Video Assistant Referee. Una delle migliori idee introdotte dalla Fifa nel mondo del calcio, almeno a mio parere. Questo strumento è stato introdotto appositamente per ridurre al minimo gli errori arbitrali. Ridurre, non eliminare completamente. Anche gli arbitri sono umani e possono comunque sbagliare, nonostante l'uso della tecnologia, semplicemente perché seguono un protocollo ben definito e perché se utilizzassimo la Var per ogni episodio che accade in campo allora dovremmo guardare un altro sport. La Var, come da protocollo, interviene solamente in caso di evidente errore arbitrale e solo nel caso in cui l'arbitro non sia completamente sicuro della decisione presa. Ci sono numerosi casi di polemiche scatenate per queste regole, ma, a mio parere, sono tutte infondate.

Il caso Chiesa - Uno dei casi che ha generato le maggiori polemiche. Fiorentina-Atalanta: 60' minuto, presunto fallo da rigore di Toloi su Chiesa, arbitra Valeri. Dai video e dalle varie angolazioni qua c'è un doppio errore. Primo la valutazione dell'arbitro poiché, riguardando l'azione, si nota che è l'attaccante della Fiorentina a cambiare traiettoria della corsa, oltre a rallentare, e questo lo porta a finire contro Toloi. Secondo errore è il mancato utilizzo della Var, la quale avrebbe potuto tranquillamente far notare tale errore a Valeri. Tuttavia, perché questo non è successo? A quanto pare per via della particolare applicazione del protocollo Var, cioè l'evidente errore arbitrale. Valeri indica il dischetto senza vacillare e per questo la tecnologia non è intervenuta. Decisione molto affrettata che ha scatenato furenti polemiche da parte del presidente dei bergamaschi Percassi, il quale ha dichiarato: "Incredibile dare un rigore del genere, per dimenticarlo ci vorrebbe un sonnifero". A queste dichiarazioni rispose poi il presidente dell'Associazione Italiana Arbitri, difendendo la Var ma dicendo anche che andrebbe utilizzata più spesso.

Caso isolato? Non proprio -  Anche lo scorso campionato ci sono stati episodi che hanno generato polemiche. Uno tra questi è stato addirittura additato come "aiutino" alla Roma. Al minuto 44' De Roon ferma Kolarov lanciato a rete sulla linea dei 20 metri. Contatto dubbio ma comunque fallo concesso. De Roon, già ammonito, vede di nuovo il cartellino giallo verso di lui e viene quindi espulso. Decisione su cui la Var non potrà comunque intervenire poiché non considera tale giallo come evidente errore arbitrale complici i dubbi sul contatto tra i giocatori. C'è anche da dire che il fallo non era obbligatoriamente da ammonizione. Tuttavia il caso genera non poche polemiche, specialmente della panchina e da uno sconsolato Gasperini.

Var o non Var? - Ci sarebbero altri casi da analizzare ma questo non cambierebbe la maggioranza dei pensieri sull'uso della tecnologia. La Var funziona e anche molto bene, nonostante lo scetticismo residuo di alcuni esponenti del mondo del calcio e qualche episodio dubbio. Grazie alla Var gli errori arbitrali sono veramente ridotti ai minimi termini e se guardiamo la classifica attuale della Serie A e la confrontiamo con una ipotetica che tiene conto delle "sviste" arbitrali da una parte e dall'altra, ci rendiamo conto che questa non sarebbe molto diversa dalla precedente. Infatti le uniche squadre che potrebbero lamentarsi un minimo sono Torino, Sassuolo e Spal. Tre squadre per quattro errori che cambierebbero la classifica, quali il fallo da rigore di Fazio su Iago Falque alla prima giornata, il gol regolare di Berenguer alla quarta, il rigore e conseguente rosso per fallo di mano di Cigarini in Cagliari-Sassuolo non ravvisato né dall'arbitro né dalla Var e infine l'evidente fallo di mano in area di Vecino in quest'ultima giornata contro la Spal. Episodi che naturalmente generano polemiche, ma vi pare che solo questi possano rendere la Var un elemento che è possibile togliere dal nostro calcio? Tutti i campionati ce la invidiano e andrebbe introdotta ovunque perchè porta più benefici che errori, aspettando la sua introduzione in Champions League.