Quando la dead Line del due settembre è ormai prossima (ad ora mancano poco più di 2 giorni) Petrachi sembra aver sistemato una discreta parte delle questioni aperte di mercato, sia in entrata che in uscita.

Sul fronte cessioni si registrano: la partenza dell’inespresso Coric all’Almeria, nella speranza che la seconda divisione spagnola gli conceda il proscenio negatogli dalla serie A, il recentissimo passaggio di Olsen al Cagliari, piazza dove, complice l’infortunio occorso a Cragno, avrà forse la possibilità di rilanciarsi dopo la deludente annata in giallorosso, nonché la cessione di Defrel in prestito con obbligo di riscatto al Sassuolo, operazione che forse fornirà  al ds romanista un extra budget per le ultime operazioni in entrata.

L’opera di smaltimento delle scorie lasciate da Monchi è quindi stata, non senza difficoltà, portata quasi a termine dal nuovo ds romanista.
Resta da collocare Gonalons, per il quale si fatica a trovare un club a lui gradito disposto ad accollarsi il suo stipendio di oltre 2,5 mln netti,  nonché, sopratutto, l’affare Schick.
Il giovane attaccante ceco, arrivato a caro prezzo con le stigmate del futuro campione, ha ad oggi ampiamente disatteso le aspettative ed anche lui è, a maggior ragione dopo il rinnovo per Dzeko, in cerca di un club, possibilmente in Bundesliga, dove rilanciarsi. Le doti tecniche ed atletiche del giocatore sono indiscutibili ed il suo rendimento in Nazionale suggerisce che forse è anche una questione di impiego coerente con le sue caratteristiche, ma il dato ormai acclarato è che Schick non possa essere per il terzo anno consecutivo l’alternativa a Dzeko.
Si parla di trattative serrate con lo spumeggiante Lipsia di Negelsmann, nonché di un interessamento dello Shalke 04.
Dall’esito di questa operazione dipenderanno le ultime mosse in entrata di Petrachi.

Quale suo eventuale sostituto sembra sia stato designato Kalinic. L’ex Viola e Milan per caratteristiche appare l’ideale come alter ego del bosniaco e la formula con la quale può arrivare, prestito con mero diritto di riscatto, rende appetibile l’operazione.
L’infortunio di Perotti, insieme alle difficoltà di inserimento negli schemi di Fonseca mostrate da Kluivert aprono tuttavia l’ulteriore fronte dell’esterno offensivo.

La speranza di molti, me compreso, è che la sistemazione senza importanti esborsi delle due caselle difensive scoperte con gli arrivi in prestito di Smalling e Zappacosta possa aver preservato risorse per colmare quest’ultima, decisiva lacuna.
Taison è molto forte e già abbondantemente rodato con Fonseca, ma i costi dell’operazione parametrati all’età ormai avanzata del brasiliano rendono proibitiva l’operazione.

Si parla quindi di trattative avanzate con giovani provenienti dal Sudamerica come Mateus Vital, ma l’esperienza insegna che per giovani di questo tipo l’ambientamento nel campionato italiano è difficoltoso e, in ogni caso, richiede tempo.

Anche per un  esterno offensivo arrivato con la nomea del fuoriclasse in erba come Erik LaMela c’è voluto almeno un anno per vederlo stabilmente in campo.

Per questo il sogno di chi scrive è che, quale ultimo colpo d’effetto, Petrachi riesca a mettere le mani su Rodrigo De Paul, al centro dell’interesse di diverse squadre del nostro campionato.
Anche De Paul ci ha messo del tempo ad affermarsi come colonna dell’Udinese, ma ad oggi appare un giocatore pronto per i grandi palcoscenici ed in grado di fare la differenza nel nostro campionato. Per caratteristiche appare l’ideale come esterno offensivo sinistro negli schemi di Fonseca, vista la sua attitudine ad accentrarsi, le sue doti balistiche ed anche la sua disponibilità al sacrificio in copertura.
Si sa che la bottega dei Pozzo è molto cara e si parla per il giocatore di una valutazione attorno ai 35 milioni, sicché l’affare appare complicato per le esangui casse romaniste. Tuttavia, con l’eventuale cessione a titolo definitivo di Schick, unita ad alcune contropartite tecniche quali Celar, d’Orazio e Riccardi, già inseriti nelle trattative per Rugani, l’acquisto sembrerebbe fattibile, anche perché le richieste salariali del giocatore appaiono compatibili con il monte stipendi giallorosso.

L’acquisto di De Paul darebbe un connotato diverso da quello attuale al mercato giallorosso.
Non più e non solo l’opera diretta a mettere una pezza ai tanti errori di Monchi, bensì un tentativo di puntare in alto, di migliorare la squadra con un innesto di livello per provare ad essere realmente competitivi su più fronti.

So che con ogni probabilità il mio sogno di fine estate è destinato a sfumare tra poco più di quarantotto ore, ma se così non fosse...