Dieci novembre 2017, minuto 61, la partita è Svezia-Italia, match valido per la qualificazione al Mondiale di Russia 2018. Conclusione di Johansson e, complice la deviazione di De Rossi, la palla finisce in rete alle spalle di un'incolpevole Buffon. Un gelido brivido attraversa il corpo di ogni italiano che stava guardando questa partita. Questo episodio, che ha significato l'esclusione della nostra Nazionale dal Mondiale, non è però stato il solo fattore che ha determinato lo scatenarsi di critiche su critiche sugli azzurri e specialmente su Ventura, il quale verrà poi esonerato ed incolpato da tutti gli italiani per questo disastroso risultato. Già nelle precedenti partite i risultati erano stati insoddisfacenti a livello di gioco e a livello di scelte dei giocatori, e questo avevano generato numerose polemiche che sono sfociate una volta giocata la partita di ritorno con la Svezia a San Siro, finita 0-0, confermando la presenza degli svedesi ai Mondiali 2018 e l'esclusione dell'Italia. Da quel momento in poi la situazione non è certamente migliorata e, secondo il mio parere, nemmeno dopo la vittoria contro la Polonia possiamo dire che è tutto risolto.

Prima di questa partita i risultati sono stati molto mediocri e un solo risultato positivo dopo molti negativi non può creare soddisfazione
, come ha invece fatto. Bisogna sottolineare che non solo i risultati non sono stati convincenti, vista la sconfitta con il Portogallo e il pareggio con la Polonia, ma anche il gioco ha, per larghi tratti, stentato. Ad esempio nel primo match con la Polonia, pareggiato 1-1 grazie ad un rigore, abbiamo sofferto per quasi tutta la partita e le migliori occasioni le hanno avute i polacchi. Nel match con il Portogallo a Lisbona è andata ancora peggio e il passivo poteva essere ancora più ampio, non fosse stato per Romagnoli che ha salvato sulla linea e per la traversa. Nonostante questo il presidente Mattarella ha parlato dal Quirinale in occasione dei 120 anni della FIGC complimentandosi per la prestazione della Nazionale e per il calcio espresso nella partita del 14 ottobre.

Ora, è vero che l'Italia è una Nazionale giovane e in crescita, e che quindi necessita di tempo, ma dopo una buona prestazione possiamo già sperare in una utopica vittoria ai Mondiali 2022? Forse è troppo presto anche solo per pensarci. Sicuramente la prestazione fa ben sperare e la vittoria ne accresce il significato, ma niente è ancora risolto. Se guardiamo alla classifica di questa Nations League, noi come Italia abbiamo bisogno di una vittoria con almeno due gol di scarto contro un agguerrito Portogallo allo stadio Meazza, e di una sconfitta dei lusitani contro la Polonia, per poter vincere il girone. Quindi non possiamo far altro che vincere e sperare che il resto vada per il verso giusto. Perlomeno il c.t. Roberto Mancini non si è sbilanciato e ha detto: "Cominciamo a vedere i primi frutti ma il lavoro è lungo. Non mi sono abbattuto prima e non mi esalto ora". Alla premiazione degli "Azzurri partner cup" ha anche ammesso che tutte le squadre prima o poi passano dei brutti momenti, ed effettivamente la Germania è messa peggio di noi, almeno in questo momento.

Non possiamo essere già soddisfatti del risultato poiché questo è un gruppo nuovo e pieno di giovani che hanno, certamente, bisogno di tempo per maturare e per capire cosa significa giocare con la maglia della Nazionale. Indubbiamente Mancini ha trovato alcuni leader tecnici in Bernardeschi e Chiesa e l'esperimento di Insigne "falso nueve" sta dando luogo ad alcuni spunti e giocate interessanti, chissà che non possano essere loro il futuro attacco titolare della Nazionale. A centrocampo, invece, sorprende sempre di più Barella che viene già valutato più di 40 milioni. Con questo non ci resta che attendere e sperare in questi ragazzi crescano velocemente e la partita con il Portogallo del 17 novembre darà già alcune risposte su quanto questa Nazionale possa andare avanti. Sullo sfondo rimane il sogno del Mondiale 2022, e tutti speriamo che questo si tramuti in realtà per la gioia di tutti gli italiani.