Perché gli americani da qualche anno a questa parte abbiano deciso di investire nel calcio italiano proprio non me lo spiego:
1) siamo ormai l’ultimo campionato europeo dopo Spagna, Francia, Inghilterra, Germania.
2) nel campionato italiano (come per la nostra malandata nazione) non ci sono certezze né per gli investimenti né per i pagamenti né per il rispetto dei tempi né di correttezza sportiva: direi di correttezza in generale. E la quantità di difetti di noi italiani che cozzano con l’economia e gli investimenti (senza scomodare mafie, ladri, burocrazia, politici incapaci, etc.) sono innumerevoli, ormai da paese sottosviluppato: esattamente ciò che stiamo diventando. Quindi non capisco questo desiderio incontrollato degli americani di investire in Italia.
Nei paesi del terzo mondo i ricchi, i possidenti, i potenti agiscono come meglio vogliono a dispetto di regole e principi. Forse che gli americani vengono in Italia per fare ciò che non gli è permesso fare in USA? (Lo dico con ironia ma anche con un dubbio attendibile).

Veniamo al fatto meramente sportivo:
gli arabi, in particolar modo gli sceicchi, amano brillare, vincere, assicurarsi prestigio e popolarità. Proprio per tutta questa serie di cose, generalmente tendono ad investire moltissimo nello sport non per partecipare ma per vincere. Non sempre ci riescono ma la loro prima intenzione è di primeggiare.

A me il fondo americano non convince. Nessuna proprietà americana in Europa ha fatto investimenti per vincere. A loro basta partecipare e guadagnare. Per le “vittorie” e l’esaltazione che ne deriva, sul loro divanone di casa seguono la MLB, la NBA, la NHL o la famosissima NFL. Del calcio a loro non interessa una beneamata mazza. In Italia nessun proprietario americano partecipa emotivamente alle sorti della propria squadra (ad eccezione di Rocco Commisso). E senza la passione che contraddistingue noi europei, nessun americano investirà il denaro necessario per vincere. Diverremo una di quelle squadre insignificanti con proprietà americane che di vincere non ci pensano neppure. Leggete questo interessante e illuminante articolo: “Il calcio europeo sempre più in mano agli americani, a differenza dei loro predecessori hanno un obiettivo chiaro: il profitto”.
Quindi di la mia conclusione è: proprietari del Milan? Gli americani proprio no. Ma proprio no! Gli Arabi tutta la vita!

NOTA: A Eliott del futuro e del prestigio della nostra squadra non interessa nulla e con un’offerta da 1 miliardo e 300 mila euro venderà agli americani. E noi saremo condannati alla mediocrità sportiva.
NOTA 2: Dimenticavo: con gli americani lo stadio del Milan ce lo possiamo dimenticare.