Mentre si stanno completando le operazioni che porteranno AS Roma SpA da un americano ad un altro, impazzano le fantasie di mercato, alimentate dalla supposizione che il nuovo proprietario texano voglia subito mettere a segno colpi ad effetto.
In realtà la transizione è ancora in corso ed occorre tenere conto di tempi tecnici fisiologici.
Dopo che il passaggio sarà formalizzato - le ipotesi più accreditate indicano la fine del corrente mese di gennaio per questo primo step - il nuovo presidente dovrà essere nominato dal nuovo consiglio d’amministrazione.
Dopodiché dovrà prendere contatto con gli attuali dirigenti e decidere quali cambiamenti apportare all’organigramma societario. 

Difficile immaginare uno “spoil system” radicale a fronte di una dirigenza, quella attuale, che sta dimostrando di aver ben operato e di aver rimediato con efficacia ed in tempi brevi ai tanti errori commessi l’anno scorso.
È però normale che sin da subito la nuova proprietà voglia inserire alcuni elementi di fiducia in ruoli strategici, sicché anche questa cosa richiederà tempo e condizionerà l’operatività a breve termine sul mercato.

Per questo credo che le priorità di Petrachi per la finestra di mercato appena aperta saranno da una parte di piazzare alcuni esuberi in uscita. Tra questi sicuramente JJesus, ma in caso di offerte accettabili probabilmente  anche altri come Perotti e Pastore, visto che quella attuale è forse una delle ultime occasioni per piazzarli a titolo oneroso e che il loro stipendio non è più in linea con l’attuale ruolo di comprimari.

Dall’altra Petrachi cercherà di consolidare la rosa, sfruttando lo spazio conquistato nel monte stipendi per blindare i giocatori in ascesa, come tali nelle mire delle big d’Europa, a cominciare da Pellegrini, la cui clausola di 30 mln non appare più in linea col valore espresso in campo dal giovane trequartista giallorosso.
Difficilmente l’operato di Petrachi si spingerà oltre in questa fase, anche se alcune situazioni andranno comunque affrontate.

Ad esempio Il contratto semestrale di Zappacosta scadrà a fine mese ed il ds dovrà decidere se prorogarlo di altri sei mesi. Considerato che il rientro in campo del giocatore a seguito dell’operazione al ginocchio è previsto per metà marzo è ragionevole pensare che si pensi di sostituire lo sfortunato terzino ex Torino con altri pronti da subito.

A tale proposito segnalo che un altro terzino destro molto forte, sulla carta adattissimo al gioco di Fonseca e con buona esperienza nel nostro campionato, è rientrato in campo da qualche settimana dopo una lunga assenza per un’operazione simile.
Si tratta di Vrsaljko, il quale si trova attualmente chiuso all’atletico Madrid dalla presenza in rosa di Trippier ed Arias. Un prestito con diritto di riscatto appare fattibile e potrebbe regalare a Fonseca il tipo di terzino desiderato, vale a dire un giocatore di gamba e buona tecnica bravo a spingere ma anche molto presente in fase difensiva grazie al fisico prestante ed alla buona disciplina tattica. Un’operazione simile ovvierebbe al problema creato dall’infortunio di Zappacosta senza vincolare la società.

L’altro intervento indifferibile a detta di molti è la sostituzione di Kalinic nel ruolo di vice Dzeko.
Sembra tuttavia che il giocatore in prestito dall’Atletico voglia rimanere e per il resto occorre considerare come il suo scarso apporto sia dipeso in buona parte da un infortunio che ora sembrerebbe risolto e che un nuovo elemento nel ruolo avrebbe comunque bisogno di tempo per inserirsi negli schemi di Fonseca.

Quanto sopra per dire che a sommesso parere dello scrivente l’addio di Kalinic e la sua sostituzione con altra punta appare  tutt’altro che cosa certa. Resta tuttavia un ipotesi plausibile, sopratutto se Kalinic riceverà offerte appetibili. In tal caso mi aspetto tuttavia nomi diversi da quelli letti di recente.
Non Petagna perché tecnicamente inadatto, come espressamente sottolineato da Fonseca, e nemmeno Mertens, quantomeno non da subito, perché difficilmente De Laurentis lo cederà per pochi spiccioli, mentre il Belga, il quale a maggio compirà 33 anni,  a giugno potrà passare a parametro zero ad altra squadra.

Il rientro di Cristante dovrebbe aver risolto l’emergenza a centrocampo, sicché anche per altri nomi fatti in quel reparto, a cominciare dal cagliaritano Nandez, occorrerà attendere.
Resta ovviamente la possibilità di qualche colpo a sorpresa, vale a dire di qualche acquisto di contorno, per lo più da oltre oceano, di giocatori per i quali il ds valuterà importante cogliere ora le opportunità concesse dal mercato.

Oltre a questa possibilità se ne potrebbe concretizzare un’altra per l’ipotesi di scambio di giocatori in esubero. Ad esempio Nzonzi, di rientro dal burrascoso prestito in Turchia, sembra interessare a squadre come Everton e Lione dalle quali potremmo ottenere giocatori utili in cambio, come Tosun per il,ruolo,di vice Dzeko o Tete per la fascia dx.
Infine, molte voci di mercato indicano Under come possibile partente, visto che il suo ruolo è ormai stabilmente occupato da Zaniolo. Salvo offerte irrinunciabili, per i motivi sopra esposti, dubito che una simile operazione possa essere perfezionata in questa fase e credo che il turco potrà tornare più che utile nel prosieguo della stagione.