Vedendo quali sono le politiche della società AC Milan nella persona di Gerry Cardinale, Leao probabilmente non rimarrà al Milan. Cardinale non è altro che una sovrapposizione a Eliott:  le medesime politiche della vecchia proprietà (Eliott, che in verità non sono ancora sicuro non sia la stessa e che tutto riguardi un’operazione di facciata). Il club per il momento non è altro che un clone dell’Amsterdamsche Football Club Ajax. Cioè un club che cerca di scoprire talenti e sopravvivere con lo Scouting. Storicamente l’Ajax è una società che scopre e fa crescere talenti da ormai oltre vent’anni. Uno dei massimi vivai che nel 2021 ha prodotto 81 giocatori oggi impegnati nelle massime serie dei campionati europei. Ma da oltre 20 anni (le ultime vittorie in campo internazionale risalgono al 1994-1995) l’Aiax vince solo in Olanda.

Abbiamo visto anche il “Lille Olympique Sporting Club” che ha fatto un percorso identico al Milan: Eliott acquista la società, la rimette in sesto, potenzia lo scouting, vince il campionato, vende la società e il Lille ritorna nel limbo della media classifica.
Cardinale come ho già scritto si è presentato al Milan come un ectoplasma: “mi vedete ma non ci sono”. Dopo aver vinto lo scudetto il Milan, oltre al grandissimo lavoro di Maldini, aveva bisogno di tre campioncini. Invece insistiamo con giocatori di una buona qualità ma non sufficiente per vincere in Europa, in un momento il cui il Milan avrebbe bisogno di affermarsi a livello internazionale: non lo puoi fare con Origi & C. Servono campioni!

Per cui, se considerate che su Leao in questo momento specifico, convergono alcune dinamiche:
1) l’aumento dell’ingaggio
2) la necessità di coprire i 19 milioni che deve allo Sporting Lisbona
3) la necessità di andarsene dal Milan a parametro zero

L’unica maniera di tenerlo al Milan è di tirare fuori il denaro necessario. Viste le politiche attuali non credo che succerà nulla di buono e sono convinto che Leao presto se ne andrà. Anche riuscisse il Milan a tenere Leao, ricordo a Cardinale che se vuole competere in Europa, non bastano gli sponsor, servono i campioni.  
In un mio intervento molto tempo fa, scrissi che il Milan -forse- sarebbe tornato vincente in Europa dopo il 2027, cioè dopo la conclusione del nuovo stadio. E credo di averci preso.