No, non c'è nulla di più bello al mondo.
L'aria fresca del mattino, a primavera, così carica di profumo di fiori e di vita. Il vento che schiaffeggia la spiaggia e rialza la spuma dell'onda. La neve d'inverno guardata dai vetri appannati dal vapore della polenta che bolle sulla stufa della baita in montagna. Il volo di un gabbiano sulla costa bretone, dove da spiaggia diventa scogliera e l'oceano si ritira lontano nelle ore di bassa marea. La dolcezza del primo bacio, la paura della prima volta, l'ansia del primo regalo, il terrore del primo appuntamento, la complicità delle prime carezze. E la bellezza di tutte le seconde, le terze, le innumerevoli volte ancora, nella certezza che non sarà mai abitudine ma sempre una nuova, esaltante emozione. Abbiamo avuto cose belle, abbiamo visto e ricordiamo attimi che ci hanno reso felici, sereni, soddisfatti e appagati. Non sempre, non tanto quanto avremmo voluto, ma poteva andar peggio.

No, non c'è nulla di più bello al mondo, e più ci penso più ne sono convinto.
Perché chi sta sempre, per forza di cose, per scelta o per puro spirito battagliero, dalla parte sbagliata, dalla parte del debole, sa che ogni attimo di vita è da conquistare con la forza, con la grinta e l'impegno. E non è detto che basti, perchè c'è sempre qualcuno o qualcosa che è più potente, più fortunato, più ricco e più avaro e invidioso. Chi legge ed è avvezzo a tenere alta la testa, mostrando l'orgoglio, pur sapendo di contare solo su quello e sulla sua forza, ha capito il concetto. Per gli altri è difficile. 
No, non c'è nulla di più bello al mondo. Nulla.
Le bandiere che sventolano, i tamburi, le urla della gente. Quella rete che si gonfia, e quei cuori che esultano.
Il gol del Toro alla Juve. Finalmente, le anime scoppiano. Sono le grida di chi parte battuto in partenza, sono il respiro di mille, di un milione di anime che non accettano d'essere omologate e soggiogate al potere, che non vogliono vincere ad ogni costo ma che amano il rischio del giocarsi la vita a viso aperto. Anime sole, senza aiuti o regali, che non hanno nulla da dare in cambio, se non il loro orgoglio. Perdono sempre, e per questo vengono denigrate e derise. Vagano agitate e confuse, spesso istigate, divise, che l'unione è una forza che il potere teme e combatte. Ma qualche volta, riflesse nella luce lunare, nella nebbia o nel sole gelido della città e negli occhi di undici ragazzi che corrono in campo, hanno la loro vendetta, hanno il loro momento di gloria. Gli amori, le gioie, le bellezze dell'arte e della natura, le carezze dei figli e le parole dei padri, le fotografie sbiadite ed i post con i selfie, ritrovano il senso in quell'attimo unico, incerto, inatteso e aspettato da tempo. 
No, non c'è nulla di più bello al mondo di un gol del Toro alla Juve. Credetemi, nulla.

Clay Mc Pants