"IBRA RITORNA AL MILAN". Solamente leggendo queste 4 parole si può spaccare un'intera tifoseria a metà. Due parti con idee diverse, ma che non possono conciliarsi. Da un lato, coloro che non vedono l'ora che il gigante svedese ritorni a Milanello, ancora memori dello scudetto del 7 Maggio 2011. Dall'altro coloro che guardano più oggettivamente tale questione, ammettendo che Ibra, di 37 anni, è ormai fuori dai radar Europei. Come se non bastasse mister Gattuso è in difficoltà, complici i numerosi infortuni che hanno lasciato la rosa milanista con un solo difensore centrale di ruolo, Zapata, e che hanno portato via vari titolari, quali Bonaventura ( fuori fino a fine stagione)e Biglia (fuori almeno fino al 2019). Mettiamoci una sentenza UEFA che potrebbe troncare sul nascere ogni speranza di poter tornare in Champions. Aggiungiamo a tutto questo che i risultati latitano ed il gioco pure. Naturalmente in una situazione del genere la società dovrebbe provvedere seriamente sul mercato, senza scaricare tutte le colpe sull'allenatore, cosi come sta capitando da anni a questa parte, UEFA permettendo. Pare che la proprietà abbia infatti reagito così, quindi andando a cercare giocatori sul mercato. ma vediamo un attimo che giocatori stanno cercando.

IBRA, SEMPRE IBRA E SOLO IBRA - Naturale, che mercato del Milan sarebbe se non si paventasse almeno un cavallo di ritorno? Ibrahimovic, attualmente ai Los Angeles Galaxy, pare abbia accettato la proposta rossonera. Contratto di sei mesi a 2,7 milioni netti, con la possibilità di guadagnarsi il rinnovo sul campo. Ora, tal cosa sarebbe niente male a livello economico, sperando che l'UEFA non metta paletti particolari, ma uno come Ibra serve realmente al Milan? Molti dicono NO, altri dicono SI. Molti tifosi non sono sicuri che il suo ritorno sarebbe una grande mossa, ma non per il lato economici, quanto per quello tecnico e di spogliatoio. Nulla da dire sulla capacità tecnica del giocatore, abituato a stupire in ogni stadio con giocate superlative, ma, ad oggi, farebbe ancora la differenza il nostro caro Ibrakadabra? Probabilmente NO, complici l'infortunio che lo ha tenuto fuori dal campo anno scorso e le sue 37 primavere, che indubbiamente peseranno nei campi Europei. Altro punto, Ibra accetterebbe un ruolo da gregario dietro ad Higuain? Ricordando il carattere di Ibra la conclusione è semplice, NO. Ed ancora, la presenza di Ibra chiuderà ulteriormente gli spazi all'altro attaccante rossonero, Patrick Cutrone, il quale verrebbe quasi costretto alla cessione o al prestito ad altre squadre. Insomma, a parte lo stesso Ibra, io non vedo tutti questi vantaggi ma da milanista spero solo che mi smentisca.

DE PAUL, BEN YEDDER, VAN DE BEEK E GODIN - Derby di mercato aperto sul primo dei 3. Sulle tracce del centrocampista in forza all'Udinese ci sarebbe anche l'Inter. 25 milioni la richiesta dell'Udinese, ma De Paul sta giocando bene nel nostro campionato, nonostante il momento nero della sua squadra, e il suo acquisto sostituirebbe alla grande il mancante Bonaventura. Capitolo Ben Yedder, classe '90 in forza al Siviglia. Egli sarebbe un'attaccante ed è già andato a segno 10 volte in Liga, ma guardando alle priorità questo giocatore non serve. Parliamo di Van De Beek. Classe '97 e centrocampista dell'Ajax. Già sappiamo la capacità di sfornare talenti che appartiene alla squadra olandese, ed un'uomo d'ordine come lui servirebbe alla mediana rossonera. Il problema? Il costo del cartellino, che si aggira di nuovo sui 25 milioni. Infine Godin. lui non ha certo bisogno di presentazioni. 32 anni, Difensore dell'Atletico, ha il contratto in scadenza e questo potrebbe favorire la trattativa, ma solo in caso di arrivo a Giugno. Sarebbe tuttavia un bel colpo per sistemare e far crescere la retroguardia rossonera.

LA SPADA DI DAMOCLE, LA SENTENZA UEFA - Le parole di Carlo Rombolà fanno ben sperare in questo senso. Il Tas di Losanna ha valutato la proprietà attuale come più credibile rispetto a quella precedente. Con Elliot sarebbe cambiato tutto, a quanto pare. La richiesta di una pena più mite avanzata da tale Tas sarebbe ora maggiormente ben accolta dall'UEFA e sembra che si seguirà questa strada. Nulla di definito naturalmente, ma la speranza di non vedere paletti forti al mercato è concreta