Se faccio due conti spannometrici e tolgo Maldini, Moncada e Massara dal Milan, sprofondiamo al medesimo livello di Bologna, Udinese, Lecce, Sampdoria. Calcolando la spesa di mercato e la riduzione del monte ingaggi operato magistralmente da Paolo, senza i colpi di genio di Maldini e Massara, il Milan navigherebbe a metà classifica.

A dire la verità, dopo aver vinto lo scudetto tre campioni me li aspettavo: lo scudetto da solo porta in cassa 30 milioni. E senza tanti patimenti! Ed è il motivo per cui Maldini ha impiegato così tanto a firmare e sicuramente non tutte le richieste di Paolo sono state accolte. Quindi, nonostante la vendita miliardaria siamo ancora dei pezzenti che elemosinano calciatori. Non ci fossero Maldini, Moncada e Massara, non sarebbe cambiato nulla dal Milan dell’ultimo Berlusconi: 10 anni d’inferno. Quindi guai a chi mi tocca Maldini, ma questa proprietà che si è presentata in maniera così dimessa (non sappiamo ancora chi è il vero proprietario del Milan) non promette davvero nulla di buono. Questi fondi americani non credo siano venuti in Italia per far piacere agli italiani, ma per fare profitto. Con una proprietà “sana di mente“ e uno scudetto appena vinto oggi avremmo in squadra Sanches, Botman e De Ketelaere, già da un mese. E Non sto parlando di Messi, Van Basten e Maradona. Ma di tre buoni calciatori che ci avrebbero permesso di fare bella figura in Champions League. E una proprietà che non capisce questo, non so se possa possedere un club come il Milan. Speravo che dopo i miracoli di Maldini relativi al calciomercato, la proprietà avrebbe supportato uno staff così efficiente. Probabilmente gli “Ammmmericani” si accontentano. Non è arrivato neppure il contentino per lo scudetto vinto. Di cosa parliamo?

Avevo consigliato a Maldini in questo mio scritto qui su Calciomercato (Caro Maldini, non piegare il capo: non accettare la mediocrità! (https://vivoperlei.calciomercato.com/articolo/maldini-non-piegare-il-capo-non-accettare-la-mediocrita) di mollare se avesse percepito la mancanza di volontà di perseguire vittorie e di voler vivacchiare della nuova proprietà. Temo che nonostante i colloqui non siano andati come Maldini sperava, sia rimasto solo per amore del Milan. Caro Paolo, non ti vorrei parafulmine del caos (o del nulla) creato da altri. Non lo meriti.