È freschissima la notizia della permanenza di Gasperini a Bergamo, previo prolungamento ed adeguamento del contratto, oltre alle garanzie tecniche da Percassi circa il mantenimento dei big in rosa e l’impiego del bonus champions per il rafforzamento della rosa.
Il maggiore appeal di una quadro del genere in una piazza ideale per il suo lavoro e che lo apprezza senza riserve sembrerebbe aver avuto la meglio rispetto all’alternativa consistente nel ricominciare da zero in squadre più blasonate ma piene di problemi ed interrogativi come Roma e Milan.
Riparte quindi per la Roma il toto allenatore ed i nomi ad oggi indicati quali papabili sono Giampaolo, De Zerbi e Gattuso.
Ci sono a mio avviso diverse ragioni per optare per l’attuale allenatore della Sampdoria. Innanzitutto si tratta di un allenatore che fa giocare bene la squadra, ideale per ottimizzare le qualità degli attaccanti, come dimostrato dal recente titolo di capocannoniere vinto dal “vecchietto” Quagliarella e dalla rinascita di Defrel in blucerchiato, ma non solo. Anche Zapata, consacratosi quest’anno a Bergamo, era rinato l’anno corso con Giampaolo, dopo stagioni anonime tra Napoli ed Udine.

Da anni la Samp arriva alle soglie del piazzamento utile per la EL nonostante una squadra alla quale ogni anno vengono tolti i pezzi migliori.
Così, dopo aver valorizzato Skrinar, acquistato per pochi milioni e venduto per circa 35 all’Inter, ha ovviato alla sua partenza plasmando un altro big della difesa con Andersen che, anche lui preso per pochi spiccioli, ora ha una valutazione di circa 40 mln.
Ha ovviato alla partenza di Torreira, anche questi portato dal nulla a divenire un top player della mediana, rivitalizzando un reietto della serie a come Ekdal.

L’arrivo di Giampaolo potrebbe inoltre essere la carta vincente per assistere, finalmente, al decollo del talento di Schick.
Con la Samp quello che ad oggi a Roma è uno strapagato oggetto misterioso, fece faville proprio beneficiano del modulo con due punte ed un rifinitore alle spalle. Infine, analizzando la rosa giallorossa, si nota come questa abbondi sopratutto di ottimi trequartisti, un controsenso visto che la squadra era stata costruita per Di Francesco che utilizza preferibilmente il quattro-tre-tre.

Giampaolo invece è un fautore dell’attacco con un trequartista dietro le due punte e questo appare congeniale ai vari Zaniolo, Pastore e Pellegrini, così come lo è stato per Saponara, Ramirez etc..

Nel caso di arrivo di Giampaolo è però probabile l’addio ad alcuni dei nostri esterni offensivi. Under, Kluivert, El Sharaawy e Perotti sono tutti prevalentemente esterni offensivi puri. Alcuni di loro, penso sopratutto ad El Sharaawy, ma anche ai due giovani, possono giocare con profitto anche da punta in un gioco che si sviluppa prevalentemente in verticale, ma certo è che con l’arrivo di Giampaolo quattro giocatori con quelle caratteristiche sono troppi. Non è improbabile quindi che in tale ipotesi la società utilizzerà almeno alcuni di questi per fare cassa.

Sempre in tal caso appare indispensabile la permanenza di Manolas, funzionale come pochi al modo di difendere di Giampaolo, e magari l’inserimento di altro centrale rapido ma pure tecnico al posto degli attuali (l’ideale sarebbe proprio Andersen ma sembrerebbe fuori budget).
Per completare una rosa utile a Giampaolo serviranno inoltre terzini bravi in entrambe le fasi ed un regista arretrato fulcro del gioco, capace di interdire ma anche di rilanciare l’azione ed all’occorrenza offendere.

Gattuso e De Zerbi, apprezzabili per altri aspetti, il primo per grinta e qualità umane, il secondo per idee brillanti di gioco, appaiono entrambi troppo acerbi per una piazza come quella romana.
Voto per Giampaolo, quindi.