"Chi sei? Goku non lo sai, però presto lo scoprirai..." fa più o meno così l'inizio della sigla di DragonBall, famoso cartone animato che ha tenuto compagnia alla mia e a molte altre generazioni di ragazzi. Ed è proprio dietro questa frase che si cela l'incognita Higuain: chi è Gonzalo Higuain? È l'attaccante dei 122 gol con il Real Madrid, quello dei 55 con la Juventus, quello del record di gol in una sola stagione con il Napoli? O è l'attaccante con limiti caratteriali, che ha saltato 5 partite per squalifica tra Napoli e Milan?

Probabilmente Higuain è tutto ciò, la Juve logora chi non ce l'ha e infatti solo in bianconero il Pipita ha limitato il suo carattere esuberante, talvolta fumantino, poi ci ha pensato CR7 a farlo precipitare di nuovo nel "baratro". Di sicuro non ama quelle squadre in cui deve essere leader per forza, il Pipita si esprime meglio quando le responsabilità sono condivise con altri. L'ho visto al Napoli e l'ho rivisto al Milan, sembra che certe maglie gli stiano strette, diciamocelo: sembrava "sprecato" al Napoli e lo sembra tuttora al Milan, uno come lui merita di meglio, merita di giocare la Champions, alzi la mano chi non lo ha pensato: eppure va in Champions e non è decisivo, oppure capita che arrivi CR7 e la Juventus (sì, proprio quella che lo ha strapagato dal Napoli, con polemiche annesse) vuole "regalarlo" ma alla porta non bussa nessuno, solo Sarri e il Milan.

La carriera di Higuain sta tutta qui, in un grosso paradosso: è un campione ma non vince, è un fenomeno ma nessuno lo vuole, è straordinario ma non decisivo, è tra i migliori numeri 9 al mondo ma non è un leader, è quello del posto sbagliato al momento sbagliato, che sfiga! E deve pensarlo anche lui: "Uno come me finito ad essere scartato dalla Juventus, finito in un Milan che cerca di rinascere". Lo hanno preso in giro per il peso, ma ora sono ben altri i motivi per cui le maglie gli vanno strette: non è un leader, ma non è un giocatore da Milan. Brutto da dire, ma questo Higuain merita di più, lui lo sa ed è per questo che non riesce a dare il massimo.

Nella carriera fatta di tempi sbagliati, il Pipita sente forse che è arrivato il momento di fare una scelta, ma è indeciso: tornare da Sarri o accettare le avances del Milan? Un'indecisione comprensibile per uno che sa di aver sbagliato i tempi, per l'uomo nel posto sbagliato al momento sbagliato, i tifosi del Milan non meritano questo, ma lui non si sente a suo agio: troppo forte per il Milan, esubero per le altre è la sindrome di Higuain e i rossoneri e il calcio italiano pregano affinchè gli passi.