Milan-Juventus, una di quelle partite che ricordano vecchi fasti e grandi giocatori, oltre alla finale di Champions League. Già, bei ricordi. Campioni del calibro di Sheva, Inzaghi, Del Piero, Trezeguet, e non solo si fronteggiavano a viso aperto portando un calcio spettacolare e una rivalità accesissima. Sarebbe bello fosse ancora cosi, ma oggi è tutt'altra cosa. 

JUVE, UNA VERA CORAZZATA - Delle 2 squadre, l'unica veramente competitiva in Europa e nel mondo. Una vera e propria corazzata, dotata non solo di cannoni enormi, quali Cristiano Ronaldo e Dybala, ma anche di sguscianti missili quali Cuadrado e Douglas Costa, giusto per citarne alcuni. Una corazza troppo spessa a difesa della porta composta da altrettanti fenomeni quali Chiellini e Bonucci, senza scordare Szczęsny. Giocatori di alta qualità non solo nei titolari, ma anche nelle riserve, vera forza di questa Juventus che le altre, almeno in Italia, non hanno. L'unica speranza per il Milan è un calo di concentrazione e una partita presa sotto gamba, per quanto utopistico.

Milan, tra infortuni e mezzi giocatori - Nonostante la Signora abbia dimostrato che avere cambi all'altezza dei titolari sia uno dei punti fondamentali per vincere, nessuno sembra averlo compreso. In questo caso possiamo dare diverse attenuanti al Diavolo. La situazione societaria che si è stabilizzata solo di recente, i gravi infortuni che hanno decimato i titolari, e appunto, le riserve non all'altezza. L'unica possibilità è una gara di enorme sacrificio e testa alta, come veri e propri leoni, cosa che dalle parti di Milanello non si vede da un po'. Speriamo che Gattuso, dall'alto del suo grande carisma, riesca a far capire che questa non è una partita come le altre.