Caro direttore,
le scrivo questa lettera da tifoso e grande appassionato di calcio.
Innanzitutto la volevo ringraziare da tifoso bianconero per i bellissimi anni di trionfi che lei insieme al suo staff e i giocatori (da lei scelti) ci avete regalato fino a questo momento. La ringrazio per averci fatto risorgere dalle ceneri dopo che calciopoli ci aveva ridotto in polvere e le faccio i miei complimenti per averci portato in dote, in questi anni, campioni del calibro di Pirlo, Tevez, Pogba, Vidal e per ultimo (solo per ordine di arrivo) Cristiano Ronaldo. Ho sempre pensato che tra lei e Giuseppe Marotta quello tra i due che "masticasse" più di calcio fosse lei (e mi piace pensarlo tutt'ora) e non perché Marotta ne capisse meno o avesse delle capacità inferiori rispetto alle sue, ma semplicemente perché lei è stato un uomo di campo occupandosi, perlopiù, di scouting già ai tempi della Samp, invece Beppe Marotta ha sempre curato il lato economico e finanziario delle operazioni di mercato ricoprendo la figura dell'amministratore delegato. Insieme avete costruito una delle squadre più forti d'Europa è un vero peccato che le vostre strade si siano divise proprio sul più bello.
Direttore Paratici, essendo un suo grande estimatore, mi sento di dissentire dai giudizi negativi che le stanno arrivando non solo dai tifosi, ma soprattutto dai suoi stessi colleghi e da gran parte della critica. Le dicono che lei senza Marotta non sia in grado di svolgere il suo lavoro... questa è una cosa che mi fa sorridere, prima di tutto se il nostro presidente l'ha scelta come responsabile dell'area manageriale e sportiva della Juventus io non credo che sia un folle, ma semplicemente una persona lungimirante e orientata al futuro che vuole sempre il bene della Juventus (la scelta di Pirlo mi sembra abbastanza emblematica in tal senso) quindi su questo sono sicuro che i tifosi possono stare più che tranquilli. Quello che invece penso io e che Giuseppe Marotta sia stato per lei come un Tutor che le ha insegnato il mestiere dall'alto della sua esperienza e che forse il buon caro Beppe in realtà avesse avuto già dei contatti con l'inter ancor prima di essere sollevato dall'incarico. Non credo nella maniera più assoluta che un manager così esperto come Marotta potesse essere, in qualche modo, contrario all'acquisto di un grande giocatore come Cristiano Ronaldo. Diciamocelo pure, era anche giunto il momento di separarsi e di seguire ognuno la sua strada, anche perché lei Fabio ormai era in grado di camminare da solo e Agnelli lo aveva già capito da tempo.

Ma tornando all'attualità, un pensiero sul suo operato riguardo la stagione appena terminata me lo sono fatto e purtroppo devo dire che anche io ho dei rilievi da dover mettere in evidenza. La stagione precedente dopo l'esonero di Massimiliano Allegri, diciamocelo chiaramente, l'obiettivo non era Maurizio Sarri ma Pep Guardiola. Ci sono voluti quasi tre mesi per prendere il nuovo allenatore, Sarri è arrivato a ridosso della nuova stagione e con una preparazione atletica tutta da preparare e mettere in atto è chiaro che Sarri non fosse la prima scelta e questo è stato un errore fatale che lei e il vice presidente Pavel Nedved avete pagato a caro prezzo. Avete preferito cambiare allenatore piuttosto che alcuni elementi della rosa (che ancora ci ritroviamo oggi) quando lo stesso Allegri aveva lanciato l'allarme durante le trattative per il suo rinnovo di contratto. Non solo gli avete dato il benservito, ma non lo avete minimamente ascoltato mantenendo praticamente inalterata la rosa (con l'aggiunta di Rabiot, Ramsey, Delight, Demiral) e non avete dato giocatori funzionali al progetto del nuovo allenatore che si è ritrovato con la stessa squadra del suo predecessore. Ora io non sono quasi mai stato un grande estimatore di Max Allegri e penso che fosse giunto il momento di separarsi dopo 5 anni di successi ma lei ha completamente sbagliato strategia e quando ti chiami Juventus questi errori non te li puoi permettere.
Abbiamo vinto 9 scudetti di fila e adesso la sfida per continuare a vincere è ancora più grande, eppure vedo ancora delle similitudini con gli errori fatti nella precedente stagione: manca la programmazione. È vero, questa è una stagione strana e con ridottissime risorse finanziarie ma una squadra come la Juventus non può ritrovarsi senza punte di ruolo al nastro di partenza. Per di più con un allenatore che non ha mai avuto esperienza in panchina, la squadra gliela devi dare pronta e lo devi accontentare invece all'inizio della stagione siamo già in emergenza centravanti ma non solo, la squadra risulta essere scoperta sia al centrocampo che sulle fasce (in particolar modo sui terzini di ricambio). Un direttore con la sua esperienza non può commettere questi "errori" fatali, se hai intenzione di prendere Suarez non riempi l'ultimo posto da extracomunitario lasciato libero (per carità per un buon prospetto) e rimani in attesa che il giocatore prenda il passaporto per diventare comunitario, se vuoi Dzeko non puoi aspettare due mesi che Milik trovi l'accordo con la Roma per poi trovarlo tu con la Roma e rimani in attesa lasciando l'allenatore senza punte di ruolo.
Caro Fabio la programmazione all Juventus è tutto onestamente sembra che in questi ultimi due anni sia stato fatto tutto questo lavoro senza una strategia specifica, questo non è accettabile se ti chiami Juventus. Credo che questi errori di strategia abbiano una spiegazione ben specifica, e cioè l'abbandono di Giuseppe Marotta. Secondo me lei sta semplicemente pagando lo scotto di avere tutte le responsabilità addosso per la prima volta, invece prima le responsabilità erano ripartite in due ed era più semplice da gestire la pressione, ora è più complicato e lo si vede dalla confusione e dalla "approssimativa" programmazione che anche quest'anno sembra essere evidente.

In conclusione, essendo solo al secondo anno di gestione dell'area sportiva della Juventus (senza ripeto l'affiancamento di Marotta) credo che sia normale commettere degli "errori" quando dopo una vita da allievo passi ad essere senza maestro, ma la fiducia è a tempo e Agnelli non sembra averne tantissima di pazienza, l'ha già perdonata una volta e non lo farà una seconda.
Chiudo con un consiglio: continui a fare bene il suo lavoro di scopritore di talenti e di scouting e si trovi un'altro "Beppe Marotta" ad occuparsi delle questioni economiche e finanziarie delle operazioni di mercato.
Buon Lavoro direttore fino alla fine forza Juventus.