. Nemmeno l'unica opportunità avuta, in cui poteva sfoderare la sua qualità migliore (il tiro), è riuscito a svegliarlo dal torpore. In maniera semplicistica si potrebbe dire che l'Italia nel primo tempo ha giocato con un uomo in meno, senza la paura di essere tacciati di superficialità. 

BELO CAMBIA IL RITMO - Al minuto 60' della sfida, Mancini inserisce il "Gallo" Belotti che - complice l'ingresso di Chiesa - dà una svegliata alla squadra e infine riequilibra il match. Il comportamento dei due attaccanti è diametralmente opposto: Balo non dava profondità, non rincorreva gli avversari, Belotti si sgancia, lotta, suda, corre.

Una volta concesse le attenuanti di un problema al flessore e della scarsa condizione a Balotelli, chiediamoci se davvero può essere lui l'uomo della rinascita azzurra o se magari sia arrivata l'ora di rassegnarsi e accettarlo così com'è: un ottimo giocatore capace di cose straordinarie ma anche di pessime prestazioni.