Premetto: ho tantissima stima di Mihajlovic, ma sono scioccato da ciò che ho letto. Qui la malattia non c'entra niente e mi meraviglio dei titoloni che nei “giornaloni” e anche nel “web calcistico” sono apparsi tirando in ballo la situazione fisica di Mihajlovic.
Qui si parla di lavoro a certi livelli e la pietà non c'entra una mazza. Mihajlovic stesso ha detto: trattatemi normalmente. Lui è un uomo tutto d’un pezzo e non userebbe mai il pietismo per tenersi il posto.
La sua protesta è stata quella di un allenatore che pensava di poter fare meglio con altro tempo a disposizione. E trovo “normale e corretta” la protesta di un allenatore che non è d’accordo.
La proprietà ha deciso che i risultati non erano soddisfacenti. Punto. Altro non c’è da dire.

Non vedo vergogna nell’esonero Mihajlovic perché:
1) se la società ha notato un calo di rendimento bene ha fatto ad esonerarlo (non dimenticate che Mihajlovic continuerà a prendere il suo stipendio);
2) se la proprietà era scontenta dell’allenatore, bene ha fatto ad esonerarlo;
3) se Mihajlovic a breve pensava di poter fare meglio, bene ha fatto a protestare (dignitosamente come sempre fa lui);
4) se Mihajlovic non pensava di meritare l’esonero, bene ha fatto a protestare;

Questi sono i semplici fatti: chi ha tirato in ballo la malattia è un idiota. E Mihajlovic stesso lo disapproverebbe.

NOTA: nella storia del calcio abbiamo visto esoneri allucinanti: mi viene alla mente, per esempio, un certo Maurizio Zamparini. Ma tanti sono gli episodi surreali che presidenti e società hanno perpetrato ai danni di allenatori dignitosi, che non meritavano il licenziamento. Molti presidenti hanno scaricato impunemente la scarsità della rosa e la mancanza di un mercato all'altezza sui poveri allenatori.
Certo, il Bologna non si è svenato, lo sappiamo che gli americani non buttano il denaro. In ogni caso così è, e così sempre sarà.
La malattia non c'entra!