Non si può dire che il buon Petrachi non si sia prodigato nello sforzo, ma quando siamo ormai vicini a tirare le somme definitive il mercato in uscita della Roma è risultato povero come mai negli ultimi anni. Dopo i sacrifici iniziali di Manolas ed El Sharaawy, cessioni in saldo per motivi diversi (clausola rescissoria il primo, contratto in scadenza il secondo), nonché per la necessità e la fretta di segnare plusvalenze in bilancio prima della chiusura dell’esercizio al 30.6.2019, i numerosi fardelli lasciati dalla disastrosa gestione Monchi non hanno fruttato praticamente nulla. In attesa di vedere se Schick potrà essere piazzato ad un prezzo che consenta di non accusare minusvalenze l’unico che ad oggi ha fruttato qualche spicciolo è il reietto Marcano, preso a parametro zero e rispedito al Porto per 3 milioni. Il cagionevole ed oneroso Pastore è senza mercato, Nzonzi è risultato piazzabile solo in prestito (cosa comunque salutare per il monte stipendi) e con un diritto di riscatto a 10 milioni in meno di quanto era stato pagato solo l’anno scorso. Olsen è ancora in cerca di una squadra che gli offra un posto da titolare. Karsdorp è stato rispedito gratis al Feyenoord che due anni fa ce lo aveva venduto a caro prezzo, ove peraltro pare si sia di nuovo infortunato. Santon pare che infine si accaserà al Maiorca, manco a dirlo in prestito gratuito e con poche possibilità di essere riscattato, mentre per Gonalons si fatica a trovare un club disposto a pagarne per intero lo stipendio.

Fatta eccezione per i due sacrificati iniziali i pochi soldi in entrata sono venuti da giovani già in prestito come Gerson e Ponce, ceduti a cifre appena sufficienti a non accusare minusvalenze ma non certo tali da ripagare gli investimenti fatti all’epoca da Sabatini, ovvero dall’addio a Luca Pellegrini, qui si segnando un’importante plusvalenza ma di converso pagando lo scotto di rinunciare ad uno dei giovanissimi più promettenti in rosa. A questi si aggiungeranno, forse, i circa 15 milioni scarsi che potrebbero essere ricavati dalla cessione di Defrel, anche qui poco sopra il limite della minusvalenza. A fronte di ciò, per sistemare la squadra dissestata dalla disastrosa opera di Monchi sono stati presi: Pau Lopez, Mancini, Spinazzola, Diawara e Veretout, per una spesa complessiva di circa 120 milioni. Tenuto conto del fatto che l’attuale bilancio della Roma non potrà contare sui proventi derivanti dalla partecipazione alla Champions, del minor apporto dei soldi dei tifosi disamorati (vedi il record negativo di abbonamenti sottoscritti), della crescente esposizione finanziaria e di alcune altre entrate perse per strada (vedi i 10 milioni circa dello sponsor Betway messi fuori gioco dal c.d. Decreto dignità) il piatto con tutta evidenza piange e parecchio. Questo spiega l’acquisto in prestito secco di Zappacosta per colmare la lacuna sulla fascia destra e le modalità con le quali Petrachi cerca di procurarsi il difensore centrale mancante.

Rugani potrà arrivare solo in prestito con diritto di riscatto, opzione poco gradita al giocatore che spinge per un trasferimento in via definitiva, oppure inserendo importanti contropartite tecniche nell’affare. Senonché l’inserimento nell’affare dei pezzi pregiati delle giovanili romaniste, Riccardi in primis, fa sorgere dubbi sulla sulla convenienza dell’affare e in generale ha il sapore amaro della svendita del futuro. Scontato il potere evocativo per la piazza del giovane Riccardi, romano e romanista, col numero 10 sulle spalle, dotato di grandi doti tecniche con le quali ha bruciato rapidamente e sotto età le categorie giovanili. Non si tratta però solo di cuore e di sindrome da mancanza di Totti, poiché il giovane è sicuramente il miglior talento espresso dalle giovanili romaniste negli ultimi anni. D'altro canto, conti alla mano, l’esborso necessario per l’acquisto di Rugani sembra sostenibile solo inserendo cospicue contropartite tecniche nel pacchetto, sicché ad oggi appaiono verosimili tre diversi scenari di fine mercato per Petrachi. Il primo vede l’acquisto di Rugani con il sacrificio di alcuni tra i migliori giovani prospetti in rosa (oltre a Riccardi si parla di Celar e Bouah). Il secondo vede Rugani piegarsi infine ad un prestito con diritto di riscatto. Il terzo vede un cambio di obiettivo, con l’acquisto di un diverso centrale in prestito, magari dalla Premier (tra i nomi fatti Lovren, Rojo e Mustafi). Stiamo a vedere.