Domenica sera è andata in scena una splendida nazionale contro la Polonia vincendo per 2 a 0 e consolidando il primato nel girone, che attende di essere confermato mercoledì sera con la partita decisiva contro la Bosnia, a Sarajevo, di Pjanic e Dzeko. Una nazionale che piace e diverte per le sue giocate ma che soprattutto da l'impressione di essere una squadra con un grande spirito di gruppo che rappresenta l'arma in più per gli azzurri di Roberto Mancini. 

La partita
Lewandowski e compagni, durante tutto l’arco del match, giocano di fatto il ruolo delle comparse nella serata di Reggio Emilia, merito di una formazione azzurra molto aggressiva e che è scesa in campo determinata imponendo il proprio gioco per 90 minuti nonostante l’emergenza infortuni. Il risultato finale,certamente, poteva essere anche più netto rispetto a ciò che è stato ottenuto, complice, ancora una volta, la poca cattiveria dei nostri azzurri davanti al portiere avversario, forse davvero l’unico cruccio che ancora non è riuscito a migliorare questo gruppo per il resto difesa impenetrabile, centrocampo solido e con giocate di alta qualità ( soprattutto con Barella e Locatelli )e ottimi scambi e movimenti tra gli attaccanti nonostante la poca incivisità. Nella serata del Mapei Stadium gli Azzurri cominciano la gara con un baricentro alto e con molta aggressività soprattutto in fase di recupero palla. Barella, oltre a fare una gara di sacrificio in fase di recupero del possesso si è spesso proposto in avanti togliendo punti di riferimento agli avversari ed è proprio da una sua grande giocata che nasce la prima importante occasione, ma è bravo e reattivo Szczesny sul gran sinistro a giro di Bernardeschi. Al 20' del pt l’arbitro francese Turpin annulla, correttamente, il gol del vantaggio realizzato da Lorenzo Insigne per fuorigioco di Belotti che inoltre impedisce al portiere polacco di intervenire sul tiro del napoletano. Ma il gol annullato è soltanto il preludio a ciò che accadrà pochi minuti più tardi, infatti arriva l'episodio che sblocca la partita: Krychowiak si aggrappa al centravanti granata in area e lo trascina giù su un cross ricevuto dalla trequarti, l'arbitro non ha dubbi indicando immediatamente il dischetto, rigore che Jorginho realizza con molta freddezza spiazzando Szczesny. L'Italia non gestisce solo il vantaggio ma continua ad attaccare con la solita grinta e cattiveria, contro un avversario che non riesce a tirare nemmeno in porta e mai in grado di costruire azioni degne di nota, ma nonostante la supremazia degli azzurri al termine del primo tempo il risultato resta fermo su l’ 1-0. Nel secondo tempo il ct polacco Brzeczek prova a scuotere la squadra mischiando le carte nella sua formazione, infatti autorizza l’ingresso di tre pedine importanti Zielinski-Grosicki-Goralski, provando di fatto a reagire al dominio dell’Italia. Con i cambi la squadra polacca, inizialmente, reagisce bene e l'aggressività e intensità della Polonia crescono effettuando anche interventi al limite del regolamento. Ma ciò nonostante la pericolosità dei polacchi dalle parti di Donnarumma è inesistente, anche per i grandi meriti dell’inedita coppia di centrali azzurra Acerbi-Bastoni. L’Italia non si fa schiacciare e mantiene bene il controllo del match dopo una serie di gol mancati per pochissimo, intorno alla mezz’ora del st Belotti tutto solo davanti a Szczesny su gran palla di Insigne, sbaglia il primo controllo e calcia sul braccio di Bednarek reclamando un calcio di rigore abbastanza netto (braccio largo del difensore polacco), ma Turpin fa finta di nulla e lascia proseguire. La Polonia prova ad acciuffare il pari provando ad inserire anche Milik, la partita diventa nervosa e i giocatori polacchi cominciano a falciare gli azzurri che effettuano un ottimo giro palla mandandoli a vuoto. Ma a pochi istanti dall’ingresso di Milik la Polonia rimane in dieci per il doppio giallo a un disastroso Goralski. In superiorità numerica l'Italia ritrova scioltezza e all'83' la chiude: Insigne pesca Berardi in area, il 'padrone di casa' con una serie di finte mette a sedere la difesa avversaria e trafigge Szczesny sul suo palo mettendo al sicuro il risultato. L’Italia vince conquistando il primato momentaneo del girone.

Da zero a dieci i numeri di Italia – Polonia
Zero al numero di tiri in porta della Polonia
, ti aspetti una squadra ostica e propositiva invece i polacchi guidati da Lewandosky creano il nulla anche per merito di una Italia molto determinata e ben messa in campo. Si ci aspettava molto di più dagli avversari ma meglio così. 
Uno come i rigori concessi all’Italia, decisamente non è il numero giusto in quanto c’è ne sarebbe un altro clamoroso su tiro di Belotti in area polacca che viene intercettato con un braccio larghissimo ma l’arbitro sorvola in maniera abbastanza clamorosa.

Due a Goralsky il suo ct lo mette in campo per dare vivacità alla sua squadra nella ripresa lui risponde come peggio non può: un'entrata Killer su Belotti che meritava già da subito l’espulsione venendo graziato con un cartellino giallo. Rosso che arriva soltanto pochi minuti dopo con un'altra entrataccia su Belotti, se non è un disastro poco ci manca.

Tre a Lewandosky ci si aspetta sempre tanto da uno dei più grandi attaccanti d’Europa ma contro gli azzurri risulta impalpabile, chiuso nella morsa di Acerbi e Bastoni che non lo fanno respirare quando ha la palla al piede. Si segnala soltanto per una gomitata rifilata a Bastoni in pieno volto nemmeno sanzionata dall’arbitro Tourpin.

Quattro all’arbitro Tourpin, inutile ricordare che è il direttore di gara che condusse Juventus-Lione degli ottavi di champions league l’anno scorso con evidenti disastri. Non risulta da meno nella gara tra Italia e Polonia, non sanziona Lewandosky per gomitata volontaria su Bastoni, non espelle Goralsky già sulla prima entrata Killer su Belotti e non concede un clamoroso rigore su Belotti nella ripresa. Non sarebbe ora di declassare quest’arbitro?

Cinque come i gol segnati da Jorginho (numeri condivisi con Belotti) in nazionale da quando Roberto Mancini è il nuovo Ct. Il brasiliano con freddezza realizza il rigore concesso su Belotti a metà del primo tempo dimostrandosi un cecchino infallibile dagli 11 metri.

Sei alla prestazione di Bernardeschi: da premiare l’impegno del giocatore bianconero. In campo un po’ a sorpresa per via delle tante assenze risponde bene alla chiamata del Mister giocando in maniera concentrata e andando anche vicino al gol del vantaggio su una bella conclusione a giro. Esce nella ripresa perché non ancora in grande condizione, se il buongiorno si vede dal mattino!!

Sette alla prestazione di Barella: è un giocatore inamovibile del nostro centrocampo, recupero del possesso, proposizioni in avanti, conclusioni a rete insomma un centrocampista completo dal quale non si può fare per nulla a meno.

Otto alla prestazione di Insigne: il napoletano sta bene fisicamente, disegna calcio per tutta la partita. Va molto vicino alla rete con il suo solito tiro “a giro” e sforna palloni d’oro per Belotti e compagni davanti la porta polacca. Sul finale serve un cioccolatino a Beradi che chiude il match con il gol del 2 a 0.

Nove all’azione del secondo gol dell’Italia, che prima di andare a rete infila 30 passaggi consecutivi (record assoluto registrato da opta)se non ricorda il Barcellona, di Guardiola, poco ci manca assolutamente splendida!!!

Dieci alla prestazione della nostra nazionale, nonostante le numerose assenze gioca benissimo contro una squadra ostica come la Polonia non facendola mai tirare in porta. Meriti anche a Bastoni che ha fatto una partita eccezionale insieme ad Acerbi facendo innervosire per la sua marcatura asfissiante un grande come Lewandosky.

CERCASI BOMBER DISPERATAMENTE
È fuor di dubbio che l'Italia del ct Roberto Mancini sia una delle Nazionali che applica il miglior calcio d'Europa e che abbia delle ottime chance di arrivare fino in fondo ai prossimi Europei in programma per l'estate 2021. Ma ha un unico difetto, gli manca un finalizzatore. È proprio questo uno dei pochissimi punti deboli che la nazionale di Roberto Mancini ha messo in mostra durante le ultime gare di Nations League. Gli azzurri creano tantissime palle gol ma non riescono seriamente a concretizzarle nonostante il parco attaccanti sia composto da centravanti del calibro di Ciro Immobile e Andrea Belotti che in serie A sono capaci di chiudere le stagioni praticamente sempre in doppia cifra. Evidentemente il loro è un solo problema di personalità perché altrimenti non si spiegherebbe questa netta differenza tra il rendimento nei club e quello che hanno con la nazionale e in particolare è proprio Ciro Immobile che sembra tutt'altro giocatore rispetto a quello che siamo abituati a vedere con la Lazio (anche se contro i polacchi non é stato della partita). Troppe volte l'Italia non è riuscita a chiudere le partite, rischiando di essere beffata al triplice fischio, una tendenza quella degli attaccanti azzurri che deve essere immediatamente invertita. È vero che l'Italia è pur sempre prima nel girone di Nations League, in attesa della gara di mercoledì sera, ma quanti sono i gol realizzati dagli azzurri in questo torneo? Soltanto 5 in 5 partite uno score molto magro rispetto alla grande mole di gioco e alle numerose occasioni da rete che gli azzurri non sono riusciti a concretizzare durante il corso delle partite. Purtroppo se vuoi vincere devi segnare e l'Italia segna poco e spreca tanto, urge invertire la rotta oppure bisogna andare alla ricerca di un attaccante che sia in grado di fare il "finalizzatore" perché se l'Italia riuscisse a migliorare sotto quell'aspetto sarebbe una macchina perfetta. Fossi in Mancini proverei a puntare su Ciccio Caputo e terrei d'occhio da vicino quel Gianluca Scamacca che a Genova sta dimostrando di essere un giocatore che merita attenzione. Uno con il suo profilo potrebbe fare al caso dell'Italia è giovane, ha talento ed ha voglia di spaccare il mondo ma sono sicuro che il nostro Ct lo starà tenendo sotto osservazione perché a lui i giocatori bravi piacciono e li fa giocare quando meritano. Occhio al ragazzo!!

Fratelli D'Italia
C'è un bello spirito attorno a questa nazionale
, Mancini non solo è riuscito a ricreare un gruppo di ottimi giocatori che fa rendere al meglio attraverso il suo gioco ma è anche stato in grado di creare un bellissima atmosfera che non si vedeva da tempo in nazionale e oserei dire dai tempi di Marcello Lippi prima dei mondiali del 2006. Anche nel suo staff tecnico Mancini ha saputo scegliere un gruppo di uomini che lavorano con la stessa energia e in sinergia tra loro creando un tutt'uno con i calciatori. Basta vedere domenica il gesto di Gianluca Vialli che bacia un pallone che arriva docile verso la sua direzione per capire che tutto lo staff tiene tantissimo alla nazionale e crede moltissimo nel lavoro che stanno facendo. Davvero chapeau a Mancini e ai suoi collaboratori, hanno ridato alla nazionale quello spirito che mancava e lo hanno trasmesso anche ai giocatori che danno tutto in campo anche quando mancano i titolari, non posso che fare i complimenti e augurare che si continui su questa strada che ci porterà verso grandi traguardi.

L'augurio
Chiudo con augurio che mercoledì sera si vada a Sarajevo con il nostro solito spirito che ci sta facendo contraddistinguere contro tutti gli avversari che stiamo affrontando
. La partita è molto importante e anche se la Nations League viene considerata una competizione di secondo piano è pur sempre un trofeo e vincere aiuta sempre a vincere quindi mi auguro di vedere la nostra nazionale arrivare a giocarsi la finale e vincerla. Ma prima dobbiamo giocare con la Bosnia perché i giochi sono ancora aperti nonostante per i bosniaci la partita non conti nulla e siano già retrocessi in zona B. Attenzione a non sottovalutare l'avversario bisogna scendere in campo con il nostro gioco aggressivo e determinato e soprattutto concentrati, abbiamo tutto da perdere a differenza loro e mi auguro di rivedere il nostro Mister già pronto a guidare i ragazzi dalla panchina.

Forza Italia!!